Capitolo 9

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Mi fa malissimo il gomito, la gamba è ancora sopportabile ma il gomito no. Mi ricordo della caduta, non ho perso i sensi, non è la proiam volta che accade. La macchina mi ha preso in pieno ma per fortuna sono caduta lato monte, se cadevo lato mare ero morta. Non so come ho fatto a non distruggermi, ma non sono caduta sull'asfalto ma sulla terra.

"Cazzo che male" dico mentre mi tengo il braccio. Per fortuna Pellegrini se n'è andato via. Non ho voglia di vedere nessuno sta sera.

"Potete andare, io sto bene".

"Ma vah, stiamo qua. Stai tranquilla" Stephan mi abbraccia mentre lo stringo. Sto già male per Lorenzo, questo peggiora tutto.

"Non dirlo a mamma".

"Sophi, tanto prima o poi ti vede eh. Già prima che ha chiamato non glielo ho detto, glielo dici poi te. Tranquilla, hai fame? Vuoi qualcosa?" scuoto la testa.

Ci mettiamo seduti a vedere la televisione, mi fa quasi strano stare così con loro, dimostriamo di amarci insultandoci.

"Sophia, stai tranquilla per l'università, ci pensiamo io e Stephan" mi appoggio a Manuel mentre mi viene quasi da dormire, se ripenso a sta mattina con Lorenzo sembra che sia passata un'eternità.

"Con Lorenzo? Ti piace?" annuisco.

"Si, ma me la devo far passare. È sposato e mi sono illusa e basta".

In quel momento entra l'ultima persona che ho voglia di vedere, Pellegrini.

"Mandalo via" dico a Manuel.

"Sophia dorme qua viene difficile, dai vieni" si siede con noi a guardare il film, sedendosi proprio affianco a me.

Lo guardo mentre Lorenzo cerca il contatto con me, subito lo respingo poi dopo un po' cedo ed è la cosa che odio di me. Lui mi tiene la mano, che oltre a qualche graffio non ha nulla.

"Non fare mai più così" mi bacia la mano ed io mi appoggio a lui. So benissimo che sarà l'ultima volta che staremo così e voglio godermela. Non gliela lascio mentre mi bacia sulla guancia.

"Lorenzo, non lasciarmi così" non so perché glielo abbia detto, ma so che avevo bisogno di questo. Mi accarezza tutto il braccio saltando il gomito mentre glielo lascio fare.

"Se avete finito di pomiciare, io direi di mangiare" dice Stephan mentre lo mando a cagare. Decidono di ordinare una pizza grande per tutti.

"Dai su, sceglie la ferita" dicono mentre rido e li mando a quel paese.

"Vabbè, col salame piccante? Se per voi va bene" annuiscono e Stephan chiama una pizzeria.

"Ma di solito Stephan, la carne non la mangia...".

"Ti sembra che questa faccia qualcosa che facciamo io e Stephan?" scoppio a ridere.

"Zitto, che eri ubriaco una sera si e l'altra pure" scoppiano a ridere.

Mi alzo ma la gamba fa malissimo. Dopo un po' che la tengo così fa male.

"Ahia" Lorenzo mi da una mano.

"Appogiala però, bene giù, così, piano" quando mi da una mano mi fa un enorme piacere. Lo bacio a stampo mentre mi stringe. Andiamo fuori mentre loro apparecchiano.

"Oh, che uomini che ho" mi guardano malissimo mentre sorrido, mi siedo quando arriva la pizza. Stephan la mette al centro ed iniziamo a mangiare.

"Alla faccia, mangi eh" annuisco mentre addento la pizza.

"Abbastanza, non guardarmi così che quando mangio la pizza son la peggiore. Mi sporco come una bambina" commento mentre Lorenzo ride e mi bacia a stampo, da domani finirà tutto e mi spiace.

"Eh vabbè, ma sei scusata oggi. Hai un braccio che ti fa male" dice Lorenzo mentre lo guardo male.

"Ed è colpa tua, quindi" lo guardo e lui guarda Stephan che mi batte il cinque.

