Capitolo 11

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Sono pronta per sta sera, lo sono più fisicamente che mentalmente, starei bene a casa mia in questo momento.
Mi chiama mia mamma e le racconto dell'incidente.

"Perché non mi hai detto nulla? Solo vedendo le foto l'avevo mezzo intuito... Tutto ok?".

"Perché so come sei mamma, non volevo allarmarti. Comunque si, brucia un sacco quando mi butto in mare o in piscina, ma se no va benissimo... Dopodomani tanto ci vediamo, ti faccio vedere bene. Però in teoria la crosta fra poco si forma e sarà ancora peggio, già tirano così".

"Si tranquilla, andate solo voi sta sera?" mi chiede mentre mi siedo sul letto.

"Noi quattro, chi vuoi che ci sia? Maria è tornata a Savona che poi parte per Roma che si è messa con un amico di Stephan" credo volesse arrivare proprio a questo, non le ho mai nascosto nulla tolto magari certe cose. Di certo non le vado a dire chi mi piace in questo momento.

"Appunto ti conosco, non ti piace nessuno?".

"No, nessuno. Ora vado che prendiamo l'auto, ciao ti voglio bene" metto giù e mi sistemo il vestito.

Scendo nella reception dell'hotel, aspetto loro tre e poi andiamo in questo locale. Ci sono anche altri amici di mio fratello, peccato che la mia testa sia solo su Lorenzo e su Mattia che si aggira per il locale probabilmente.

"Oh Sophia, cosa vuoi tu?" torno alla normalità e credo si debba ordinare.

"Quello che ha preso Manu" dico mentre Manuel scuote la testa.

"Due sex on the beach grazie, testa vuota a cosa pensi?" eh sapesse.

"Nulla" dico mentre controllo che non ci sia Mattia mentre fumo, mio fratello mi guarda mentre bevo e osservo qualsiasi ragazzo.

"Ci sei? Ho già perso nostro fratello con una e l'amico suo con un'altra, io sono stanco vado in hotel. Vuoi venire con me?" scuoto la testa.

"Sto qua, tranquillo" benissimo, tutti fuori dalle palle. Guardo il telefono, la foto appena pubblicata da Lorenzo. Una foto con Veronica, mentre si baciano. Per fortuna che doveva pensare solo a me eh, magari non mostrandolo sui social. Ma vaffanculo Pellegrini.

Mi alzo per andare a bere e mettere sul tavolo di mio fratello, sento una mano sul sedere, mi giro, Mattia. Lo guardo e sorrido, devo staccare la spina.

"Salve eh" gli dico mentre si appoggia al bancone, gli prendo le mani e lo abbraccio, lui mi stringe. Ho bisogno un po' anche di questo, nonostante lui non sia uno molto dolce.

"Sophia senti, ho capito che cazzo vuoi. Muoviamoci" mi porta in una zona sul retro dopo che un signore ci fa passare, c'è solo un divano ed un bagno. Inizio a spogliarmi mentre lui mi tocca le ferite.

"Fanno male per favore Mattia" mi tira una sberla mentre vado all'indietro, l'alcool assunto non aiuta per niente. Mi rialzo mentre decido di stare zitta, mi levo il vestito, lo guardo mentre mi fa sdraiare sul divano ed iniziamo a fare l'amore, anzi sesso.

Non aiuta farlo con lui, infatti mi stufo presto e quando finisce cerco di rivestirmi. Lui mi prende il collo da dietro, mi fermo. Non voglio che mi faccia male. Lui mi fa girare e mi guarda.

"Cosa vorresti fare? Vieni qua" mi bacia mentre cerco di staccarmi, anche se dove potrei andare completamente nuda? Non mi va mai di fortuna, ma fortunamente si apre, Manuel.

"Ma che cazzo fai?" dice a Mattia mentre lo butta a terra.

"Ma che minchia vuoi?" Manuel mi da il vestito e me lo metto.

"Ah non lo sai? È la mia fidanzata, se ti avvicini ti ammazzo io" mi prende per il braccio e mi porta fuori.

"Ringraziami dopo che hai molto da spiegarmi, però per ora andiamo in hotel. Non ho detto nulla a nessuno, quindi tranquilla" mi appoggio a lui mentre cammina e si ferma. Mi abbraccia ed io non lo mollo.

"Stai con me? Ti prego non lasciarmi sola" mi tiene la mano e mi bacia la testa. Mi porta in hotel. Scrive solo a Stephan che è in camera con una ragazza ed io sono sola per non farlo preoccupare.

Sono ancora mezza andata dall'alcool, mi alzo e mi gira tutta la testa, più tutte le ferite che mi tirano in una maniera assurda. Me le tocco mentre cado dal letto.

"Ma che cazzo, che serata di merda" Manuel mi rialza e mi fa sedere sul letto mentre mi accarezza i capelli.

"Tranquilla, ei Sophia" io lo guardo e lo bacio d'istinto.

"Ferma che va a finire male, Mattia ti ha ridotto male, perché non ne hai mai parlato? Non dico a me, però boh a Maria ad esempio. Ai tuoi fratelli, guarda che uno così è pericoloso ed anche tanto" annuisco mentre mi levo due lacrime e gli tengo la mano.

"Io l'ho amato e lo sai bene".

"Si, ma so anche che ti disse di non starmi attorno. Quando detto onestamente, sei bellissima e ci proverei ma ti vedo come un'amica e quando stavi con lui avevi 17 anni ed io 24 anni. Quindi anche no, però era troppo possessivo, lo notavo io. E l'ho visto sta sera, ti manca Lorenzo?" annuisco.

"Si, ma è sposato e non mi cagherà mai. Insomma ma chi caga una come me? Tolto per qualche scopata non servo a nulla".

"Ma che cazzo dici? Tu sei bellissima dai, ora dici così perché hai un post bronza altissimo. Devi dormire con me, su" mi alzo e vado in bagno.

Mi faccio un doccia, mamma mia che ansia. Quando esco mi metto la crema sulle ferite ed almeno un paio di mutande.

"Manu, mi dai una maglia che c'è nella valigie, quelle grosse che sono di Stephan" mi guarda dalla testa ai piedi.

"Sophia sei come una sorella va bene, ma sono un maschio e te sei obbiettivamente il sogno di metà Savona. Se mi esci in topless cioè" scoppio a ridere mentre mi metto una maglia nera della Nike di mio fratello.

Mi butto sul letto e contro il telefono, soprattutto Instagram. Apro il profilo di Veronica e vedo che ha messo sulle storie una foto mentre stringe la mano di Lorenzo. Scoppio a piangere senza motivo, Manuel mi abbraccia.

"Oh, leviamo sto coso. Che lascia stare, dai" mi leva il telefono e lo mette sottocarica. Accende la televisione.

"È in francese, non ci capisci niente".

"No, ma per tenerci compagnia ci guardiamo sta partita di tennis della quale non mi interessa, ma racconta dai. Non ci sei andata a letto con Lorenzo?" scuoto la testa.

"No, praticamente no. Abbiamo dormito, ci siamo spinti oltre ma non fino lì. Insomma, lui era un po' tenuto e si ricordava di lei. Però cioè era sincero, non scherzo però. Davvero" mi abbraccia.

"Vuoi farlo ingelosire?" annuisco.

Prende il mio telefono.

"Mettiti vicino a me, tanto vicino" mi avvicino e lo bacio sul collo mentre con la mano gli tocco il lenzuolo sopra la vita. Lui scatta la foto.

"Ecco, pubblicarla sulle storie" lo guardo mentre annuisco. La metto senza scrivere nulla col filtro bianco e nero.

Mi sdraio affianco a Manuel che mi accarezza i capelli, io voglio solo dormire vicino a lui. Mi fa sentire protetta.

"Manu, non mi lasciare sola" lui mi stringe.

"Mai, dai su, che avrai Lorenzo, promessa" mi stringo mentre mi addormento. Insomma è stata una giornata lunga, fin troppo.

Quelli Giusti Al Momento Sbagliato // Lorenzo Pellegrini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora