🦋CAPITOLO 52🦋

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"Tamaki...
Tamaki...
No... No!" urlo svegliandomi di colpo

"T/n!"

Mi guardo attorno spaventata mentre cerco di mettermi seduta

"Fai piano" sussurra mamma mentre mi aiuta a mettermi comoda, rimboccandomi le coperte

"Mà, dov'è Tamaki?!" chiedo sconvolta

"Nella sua stanza. Ma è ancora privo di sensi..."

Faccio per alzarmi ma me lo impedisce.

"Che fai?"

"Devo vederlo!" Io HO BISOGNO DI VEDERLO! Di accertarmi che stia bene. Nel mio incubo lui.....

"No. Devi riposare. Ieri sera sei crollata per lo stress e la stanchezza. Devi pensare a te stessa prima che a lui"

"Come puoi dire una cosa del genere?!" urlo

"Se tu non stai bene come puoi pensare che Tamaki si riprenda?"

"Io..."

Mamma ha ragione...

"Lo so che hai paura per lui. Ma io voglio che tutti e due stiate bene e in salute.
È la cosa più importante.
Giuramelo.
Devi aver cura di te stessa e stare con lui.
Non farmi preoccupare, va bene?"

"Va bene" rispondo abbracciandola e stringendola forte.

Lei contraccambia, accarezzandomi i capelli con una mano.

"Su, sdraiati. E riposa ancora un po'. Va bene?"

Annuisco

"Ti porto qualcosa da mangiare" dice uscendo dalla stanza dove mi avevano portato la sera prima.

Cerco di essere forte e non piangere. Devo esserlo per lui.

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//Time skip//

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"Tamaki, volevo vederti" sussurro stringendo la sua mano tra le mie
"So che puoi sentirmi...
Io ti sto aspettando...
Svegliati, ok?" sussurro con un filo di voce. Le lacrime che mi rigano il volto.

Vederlo disteso su questo stra maledetto letto senza segni di vita era straziante. Quella cannula nasale, gli a flebo, il suo sguardo pallido...

Avvicino la sua mano al mio viso, sfiorandola con le labbra.

All'improvviso un macchinario comincia a suonare. Sollevo lo sguardo, constatando che è quello che mostra i battiti che suonava.

"Tamaki! Tamaki!"

Urlo il suo nome ripetute volte, alzandomi in piedi. Lo schermo mostrava che i battiti del cuore stavano diminuendo. Ero in preda al panico più totale.

In un attimo entrarono nella stanza, di corsa, dei dottori

-"Esca."
-"Dobbiamo vedere il paziente"

"Tamaki!"

Uno di loro mi allontanò, facendomi uscire bruscamente dalla stanza.
Mi avvicinai al vetro della finestra per guardare.

Un dottore gli stava controllando le pupille mentre un'altro diceva: "Il cuore è fermo. Prendi il defibrillatore."
Un'infermiera gli apriva la camicia mentre un'altro preparava il macchinario

Non riuscivo a guardare. Con la fronte e le mani appoggiate al vetro e le lacrime che non accennavo a fermarsi, chiusi gli occhi.

"Tamaki..."

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[...]

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Dalla stanza uscirono i dottori e le infermiere. Mi alzai immediatamente dalla sedia, accompagnata da tutti e tre i ragazzi che, precedentemente, sentendomi urlare mi hanno raggiunta di corsa preoccupati, vedendo con i loro occhi il motivo delle mie urla.

Erano passati non so neanche quanti minuti da quando mi avevano cacciata fuori

"Dottore come sta?!" chiesi sull'orlo di una crisi nervosa

"Ha una volontà di ferro. -rispose lui sorridendo- Lo abbiamo salvato."

Un enorme peso dal cuore sparì, risollevandomi leggermente il morale

"Ma per un attimo non ha respirato. -riprende- Il cervello ha sofferto. Dovete essere pronti"

I ragazzi mi guardarono, evidentemente preoccupati

"T/n... -È kirishima ad avere il coraggio di parlare- Amajiki senpai ne ha già passate tante.. É più forte degli altri. Vedrai che starà bene"

Guardai il dottore direttamente negli occhi

"Dr. Wang, mi dica la verità. Si sveglierà?"

Tutti aspettavamo col fiato sospeso una risposta

"È possibile, ma sarebbe un miracolo.
E sperare in un miracolo è...."

Si bloccò spostando lo sguardo su Katzuki, forse intimorito dal suo sguardo

"Non esiste una definizione medica di "miracolo". -riprese lui- Per cui..... "

"Va bene, ho capito...." sussurrai

"C'è qualcosa che posso fare?" chiesi, con il cuore in gola

"Non saprei.. Forse con uno stimolo emotivo, o di natura fisica." conclude

"La ringrazio"

Mi sforzo a sorridere ma si vede distante un miglio che è finto.
Il dottore china il capo e si congeda, lasciandomi da sola assieme ai miei tre compagni.

"Tornate nella vostra stanza a riposare."

"No! Io resto qui con te!" afferma Kirishima

"Se tu resti, rimaniamo anche noi" continua Shoto

Gli altri due annuiscono

"Ragazzi sto bene"

"T/n, piangi pure se vuoi. Qui sulla mia spalla" continua Eijiro

"Non sforzarti di sorridere" Todoroki

"Lui non vorrebbe questo" intervení Katzuki per la prima volta.

"Sto bene, davvero.
L'ha detto il dottore, Tamaki sta lottando, e non intende rinunciare a vivere.
Non ho nessun diritto di perdermi d'animo.
Se io sto bene, starà bene anche lui.
Aspettiamo un miracolo.
Se ci crediamo, alla fine il miracolo accadrà."

Nessuno ebbe più il coraggio di parlare e tutti guardammo dentro alla finestra il ragazzo.

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<<Amajiki, devi assolutamente svegliarti. Devi farlo per lei >> pensò uno dei ragazzi
(Lascio a voi la scelta di chi)

MY ANGEL [Tamaki Amajiki x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora