MY ANGEL [Tamaki Amajiki x reader]

🦋CAPITOLO 30🦋

Oggi è il giorno del festival sportivo... L'evento a cui ho sempre voluto partecipare. Ma ora è diverso. Tutto questo serve solo alla società per selezionare i migliori di noi su cui puntare a rendere dei FINTI Eroi. Cambierò tutto questo, renderò il mondo un posto migliore. Ora non ho più niente di cui preoccuparmi. Non mi importa se mi sporcherò le mani. Io mi riscatterò da questo cedimento attraverso la riuscita del piano e la mia vendetta contro quell'uomo che dopo avermi rubato tutto è fuggito. Non appena lo troverò, anche grazie all'aiuto di Eiji andrò a ripagarlo con la stessa moneta che mi ha riservato.

Mentre aspettavo l'arrivo degli altri ero seduta in cima allo stadio. Nessuno si è accorto della mia presenza perché erano tutti troppo occupati ad esultare e fare il tifo alle classi che stavano entrando nello stadio. Poi un ragazzo dai capelli biondo cenere viene invitato a parlare come rappresentante.

"Io giuro che -fece una pausa- arriverò primo!"

Che modesto! Subito pensai... Però più lo guardavo e più mi sembrava di conoscerlo. Perché avevo questa impressione? Chiudo gli occhi per concentrarmi meglio ma quando li riapro non ero più dov'ero. 

Dove mi trovo? Che sta succedendo?!
Tutto attorno a me si estende il nulla assoluto. Sono completamente avvolta dall'oscurita. Mi sento debole... Che mi sta succedendo? Io non capisco... Cerco di rialzarmi ma ricado in ginocchio. Questo posto... Mi sembra di esserci già stata ma non ricordo... Il "suolo" sotto ai miei piedi si frantuma, facendomi cadere. Vengo inghiottita sempre più in questa oscurità, ma ad un certo punto qualcosa cambia. Mi ritrovo ad affondare, l'acqua mi sta trascinando a fondo. Vedo i raggi del sole sempre più distanti e diventa sempre più freddo. Non appena arrivo in fondo mi ritrovo distesa sul fondale, a guardare verso la superficie e pensare... Che strano, non capisco... Perché mi sembra di dimenticare qualcosa? Qualcosa di importante... Non riesco proprio a ricordare. Improvvisamente mi si para davanti agli occhi un ricordo piuttosto vecchio. Eravamo io e papà, mi stava insegnando a controllare il mio quirk. Ero molto piccola, forse avevo sei anni. «forza T/n! Continua a provare!» mi stava incoraggiando papà. «No, non ce la faccio. È troppo difficile!» risposi. «T/n so che puoi farcela! Devi solo ricordarti ciò che ti ho spiegato. Metticela tutta! Devi sempre- »
«Cosa? Non ho capito... Papà per favore, ripeti quello che hai detto!» lo vedevo aprire e chiudere la bocca ma non sentivo quello che mi diceva... «Papà! Papà aspetta! Non te ne andare! Aiutami! PAPÀ!!» Urlo chiudendo gli occhi.
Quando li riapro mi ritrovo seduta su un angolino della classe, ero più grande, forse erano le medie. Shila mi si avvicina «T/n, che fai? Dai vieni! La prof.ssa sta tenendo una lezione sull'uso del quirk!» mi avvisa. «preferisco di no... Non ci riesco...» rispondo piano. «Eh?! Come fai a dire che non riesci se non ci provi neanche?»
«Non ho bisogno di provarci... Lo so e basta!» rispondo chiudendo gli occhi e stringendomi le gambe al petto.
Quando li riapro sto cadendo a terra. «Si hahaha! Ho vinto!» esultava un mio vecchio compagno delle medie. «certo che sei proprio una incompetente! Non riesci nemmeno a controllare il tuo quirk!» mi prendeva in giro ridendo. Io ero seduta a terra immobile che fissavo il pavimento con uno sguardo triste. «Che pena...» disse una ragazza. «Che scontro noioso, non ha nemmeno lottato» disse un'altro. «Non sai nemmeno combattere! Sei una vergogna per tutti noi!» concluse il vincitore andandosene. Shila mi guardava preoccupata. «Non ci riesco... Non ci riesco» ripetevo con gli occhi chiusi.
Quando li riapro mi ritrovo nuovamente circondata da quelle tenebre. Perché? Perché tutto questo... Questi ricordi sono veri? Io... Non ricordo. Mi sembra di aver perso qualcosa di importante. Ma cosa?

"Per cosa sto cercando di combattere? So che c'è un motivo ma non riesco a ricordare qual é" Mi porto entrambe la mani alla testa.
"Devo concentrarmi! Perché sto facendo questo?"