Capitolo 3

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Siamo all'HEART Ibiza, sta sera ho bisogno di staccare da tutto e da tutti. Se non sarà Lorenzo il ragazzo che mi farò punterò su un altro ragazzo.

Bevo il mio drink mentre cerco ragazzi intorno a me, fosse facile che I maschi vengano come tutte le ragazze europee radunate qui, soprattutto attorno a mio fratello.

Vedo un ragazzino biondo, carino dai. Inizio a guardarlo mentre lui mi nota. Lorenzo non so perché ma mi guarda abbastanza sta sera.

"Lorenzo smettila, o non si avvicina perché mi crede fidanzata con te".

"Fai attenzione, non sembra un bel partito".

"Meglio, ho bisogno di ciò, permesso" mi alzo e vado dal biondino che mi guarda.

"Buonasera, ne porti un altro per la ragazzina qui, piacere Alessandro". Gli do la mia mano.

"Sophia piacere" annuisce.

Prendo il drink e lo bevo mentre lui inizia a squadrarmi dalla testa ai piedi.

"Non rischio la galera eh".

"Quanti anni hai?".

"Diciotto, tu?".

"Quasi venti quindi no, piccolino sei qua solo?" mi tiene la mano sulla gamba scoperta.

"No sono qua con dei miei amici, ma se per te non è un problema potremmo stare insieme per sta notte" mi tocca sulla gamba mentre mi mette una mano sui pantaloni.

"Non sarei venuta qua se avessi voluto solo parlare con te... Cosa ne pensi eh?" mi avvicino a lui e ci baciamo.

Sembra strano ma quando bacio sconosciuti mi sento meglio, senza sottolineare quando ci vado a letto. Per molti è una cosa che mai farebbero, io non mi sono mai più fatta problemi da quando credevo di aver fatto l'amore con l'uomo della mia vita a solo quattordici anni. Non credo che qualcuno lo sappia, ma dopo che ci siamo lasciati ho avuto ancora un altro amore falso ed ora non voglio più soffrire.

Il ragazzo si stacca mentre sorride.

"Alessandro giusto?".

"Si, vieni su" lo seguo nella zona dietro del locale, mi piace questa vita.

Iniziamo a far l'amore, anzi questo è più sesso perché provo nulla per lui. Quando finiamo si alza e mi guarda.

"Però, sei brava eh" mi alzo mentre lo bacio e lui mi tocca il seno mentre non mi stacco.

Torno al tavolo come se nulla fosse, Lorenzo mi guarda mentre mi metto a fumare e non voglio pensare a nulla. Bevo altri due drink ed inizio ad essere un pochettino brilla, ma non voglio darlo a vedere.
Guardo attorno a me, al tavolo ci sono tutte e mio fratello con sulle gambe una ragazza. Classico, da qualcuno avrò pur preso eh.

"Non bere troppo" mi giro per sentire di chi è la voce misteriosa, Lorenzo.

"Non mi faccio dire da mia madre quanto bere devo sentirlo da te?" commento mentre mi leva il drink e lo beve.

"Porca che schifo, cos'è?".

"Wodka".

Lui mi guarda e tiene il drink in mano.

"Me lo dai? L'abbiamo pagato eh" afferma mentre lo guardo, niente mi fa soffrire come quando mi ricordano che mio fratello mi paga la maggior parte delle cose.

"Vaffanculo" mi alzo e scappo da lui. Mi metto a ballare con dei tipi a caso, l'alcool si fa sentire. Uno di questi mi sta attorno ed inizia a toccarmi. Non so perché ma mi giro e lo levo.

"No" lui mi stringe mentre cerco di levarmi.

"Lasciami".

Mi stringe mentre mi guarda e mi mette una mano sui suoi pantaloni, non ho proprio voglia di far altro con uno sconosciuto.

Quelli Giusti Al Momento Sbagliato // Lorenzo Pellegrini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora