Sono sul jet privato diretto verso l'isola della libertà come piace chiamarla a me. Non vengo da anni qua, da due anni. Dopo il mio compleanno ero riuscita a convincere i miei genitori a mandarmi qui, nonostante preferiscono quando vengo qua con Stephan e Manuel perché "mi controllano".
Guardo fuori dal finestrino con le cuffie nelle orecchie, non sono asociale ma devo prima studiarli tutti gli amici di mio fratello. Dal primo all'ultimo, compreso il numero sette.
"Allora? Posso sedermi?" chiede un ragazzo biondo mentre annuisco.
"Daniele, piacere".
"Sophia, piacere mio" dico mentre gli do la mano.
"Che musica ascolti?".
"Un po' di tutto, ora questa" gli giro lo schermo del telefono che mostra ma canzone I Like It di J Balvin. Lui la guarda mentre poi mi guarda.
"Bella, allora sei l'unica ragazza in un gruppo di ragazzi, chi ti piace su" scoppio a ridere.
"Nessuno, cioè boh, perché ci stai provando?" scuote la testa.
"Sei la sorella di El Shaarawy, mi ammazza se ti tocco, io tengo a restare vivo. Ma..." dice mentre si avvicina al mio orecchio e mi fa quasi paura.
"Ma vedo che ti mangi con tutti gli occhi Pellegrini" ma non è vero.
"No" commento mentre mi guardo un'unghia e lui si mette comodo sul sedile, fantastico come sto per raccontare tutti i cazzi miei ad uno sconosciuto.
"No? Dai io mica lo dico a qualcuno, ma voglio solo avvisarti, alzati, li vedi quei due seduti vicino a tuo fratello?" mi alzo per vedere meglio e poi gli rispondo in modo affermativo mentre mi siedo al mio posto.
"Bene, sono i due cugini di Veronica. Quindi se vuoi approdare Pellegrini, quando loro due non sono nei paraggi" annuisco, ma a prescindere non posso provarci così.
Di solito lo farei, spudoratamente, quando mi interessa finisce sempre così: vado lì, ci parlo, una cosa tira l'altra, ci vado a letto quasi subito ed o finisce lì o vedo quando dura. Nonostante non sia molto brava a farmi durare un ragazzo, perché quando ci metto il cuore e mi apro va a finire sempre ma sempre male.
Atterriamo ad Ibiza e mentre sono in aereoporto sento qualcuno arrivare da dietro che mi abbraccia, Maria. Mi giro mentre la stringo, mi è mancata davvero tanto.
"Quanto mi sei mancata amo" le dico mentre mi bacia sulla guancia, è la mia migliore amica fin da bambina, nonostante abbia vissuto a Milano fra i 13 anni e i 17 anni non ho mai smesso di volerle bene. Ci sentivamo sempre e spesso al facevo salire su per stare con me.
"Oi, mi sei mancata eh. Ti devo raccontare tutto poi eh" lei annuisce mentrea stringo.
Andiamo verso la villa dove staremo per questi giorni, subito mi prendo la mia camera che credo dividerò proprio con Maria. Inizio a mettere apposto il mio bagaglio, Maria mi abbraccia.
"Però, devi raccontarmi".
Mi siedo sul letto, le cose più importanti le sa già quindi diciamo che mi concentro soprattutto su Daniele e sulla chiacchierata avvenuta in aereo.
"Ti piace quindi?".
"È un bel ragazzo, non lo conosco bene, ma siamo qua pure per questo no? È sposato però cazzo".
Inizia a guardarmi come al suo solito, in effetti non mi preoccupo mai se il ragazzo che punto sia fidanzato o meno. Alla fine basta che stia con me.
"Ah si? E da quando ti fai problemi con l'età o col fatto che siano sposati o meno? Devo ricordarti un anno fa io e te a Montecarlo?" la guardo.
"No, evitiamo il discorso grazie mille. Mamma mia I brividi ancora, peggio del mio ex si" scoppia a ridere e mi abbraccia mentre bussano alla porta. Senza pensare minimamente che siamo in casa con tutti uomini apro la porta con la maglietta lunga bianca che userò come pigiama e basta.
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Quelli Giusti Al Momento Sbagliato // Lorenzo Pellegrini
FanfictionA volte non tutti gli amori sono corrisposti. A volte possono esserci colpi di fulmine nel momento e nel posto sbagliato. E Sophia e Lorenzo non dovevano incontrarsi così.