MY ANGEL [Tamaki Amajiki x reader]

🦋CAPITOLO 14🦋

Distolgo lo sguardo dal cielo e mi appoggio con le testa al muro di cemento dove io e Tamaki eravamo seduti. Sono così stanca che chiudo gli occhi

"Stai bene?" mi chiede subito preoccupato Tamaki

"Si sto bene, non ti preoccupare. Sono solo stanca. La simulazione di All Might mi ha distrutto"

"Com'è avere il pro hero numero uno come insegnante?"

"È strano... Non lo vedo neanche un po' un uomo grande e grosso come lui a fare da insegnante dietro ad una cattedra" rispondo ridacchiando ancora con gli occhi chiusi

Ad un certo punto, quasi senza accorgermene mi addormento. Quando riapro pigramente gli occhi mi sento un po' spaesata

Dove sono? Perché il mio cuscino è così duro? Mi sveglio completamente e senza muovervi abbasso lo sguardo vedendo una divisa scolastica.
Adesso ricordo prima mi ero appoggiata con la testa al muro e devo aver preso sonno però adesso la mia testa è appoggiata sulla spalla di Tamaki. Lui è così comodo e il suo profumo lo adoro. Prima non lo avevo notato. È così delicato che si percepisce appena... Non voglio spostarmi da qui. Senza muovermi sussurro il suo nome

"Tamaki"

"Oh T/n, ti ho svegliato? Scusa non credevo di svegliarti spostandoti i capelli dal viso"

"Ecco... Mi dispiace di essermi addormentata ed essere finita con la testa sulla tua spalla"

"Non c'è bisogno che ti scusi... Se vuoi puoi rimanere appoggiata un'altro po' per riposare. C'è ancora tempo prima che termini la pausa pranzo"

Qualcosa nel suo tono di voce mi fa capire che in realtà gli fa piacere avermi così vicina

"Grazie" rispondo semplicemente chiudendo gli occhi di nuovo

Questo pensiero mi fa venire le farfalle allo stomaco. Sento Tamaki spostare il braccio cingendomi le spalle e facendomi appoggiare al suo petto. Così sto persino meglio di prima! Gli sono così vicina che riesco a sentire il battito del suo cuore. È veloce, proprio come il mio in questo momento. Dopo un po' scivolo di nuovo nel sonno accompagnata dal suo dolce profumo.

...

Vengo brutalmente risvegliata dal suono di una campanella

«si invitano tutti gli studenti ad evaquare immediatamente all'esterno. La Security three è appena stata oltrepassata»

"Cos'è la security three?" chiedo a Tamaki

"Significa che qualcuno si è introdotto all'interno della scuola"

"Cosa?!"

"È la prima volta che succede in tre anni"

Frettolosamente ci alziamo e corriamo verso la ringhiera per vedere cosa sta succedendo.

"Guarda! Il cancello di sicurezza è stato ridotto in frantumi!" dico indicandolo

"E quelli sono... Giornalisti?"

"Sembra che Aizawa sensei e Present Mic li stiano trattenendo"

"Mmh... Dubito che dei semplici giornalisti riescano a fare una cosa del genere" conclude Tamaki rimanendo ad analizzare la scena

"Penso che sia meglio raggiungere i propri compagni di classe per evitare problemi o altro"

"Si, hai ragione T/n..."

Scendiamo assieme le scale e una volta raggiunto il corridoio principale troviamo un ingorgo di studenti che si spingono tra di loro per riuscire ad uscire

"O santo cielo!" esclamo "Tamaki dobbiamo far sapere a tutti che non è niente di grave"

Guardo Tamaki e lo vedo impanicato. Non ha idea di cosa fare. Cavolo la sua
timidezza non aiuta. È talmente in ansia che si è voltato contro il muro appoggiandosi con la testa su esso.

"Non importa quanto mi impegni... Che dovrei fare... Le parole non vengono fuori! La mia mente è completamente vuota... È così doloroso..."

"Tamaki non ti agitare così, ci penso io va bene?" dico dandogli dei leggeri colpi sulla schiena per cercare di calmarlo

"Ragazzi! Hey! RAGAZZI ASCOLTATEMI!"

È tutto inutile, non mi ascoltano. Non ho idea di come attirare l'attenzione di tutti e Tamaki in quello stato non aiuta per niente.
In quel momento vedo Iida fluttuare in aria e usare il suo quirk per raggiungere l'uscita. Si, sei un genio Iida! Volteggiando in aria in quella maniera e attaccandosi sopra l'uscita di emergenza ha attirato l'attenzione di tutti.

Dopo aver spiegato a tutti la situazione gli studenti sembrano essersi calmati e cominciano ad uscire lentamente come persone civili.
Una volta fuori ci corre incontro Mirio

"Hey state bene voi due?" ci chiede preoccupato

"Si stiamo bene" rispondo

"Aaah per fortuna! Mi ero preoccupato non vedendovi tra gli altri studenti" dice stritolandomi in un abbraccio amichevole

"M-Mirio... Potresti mettermi giù?" chiedo facendoli notare di avermi sollevato da terra

"Oh scusa" risponde mettendomi giù

"Sei un gigante" gli dico sistemandomi la gonna della divisa

Lui ridacchia imbarazzato. Mentre Tamaki sembra essersi finalmente ripreso.

"Beh ragazzi è meglio che raggiunga i miei compagni. Ci vediamo dopo?"

"Oh certo! Ciao T/n!" mi saluta Mirio

"Ti aspettiamo all'uscita" risponde Tamaki

Annuisco e mentre raggiungo i miei compagni li saluto con la mano.

"T/n! Dov'eri finita!" esclama Momo

"Ci hai fatto preoccupare" continua Uraraka

"Scusate, non volevo farvi preoccupare"

"Preoccuparsi tanto per una cosa del genere! Che stronzata."

"Hey!" fulmino Bakugou con lo sguardo

"Erano solo dei semplici giornalisti. Non vedo perché preoccuparsi tanto... E se anche fossero stati dei villain non avrebbe avuto problemi ad affrontarli"

"EEEEEH!?" Esclamano all'unisono un gruppo di ragazze e ragazzi

"Bro! Hai appena ammesso la forza di T/n?!" dice Kirishima

"Tsk! Comunque sono più forte io" replica mettendosi le mani in tasca

"Avete visto tutti come ha battuto da sola quel villain la settimana scorsa. Quindi non meravigliatevi se testa calda afferma che è forte" interviene Todoroki

"TESTA CALDA A CHI!" Urla Bakugou

"Effettivamente qui è l'unica che si è scontrata con un villain" afferma Midoriya

"Ragazzi basta parlare di questo per favore"

"Perché non ti va di parlarne? Sei stata fantastica!" afferma Kaminari

"Non voglio che tutta la scuola lo sappia! Non voglio essere al centro dell'attenzione di tutti!! Lo capite?"

"Si hai ragione" risponde Sero

"Meno persone lo sanno e meno persone ti gironzoleranno attorno" continua Mineta

"Tu piccolo Pervertito di mer*a!" impreca Bakugou colpendo Mineta

Dopo che i giornalisti sono stati scacciati con l'arrivo delle autorità arriva il professore a prenderci e ad accompagnarci in classe.