"Ah, ha ragione mia sorella. Perché sei un coglione, ma forse sei perdonato da tutti e tre" Lorenzo diventa rosso, so benissimo che per me prova qualcosa, altrimenti non sarebbe qui. Ma so benissimo che ha paura, sta per lasciarsi una storia di molti anni ed un matrimonio alle spalle per chi? Per una ragazza conosciuta in questi giorni, non mi aspetto grandi cose, mi sono messa in un bel casino. Eppure per una volta ho solamente pensato alla mia felicità.

Lorenzo so che pensa a Veronica spesso la chiama, le scrive, a volte perché obbligati, a volte per ricordarsi che non è libero ma ha un anello al dito che gli pesa come un macigno. Mi ha pure rivelato che da quando lo indossa lo sente come un peso enorme. Io per ora non ho intenzione di sposarmi o di mettere su famiglia, sono ancora abbastanza piccolina a parer mio. Dovrei finire l'università e poi avere un lavoro, mentre lui è già pronto per fare il papà. Veronica questo glielo può dare, questa certezza di avere figli ed una famiglia felice. Io no. Io e lui litighiamo ma finisce come ora, io e lui abbiamo intesa fisica ma anche mentale se scaviamo a fondo. Ha tradito lei per me, non è il primo con cui sono stata che lo fa, ma Lorenzo è diverso.

"Che pensi?" mi chiede mentre siamo rimasti io e lui su una sdraio a vedere le stelle.

"Nulla a dire il vero, amo stare in silenzio col ragazzo che mi piace ed è una cosa strana visto che parlo solo come hai già capito. Tu invece? Pensi a domani?" annuisce.

"Si, alla normalità".

"È stato bello questo giro sulle montagne russe con te ma credo sia concluso, io chiudo domani per sempre. Sono pronta però ad un ragazzo, senza impegni e senza anello al dito, magari un ragazzo romano, nato nel 96, che giochi nella Roma e porti il numero sette sulle spalle e divida la camera a Trigoria con mio fratello. Lo conosci?" si gira e mi bacia dolcemente, come credo non abbiamo mai fatto fino ad oggi. Ci siamo sempre divertiti non abbiamo pensato a ciò.

"Domani sarà dura, lo so. Ma devo capire, non ti dimentico Sophia, non abbiamo fatto l'amore ma so che se accadrà sarà bellissimo farlo con te" lo bacio.

"Accadrà, torno a Roma con mio fratello subito dopo Savona e Monaco, credi che ti faccia scappare? Poi scusa, non dovevi mostrarmi un tuo appartamento per farmi stare lì? Nell'appartamento c'è un letto" sorride.

"Si, è una piazza e mezza però" alzo le spalle.

"Può essere anche singolo, basta ciò per stare io sopra di te e tu sopra di me. Però ti dico, preferisco la prima opzione" mi bacia mentre finisco sopra di lui nonostante il ginocchio e il gomito si facciano sentire moltissimo. Lui mi bacia sulla guancia dove ho dei graffi quasi invisibili.

"Hai un nasino perfetto" mi bacia mentre io gli tocco i capelli.

"Sto cazzo di ciuffo, ti faccio pelato se mi gira male" scoppia a ridere.

"No dai, I miei capelli mi piacciono anche i tatuaggi" glieli guardo, uno è per Veronica mi sa.

"Ah tieni" mi regala una collana con un fulmine, per poco non mi commuovo. Adoro queste cose.

"Grazie Lollo, ora io ho qualcosa per te, dammi una penna" non so come trova una penna nella sua sacca. Gli disegno un fulmine sul braccio fra i tatuaggi.

"Te lo fai tatuare? Comunque vada" annuisce.

"Ti prometto che comunque vada, io non mi posso scordare di cosa siamo stati io e te. Di quello fatto e delle nostre fantasie comuni, voglio solo dirti che la nostra relazione diciamo, è stata un po' come nelle favole, non si dimentica".

Quelli Giusti Al Momento Sbagliato // Lorenzo Pellegrini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora