onestamente questa pausa l'ho presa molto bene: sono più sorridente del solito.
in più, sto conoscendo meglio dan, è una persona meravigliosa.
mi diverto sempre con lui, praticamente siamo insieme 24/7.
usciamo, andiamo a ballare, ogni sera c'è una festa, fumiamo, beviamo, cose che dovevo fare prima.
grazie a lui sto recuperando la mia felicità.
con arianna è ok, ogni giorno mi scrive, mi da il buongiorno, mi chiede come sto, parliamo delle cose fatte il giorno prima (inutile dire che non le racconto tutto tutto) e mi da la buonanotte.
poco mi importa di lei, ogni volta rimanda la fine della pausa, sto iniziando a stancarmi e se continua così potrebbe seriamente passarmi tutto quello che provo per lei.
non è facile ammetterlo, ma sembra che sta volta sia lei a non volermi.
qualcuno suona al campanello, urlo "è per me" e corro alla porta.
"dan, ciao".
gli batto il cinque e lo faccio accomodare. "devo finire di prepararmi"
"ma vai bene così"
"zitto damian, arrivo"
"non ti permettere di chiamarmi in quel modo" urla per farsi sentire, mentre me la rido andandomene.
appena entro in camera trovo alessio e marco a braccia incrociate, cosa che mi spaventa.
"ciao anche a voi amici".
"che cazzo vuole quello?" chiede marco.
"è dan!"
"ha rotto il cazzo" risponde ale.
"ma perché? cosa vi ha fatto?"
"esiste. arianna dove la metti?" domanda il più alto dei due facendo il broncio.
"non ho intenzioni con lui e lui non ne ha con me. inoltre non mi spia i diari"
"oh che cazzo" sussurra alessio.
"ciao a dopo".
provano a fermarmi, ma io e dan siamo già fuori.
"dove andiamo stasera?" mi chiede prendendomi a braccetto.
"direi a trastevere, non ho voglia di vedere troppa gente"
"non che ce ne sia poca"
"vabbè!".
ovviamente mi accontenta, ci mancherebbe.
arrivati prendiamo un gelato e ci incamminiamo tranquilli.
"sai una cosa?" mi chiede, puntandomi lo sguardo addosso.
"cosa?"
"sto benissimo con te"
"anche io".
"vorrei dirti una cosa".
mi giro e lo guardo, attendendo la "cosa".
"credo di essermi innamorato di una ragazza"
"innamorato, dan?" chiedo.
"sì, seriamente. non mi è mai capitato".
sospiro e lo imploro di svelarmi la sua identità.
"hai presente la biondina in discoteca?"
"quella col vestito azzurro sporco?"
"no, l'altra"
"quella con la ricrescita?"
"no, è bionda naturale!"
"allora quella alta"
"è bassa"
"ah ho capito" mento. è palese che io non abbia capito, ogni ora ne ha una nuova.
"l'ho rincontrata in centro ieri. era con una sua amica. mi ha salutato!".
"wow, strano" affermo ridendo.
"esatto, strano! non mi salutano mai dopo... insomma, hai capito".
"l'ha vista due volte e sei innamorato?"
"stai zitta" dice.
scoppio a ridere e alzo le mani in segno di resa.
"te sei mai stata innamorata, ven?".
abbasso lo sguardo e alzo le spalle.
"non lo so"
"arianna? come va con ari? è un paio di giorni che non mi dici più niente, di solito me ne parlavi ogni giorno"
"credo che non voglia più rimettersi con me"
"cazzate".
lo guardo e alzo un sopracciglio: "e allora perché continua a rimandare?"
"non si sente pronta, forse".
"sì, certo". sbuffo e mi siedo su un muretto.
"ascolta, sono sicuro che lei provi cose fortissime per te"
"nah"
"sì invece".
spero davvero che sia così.
"perché non le mandi un messaggio?" mi domanda.
annuisco e prendo il telefono.
"chiedile come sta"
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frosinone // ariete
Fanfictionarianna e venere si conoscono ad un concerto, per merito di un'amicizia importante in comune. iniziano a frequentarsi da amiche, o forse qualcosa di più, ma qualcosa le blocca.