Capitolo 20

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Arrivo e Stephan insiste per entrare con me, io voglio andare sola ma non ha voglia di mollarmi. Mi avvicino al campanello mentre faccio mille respiri prima di citofonare.

"Chi è?".

"Sono Sophia".

Arriva sua mamma al cancello e vede me e Stephan, si ferma mentre io rimango ferma ed immobile.

"Cosa c'è?".

"Posso parlarti? Non ho bisogno dell'avvocato dietro, non mi molla però" Stephan mi da una botta sulla spalla, cosa vuole? In effetti devo controllarmi.

"Venite" entro e c'è il papà di Lorenzo, la sorella ed il fratello. Almeno il ragazzino è felice di vedermi e di vedere Stephan, fa un sorriso che facevo io alla sua età al concerto di Justin Bieber.

"Ciao, io sono Francesco" dice mentre gli stringo la mano.

"Ciao Francesco, Sophia piacere" lui sorride mentre mi guarda.

"Vai in camera tua un attimo eh" lui se ne va e mi fanno sedere sul divano, Stephan resta fermo a guardare il telefono seduto su una sedia del tavolo della cucina. Mi sento osservata.

"Dove siete stati? Anzi tu, perché mi sembra che..." dice Daniela, annuisco.

"Eri in un locale, ad Ostia".

"Lorenzo, sa che sei qua?" dice suo padre, non l'avevo ancora sentito parlare. Insomma di solito con i figli maschi sono meno protettivi, cioè per lo meno il mio con i miei fratelli è così, cioè della vita amorosa gliene frega zero ma poi si lega alle ragazze. Si preoccupa più di me in modo indiscreto.

"No, non deve saperlo. Perché nascerebbe una lite enorme, sono abbastanza grande diciamo, ho quasi vent'anni, non ho bisogno di lui. Ho solo mio fratello ma non per testimoniare, anche perché è il primo a venirmi contro spesso quindi... Però non sapete nulla di me" Stephan alza lo sguardo e mi manda a cagare, almeno mi fa sorridere.

"Allora, io non sono la ragazza perfetta. Sono ancora piccola se vogliamo dire, non mi sono mai impegnata in una storia perché l'ultima avuta non era una storia, il ragazzo era abbastanza strani e mi comandava ma a bacchetta proprio. Così ho deciso di non volere nessuno, poi Lorenzo. Neanche lo volevo sposato, non mi sono mai fatta problemi è vero. Ma non mi spingo se lui non voleva quando mi ha detto di sì, ho fatto quello fatto... Insomma abbiamo discusso, sarà anche finita perché sono cogliona ma lo amo. Di questo ne sono sicura, è una cosa enorme e di solito non lo faccio mai".

"Siete folli, e Lorenzo non è da colpi di testa. Sei innamorata? Seria?" annuisco.

"Lo amo, non si se mi crederete. Magari mi crederete fra un mese oppure mai, non so come fare però sono qua a quasi mezzanotte, con un post bronza allucinante, con addosso solo vestiti di vostro figlio a dirvi questo... Insomma non sono perfetta e non lo sono mai stata, davvero. Ho sempre fatto scelte sbagliate, ho movimentato quella che era una famiglia tranquilla" so benissimo che Stephan non si aspetta quello che sto per dire.

"So benissimo che se io non fossi nata forse questo casino non ci sarebbe mai stato, non avrei mai creato problemi ai miei genitori, ai miei fratelli a tutti perché ogni volta che mi muovo creo disastri, non so dimostrare affetto nonostante io prova enorme stima verso qualsiasi persona ci tenga a me, ed anche a Lorenzo. Avrei potuto dirgli mille volte quanto nonostante sia una testa di cazzo, sia dannatamente bello da quando si alza la mattina a quando va a dormire la sera, di non farsi paranoie inutili sulla vita che è una e va vissuta, che non è Totti e non lo sarà mai perché lo ricorderanno come Pellegrini e sarà un esempio per tutti. Ma non ne sono capace, non sono capace di dirgli ti amo, non gli tengo le mani intrecciate davanti a tutti, non sono la donna perfetta per lui, so benissimo che la vita da discoteca mi si addice ma sta mattina..." scoppio a piangere mentre respiro e mi morso il labbro, mio fratello mi abbraccia da dietro mentre la sorella di Lorenzo si abbassa alla mia altezza.

"Cosa è successo?" io respiro.

"Io so che non era sua intenzione, mi scuso anche per i comportamenti che ho avuto ma ero nervosa. Perché io faccio sempre pessime prime impressioni, perché è vero ho fatto la troia in giro per tutto sto tempo" Stephan mi prende la mano.

"Non dirlo più ora eh però, che non è vero" rimane vicino a me.

"Non hai fatto la troia Sophia, poi che mia mamma esageri vabbè. Eri single cosa ti vietava di baciarti o andare a letto con qualche ragazzo? Nessuno" sua mamma si avvicina e si siede vicino a me.

"Lorenzo non è perfetto, non lo era sua moglie non lo sei tu, non vogliamo una ragazza perfetta per Lorenzo. Forse una ragazza diversa diciamo e mi scuso per sta mattina ad averti attaccato sulle tue origini, ma non una ragazza diversa in quel senso, meno egocentrica ecco per capirci" annuisco.

"Lo capisco, ma fidatevi. Io non ho fatto una vita triste e neanche felicissima, nel mezzo diciamo. Però una cosa la so, se io da boh 10 giorni a questa parte provo felicità la devo a Lorenzo, Lorenzo risveglia in me lati bellissimi. Voglio dimostrargli anche nella vita normale che io con piccoli gesti so dirgli ti amo più di quanto possa dirlo a voce. Non vado con lui perché è ricco, spendo già la sua carta di credito" dico mentre Stephan mi tira una botta sulla testa e loro ridono.

"Perché non hai mai detto questo fino ad ora? Tipo sta mattina".

"Perché io vivo d'ansia, cioè ora col tutto il rispetto. Ma io neanche a mia madre permetto di dirmi cosa fare in certi ambienti, qua ho l'ansia. Come sono vestita, come parlo, cosa faccio, perché lo faccio, come lo bacio, come gli tengo la mano, perché riesco a prendermi delle sbronze allucinanti. Perché fino a che la gente giudica me, io sono apposto. Non mi arrabbio, se ci vanno giù pesanti pesanti, ho lui e mio fratello che mi proteggono per ora. Ma se qualcuno attacca me è Lorenzo intesi come coppia, lì ci rimango. Perché tengo a lui, perché so com'è fatto anche lui in pochi giorni so poco della sua vita diciamo ma so tanto del suo carattere, cozza col mio, siamo uguali, se litighiamo possiamo tirarci bottiglie ma se no sappiamo dimostrarci di tutto. Cioè io magari se mai accadesse che non so, veniamo qua a cena da coppia. Magari non lo cago di pezza, non lo bacio, non lo cerco, lo bacio di meno davanti a tante persone. Ma quando siamo soli non mi stacco da lui, perché abbiamo bisogno di questo, tutti e due" direi che più di questo non posso dire, non mi aspetto la famiglia del mulino bianco ora ma neanche Gomorra ecco.

"Scusa ancora per oggi, soprattutto per le mie affermazioni poco belle".

"Su quelle quasi razziste io per fortuna ho un cuore grande e perdono perché uno non conosce bene a fondo le cose, per le altre ha ragione lei. Cioè per anni ho fatto così, nonostante chiunque possa dire il contrario. Non mi facevo problemi, non mi sono mai fatta pagare perché comunque a me piaceva. Ma sempre quello facevo, ma con vostro figlio no. Finché lui non voleva, io non gli ho mai imposto nulla" mi guarda le ferite sulla gamba ed i miei tatuaggi.

"Quelle e questi?".

"Quelle perché dopo una litigata sono salita su una moto una macchina mi ha preso in pieno, ma stanno guarendo. Queste sono quattro lettere, mia mamma, mio papà, lui e l'altro mio fratello. È il modo per dimostrargli che li amo, ne avevo anche uno in mente per Lorenzo a dire il vero" mi guardano sbalorditi.

"Ma davvero? Saresti così folle da farlo?" mi dice suo papà che fino ad ora si era limitato ad ascoltare.

"Con le parole non sono molto brava a dirgli ti amo, è una dimostrazione, cioè la vedo così" lui sorride mentre si mette seduto.

"Beh, forse stai imparando oltre ad usare l'inchiostro anche a dire qualcosina a voce nonostante tu faccia dei giri enormi" mi giro, Lorenzo, tra l'altro ancora senza maglia che è appoggiato al mobile dietro di noi.

Corro da lui e lo abbraccio, ho bisogno di questo ora. Non mi lascia e mi bacia sulla testa.

"Dai, non piangere Sophi, aspetta. Un attimo e torno" mi porta all'ingresso lì affianco mentre mi bacia. Lo guardo mentre mi leva le lacrime.

"Da quanto sei lì?".

"Da quando sei entrata, ero dietro Stephan in auto, ho fatto cenno di non dire nulla. Sapevo che senza di me saresti stata un libro aperto, quindi o mi odiavi o mi amavi, e ci è andata bene. Non permettere mai più di sindacare su noi due, possiamo solo noi" lo bacio mentre non ci stacchiamo, fosse per me farei con lui l'amore anche qua. Anche se non credo che sia pronto a farlo contro il muro con i suoi che stanno origliando tra l'altro.

"Dormiamo qua sta notte principessa".

Quelli Giusti Al Momento Sbagliato // Lorenzo Pellegrini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora