Capitolo 16

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Quando siamo alla festa il fatto di avere Lorenzo affianco a me fa piacere, un sacco. Gli tengo la mano sapendo che sono la causa di tutto ciò, non voglio assolutamente essere così ora. Non voglio essere odiata, vorrei dare una buona impressione ai suoi genitori. Gli tengo la mano mentre gliela bacio e lui mi accarezza la schiena. Lo guardo e lo bacio, per la prima volta senza dovermi vergognare davanti a tutti. Ha ancora l'anello al dito, però mentalmente so che è libero.

"Lorenzo, tranquillo".

"Voglio stare con te, adesso, ora, sempre" lo bacio mentre non lo lascio più, da quanto sognavo ciò. Da quando lo conosco bene, da quando ho capito che lui vuole il mio bene, si interessa a me ed io a lui. Questa è una cosa importante, dopotutto bisogna fare ciò, supportarsi. Lui c'è riuscito a pieno con me. Scatto una foto a lui che mi stringe mentre la mando a Maria, che stava aspettando la notizia. È appena tornata a Savona, poi tornerà a Genova per l'università. Proveranno una storia a distanza con Daniele, ma credo che funzionerà, sono all'inizio. Poi lei vedrà se trasferirsi con l'università qua a Roma con lui fra qualche anno.

"Sono uscito male, ho una faccia da cazzo oggi".

"Hai sempre una faccia da cazzo, ma per stare con me mica devi essere il santarellino eh" scoppia a ridere mentre facciamo le foto con tutti e soprattutto con mio fratello, essendo il suo compleanno.

"Non fattelo scappare eh" mi dice mentre lo abbraccio ed apre il mio regalo, lo guarda mentre sorride. Lo conosco alla fine, non è nei suoi migliori gusti ma solo perché glielo ho regalato io lo userà.

"Grazie" lo abbraccio e mi stringe.

Finiamo la cena mentre finisco di bere il vino nel mio bicchiere, Lorenzo mi tiene la mano. Lo guardo e lui mi abbraccia.

"Sei ubriaca?".

"Adesso, mica parto con un bicchiere. Cioè su dai, Lorenzino devi imparare molto di me... Dormo da te?" annuisce.

"Ovvio, non ti lascio. L'abbiamo già fatto, tranquilla" salutiamo tutti e poi andiamo da lui, fantastico non ho praticamente nulla dietro. Guardo fuori dal finestrino mentre cerco di capire la strada.

"Ma scusa, Trigoria sta di là? Cioè credo" annuisce come se fosse consapevole di guidare verso tutt'altra parte.

"Eh appunto, perché guidi di qua?".

"Non ho le chiavi e sto finendo appunto di mettere apposto, manca l'impianto idrico che stanno concludendo a prescindere. La volevo vendere, ma ora penso di andare a viverci con te. C'è tutto il necessario, sta sera andiamo a dormire dai miei. È mezzanotte passata, dormono. Mio fratello è da un suo amico a dormire, abbiamo la stanza per noi. Tranquilla"tranquilla. Già mi odiano tutti, mi presento ancora così. Inizio a giocare con l'accendino mentre mi mordo un'unghia.

"Stai calma, vuoi fumare?".

"No, è la tua macchina no. È solo che boh, oddio... Lorenzo insomma io non sarei felice di vedere colei che ha distrutto la vita di mio figlio da sposato" lui scuote la testa.

"Adesso. Uno, ho interrotto io la mia storia per te, ma perché mi piaci e lo sai e così siamo più liberi nonostante devo ancora capirci tutto. Due, non hai distrutto la mia vita, gli stai per dare una piega diversa. Cambiano le cose, nel tempo si cresce e si capisce, nonostante io abbia solo 22 anni e tu solo 20" il fatto che parli così mi tira su il morale, cerco di calmarmi mentre guardo fuori dal finestrino. So che tra l'altro ha scoperto il mio "tradimento".

"Scusa per Montecarlo".

"Non c'è nulla da spiegare, tranquilla, siamo quasi arrivati" parcheggia la macchina, credevo che casa mia a Savona fosse già bella, quella nuova ovviamente, ma questa è bellissima.

"Ma quando l'hai comprata?".

"Ma vah, è di mio padre, vieni" ah però Pellegrini, scendo dalla macchina e prendo la borsa. Ho abbastanza ansia ma in casa dormono già tutti, Lorenzo mi fa strada verso camera sua.

"L'altro letto?".

"Mio fratello, ha quindici anni. Non c'è come ti ho già detto, che ansia hai?".

"Bah, non mi sembra un contesto normale. E non farmi urlare che ci sono i tuoi, ahia" mi butta sul letto e lo mando a cagare mentre prendo un pupazzo.

"Hai capito Pellegrini, tanto lo spavaldo e dormi con i peluche... Come si chiamo questo coniglietto?".

"Ma non ha un nome su, lascia stare Batuffolo" scoppio a ridere mentre lui lo tiene in braccio e lo stringe. Ci scatto una foto mentre ride.

"Sono venuto male" mi mette il broncio e lo bacio.

"Il bagno?" si alza e mi prende per mano.

"Venga" usciamo ed andiamo in bagno, chiude a chiave e poi mi guarda.

"Pellegrini ora va bene tutto ma di solito non mi fissano così mentre mi spoglio" ride e lo bacio mentre lui mi prende in braccio.

"Ho una voglia matta di te".

"Si ma preferirei il tuo letto a questo, nonostante non impazzisco far l'amore con i genitori del mio... Lo sei? Cioè fino a oggi ero la tua amante" annuisce mentre mi leva i capelli dalla fronte. Io gli accarezzo il ciuffo mentre gli bacio il naso e poi un bacio vero.

"Si, sono il tuo ragazzo. Lo sono dal mio compleanno, perché voglio te" lo bacio e non mi stacco, era quello che le mie orecchie volevano sentire, volevo questo. Non era un trofeo da prendere, ma avere Lorenzo solo per me è bellissimo.

Mi spoglio completamente per cambiarmi, anche perché non posso dormire così e, a differenza sua, non ho problemi a mostrarmi così come mamma mi ha fatto. Rimane subito un po' stupito mentre continua a mangiarmi con gli occhi, nuda completa non mi aveva mai visto.

"Così rendi le cose difficili" dice mentre mi da una sua maglia lunga.

"Grazie" la infilo e lo bacio.

"Vado in camera, ti aspetto" vado in camera e leggo i messaggi, soprattutto Maria che sa tutta la storia ormai. Dico a mio fratello che sto bene e mando a mia mamma la foto mia e di Lorenzo senza dirle nient'altro. Tanto la vedrà domani mattina, Lorenzo ritorna in camera in mutande mentre poso il telefono gli accarezzo il ciuffo. Mi metto sopra di lui mentre gli bacio la mascella, la maglia mi si alza e lui mi mette una mano sul sedere.

"Senti, io sono pronta cioè lo sogno da giorni e notti, perché ho fatto sogni erotici su noi due si. Pellegrini cosa dici?" annuisce, dovrò metterlo a suo agio.

"Cazzo, non ho un preservativo dietro".

"Tuo fratello?".

"Ha quattordici anni..." guardo nella mia borsa e ne trovo uno, glielo lancio, lui mi guarda basito.

"Scusa?".

"Metti che vado con uno, mi devo prendere le malattie? No, cioè di te mi fido anche senza ma per la prima volta ti vedo più sicuro con quello, ma hai una regola Pellegrini. Mi stai sotto" arrossisce mentre se lo mette, poco dopo riusciamo a far l'amore. Lui mi guarda mentre siamo coperti e cerchiamo di fare meno rumore possibile.

"Sei la prima sappilo".

"So che non lo avevi mai fatto con nessuno tolto lei, tranquillo" lo bacio.

Quando finiamo sono esausta più di prima, era come l'avevo immaginato? Ancora meglio, Lorenzo è un concentrato di sesso allo stato puro, è bellissimo farlo con lui, scala tutte le classiche. Torna dal bagno dive ha buttato il tutto e mi abbraccia, ancora si vergogna a farsi vedere completamente nudo ma lo vedo più propenso a ciò. Lo bacio mentre ci addormentiamo l'uno attaccato all'altro.

Quelli Giusti Al Momento Sbagliato // Lorenzo Pellegrini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora