tw.
"ciao bellissima" dice arianna accennando un sorriso.
chiudo la porta di casa e mi abbraccia forte.
"che hai?" domando confusa.
"niente, mi sei mancata".
mi bacia sulla guancia e appoggia le sue cose sul divano.
"che hai fatto per pranzo?"
"niente"
"come niente!"
"scherzo, ti ho fatto una schiacciata"
"per me?" chiede divertita.
"per te, mangiala".
dopo avermi abbracciata di nuovo si leva le scarpe e si incammina in cucina.
"l'hai mangiata?"
"non ho fame" ammetto sedendomi.
"mangia lo stesso"
"non ho fame ari".
"perché?"
"non ho fame e basta".
si siede a tavola e mi prende la mano, per poi passarmene un pezzo.
"ari"
"eddai, assaggiala".
resto a fissare il pezzo di pane e alla fine crollo.
"ok, va bene"
"bravissima, così mi piaci".
"ma è buono!"
"certo, è opera tua".
mi fa l'occhiolino e ritorna a mangiare.
"ne vuoi altra?"
"no, tranquilla. basta così. vado un secondo in bagno".
mi guarda confusa, ma non riesce a farmi nemmeno una domanda perché inizio a correre.
"venere?".
inutile dire che mi ritrovo in bagno davanti al cesso a piangere.
"che cazzo succede?".
si abbassa alla mia altezza e mi stringe tra le sue braccia.
"ti bagno la maglia". provo a staccarmi ma nom ha intenzione di lasciarmi. mi fa mettere comoda fra le sue gambe e mi accarezza i capelli, provando a calmarmi.
"venere"
"scusa"
"non ti preoccupare ven, guardami un secondo. non ti piace mangiare?"
"no"
"da quando?"
"non da tanto" ammetto.
"d'ora in poi mangiamo insieme, ok?"
"ari sto ingrassando".
"non dire cazzate per favore, vieni qua".
torna ad abbracciarmi e sta volta sono io che la stringo forte.
sussurra un "sei bellissima" e mi bacia il collo.
sentiamo la porta di casa aprirsi, quindi ci alziamo velocemente e ci sistemiamo.
quando usciamo dal bagno vediamo alessio e alba: il ragazzo si fionda in cucina urlando "oh cazzo, della schiacciata!".
la ragazza mi prende la mano e mi porta in camera.
bevo un po' di acqua e mi sdraio di fianco a lei.
"sei-"
"ma va"
"fammi finire" dice ridendo.
"bellissima, tu sei bellissima".
"non volevo dire quello, ma è vero"
"ah, cosa volevi dire?"
"che sei minuscola".
"è uguale" rispondo.
mi accarezza il viso, mentre io la guardo imbarazzata.
"da quando sei così dolce poi?"
"ma da sempre"
"certo, certo".
"non ti va bene?" domanda. assottiglia gli occhi e sbatte le palpebre.
"sì che mi va bene".
mi prende per le braccia, ma mi scanso subito e salgo sopra di lei da sola.
"ven, tutto bene?"
"sì, perché?"
"levati la felpa"
"ma"
"ci sono trentasei gradi, levati la felpa. muoviti pure"
"ma arianna, ho freddo-".
mi prende e mi sfila la maglia, per poi guardarmi i polsi.
"dio, che paura"
"ma cosa?"
"niente, apro le coperte".sabato prossimo vado al concerto di ale e marco... paura, terrore

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frosinone // ariete
Fanfictionarianna e venere si conoscono ad un concerto, per merito di un'amicizia importante in comune. iniziano a frequentarsi da amiche, o forse qualcosa di più, ma qualcosa le blocca.