le sistemo il colletto, mentre lei gioca con i miei capelli.
"ho paura" ammette.
"senti, lo fai sempre e va sempre bene. è solo un brano, stai tranquilla"
"ma non lo faccio da un po' "
"andrà bene, fidati di me. fammi un sorriso".
si sforza e sorride, per poi mettermi le mani sui fianchi.
"sai che amo quando sorridi?".
alla mia domanda arrossisce e mi mette una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
alessio e marco entrano in stanza proprio in quel momento, quindi ci stacchiamo e facciamo finta di niente.
ale inizia a cercare qualcosa in una borsa, mentre marco saltella un po' avanti e indietro.
"tutto apposto?" domando al più piccolo.
"sto benissimo, un secondo di tachicardia".
marco è veramente matto.
"rega, dove cazzo sta il profumo?"
"ale, ti rendi conto che se te ne metti un altro po' inizi a puzzare?" gli chiede arianna, per poi iniziare a ridere silenziosamente.
"ma puzzo"
"ma che stra cazzo dici?".
marco non smette di saltare, quindi mi alzo e gli tiro un calcio.
"hai rotto il cazzo"
"oh, finalmente hai detto una parolaccia".
alzo gli occhi al cielo e lo picchio, odio quando fa battute sul mio modo di parlare.
"rega, porca puttana, stasera tra il pubblico c'è ambra".
ah, ecco perché sono così nervosi.
"ah, allora scendo da loro".
"no, stai dietro, ti prego" mi implora la ragazza.
"veniamo sotto il palco, va bene?".
ale e marco iniziano ad avere più paura, mentre arianna annuisce.
"oh, andrà tutto bene. ambra e alba sono sicuramente emozionate quanto voi. shallatevi".
ari sorride e i due provano a calmarsi.
"bene, non manca tanto. scendo dalle altre, siamo sotto al palco, ok?".
"va bene ven" risponde marco appoggiandosi al muro.
"a dopo" dice invece ale, voltandosi di spalle. "devo trovare quel profumo".
arianna si alza e corre ad abbracciarmi.
"andrà tutto bene" le sussurro.
"grazie di tutto"
"ma stai zitta".
si stacca e mi risaluta con la mano, mentre marco, che ha assistito a tutta la scena, mi fa un occhiolino.
scendo e la folla è aumentata: come cazzo faccio a trovarle?
"pssss".
mi giro e trovo ambra e alba in un angolo.
"oh cazzo, eccovi. venite, forza"
"dove?"
"andiamo sotto al palco".
proviamo ad andarci, ma una guardia ci ferma.
"mi dispiace, non potete"
"guarda, noi siamo-"
"smammate".
"ragazze, mi ero dimenticato di darvi il pass. possono paolo, sono con noi".
alberto ci salva il culo e la guardia ci fa sistemare.
pochi istanti dopo il dj ferma la musica e un uomo sale sul palco.
"grazie per la bella musica, ma passiamo al sodo. stasera abbiamo degli ospiti speciali, quindi non perdiamo tempo e facciamoli salire. questa è tatuaggi".
i tre salgono sul palco e la prima cosa che guardano siamo noi. arianna è imbarazzatissima, lo noto dai suoi comportamenti. fa ridere, ammetto.
quando iniziano a cantare tutte e tre rimaniamo incantate. anzi, loro rimangono incantate, io canticchio un po', senza mai staccare gli occhi dalla mia amica.
non so come definire arianna, in realtà.
non siamo fidanzate, scopiamo e ci baciamo, ma non c'è altro.
non posso definirla "scopamica", dato che il nostro rapporto di amicizia va ben oltre al sesso.
seriamente, non lo so, per ora la definirò "amica", almeno fino a quando non lo capisco.
quando finiscono iniziano tutti ad urlare.
ari scende, mentre ale e marco iniziano a cantare spensieratezza.
paolo mi guarda male mentre corro e mi fiondo dietro.
si guarda in torno spaesata e quando mi vede fa un sospiro di sollievo.
"vieni qua, sei stata bravissima".
la abbraccio e riesce a sollevarmi per qualche secondo.
"aiuto, mi hai fatto paura" dico, appena mi mette giù.
mi lascia tanti baci sulla guancia, mentre io provo a spingerla nella prima stanza che trovo.
"vuoi scopare?"
"sì, quel paolo mi ha eccitata e devo capire" rispondo ironicamente.
"paolo?".
inizio a baciarla, la faccio sedere su un tavolo e mi metto tra le sue gambe.
infilo le mani sotto la sua maglia, per poi sfilargliela.
ovviamente prima le butto il cappellino in terra.
"ue figa amo, calmati"
"sembri ambro" dico sorridendo.
le lascio un bacio, per poi torturarle il collo.
spoglia anche me e mi abbasso per leccarle le gambe.
"ti prego, muoviti"
"lingua?"
"lingua, dita, quello che vuoi" dice accarezzandomi i capelli.
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frosinone // ariete
Фанфикarianna e venere si conoscono ad un concerto, per merito di un'amicizia importante in comune. iniziano a frequentarsi da amiche, o forse qualcosa di più, ma qualcosa le blocca.