Capitolo 3: pigne e mezzosangue

458 32 6
                                    

"Harry, dove siamo finiti?"
I tre maghi si guardarono intorno cercando di capire cosa fosse successo, era chiaro ormai che quel luogo non fosse il giardino di Ilvermorny. "Harry... che hai combinato? Hai sbagliato l'incantesimo?" Chiese confusa Hermione "Io non capisco, ho fatto tutto come ha spiegato il professor Vitius..." "Hai fatto attenzione a pronunciare bene il nome del luogo? Sai Harry è un po' come la metropolvere." Osservò Ron mentre scrutava il mare e le colline del luogo in cerca di qualche punto di orintamento. In quel momento Harry arrossì, terribilmente imbarazzato, come poteva aver nuovamente fatto lo stesso errore si chiedeva, ricordando il disastro che aveva combinato poco prima del suo secondo anno ad Hogwarts, quando era sbucato nel camino sbagliato a Notturn Alley. Stava ancora pensando ai suoi evidenti problemi di pronuncia quando una voce squillante lo sorprese alle spalle. "Ehi e voi chi siete?" Il tempo di girarsi che venne colpito in testa da una pigna. A parlare (e probabilmente anche a lanciare la pigna) era stato uno stranissimo animale, con le zampe da capra e il busto umanoide, simile ad un centauro a due zampe, ma molto più basso e meno peloso. Harry poteva giurare di aver visto anche un paio di piccole corna spuntare fra gli spettinatissimi capelli bruni, ma non ne era certo poiché il ragazzo-capra indossava un cappellino da baseball verde acido, che a Harry ricordò l'ultima pozione di invisibilità che aveva dovuto preparare solo pochi giorni prima e che, neanche a dirlo, avrebbe dovuto essere completamente trasparente. Guardandolo bene Harry pensò non potesse avere più di dieci anni, ma non ne era certo, magari i capretti invecchiano più lentamente...
A risvegliarlo dai suoi pensieri ci pensò la voce di Ron che ,dopo aver imprecato nel nome di Merlino ed essersi guadagnato un'altra pigna in fronte, si limitò a fissare il nuovo arrivato visibilmente confuso, per poi chiedere: "Ma tu parli?" "Ron, ci ha appena parlato mi sembra ovvio che sappia parlare no?" Lo interruppe Hermione che non sembrava essersi sorpresa più di tanto dall'apparizione del buffo centauro a due gambe. "Sei un animale curioso! Per caso sai dove si trova Ilvermorny? Sono certa di aver letto qualcosa a proposito di un animale fantastico come questo... forse in biblioteca?" Rifletté ad alta voce. "Sicuramente lo hai letto in biblioteca Hermione... tu passi troppo tempo in quel posto" sbuffo il rosso guadagnandosi un'occhiataccia dalla ragazza. Durante il breve scambio di battute il ragazzo-capra sembrava essere ancora più confuso di loro, Harry lo vide mordicchiare nervosamente un rametto e guardarsi intorno; si avvicinò ad Hermione ed Harry temette volesse tirare una pigna anche a lei, ma lui si fermò e guardandola negli occhi disse: "Tu sei una mezzosangue?"
Ok. Harry non se lo aspettatava e a giudicare dalle espressioni dei suoi amici neppure loro avrebbero immaginato che quel essere così buffo potesse essere così superficiale. Hermione balbetto incredula, ma evidentemente ferita dalla domanda mentre l'altro la guardava fisso masticando la corteccia del bastoncino.
La situazione degenerò quando Ron decise di intervenire urlando: "Ma come ti permetti!" Aveva le orecchie rosse e gli occhi che mandavano scintille, Harry si spaventò un poco: Ron non reagiva mai così. (Ok tranne quando gli si toglieva il pollo, ma lì era una situazione ben diversa)
Bonk.
Il ragazzo capra era scappato spaventato verso la collina, ma non prima di aver tirato al rosso un'altra pigna che aveva fatto scattare il ragazzo, il quale aveva iniziato a rincorrerlo, seguito a ruota dei due amici.
"Fermati!" "Ron aspetta!" Altre pigne volanti.
"Ahi! Miseriaccia, torna qui!!" "Ragazzi fermi!Io gioco a quiddich non faccio la maratona vi prego!" E di nuovo altre pigne! "RONALD WEASLEY! Lascialo stare!" "COSA È UNA MARATONA? E tu per Godric fermati!!"
Seguimmo correndo il bimbo capra fino ad un enorme pino, superammo un'enorme statua, un drago e- aspetta un cosa?!
"MISERIACCIA!" "Oh Merlino..." "PER GODRIC!" Urlammo, sussurrammo e balbettammo in coro.
"EHI VOI! Chi siete?!" Sentimmo urlare, ci girammo verso il punto da cui proveniva una voce e vedemmo tre ragazzi, ovviamente, grossi come degli armadi al seguito di una ragazza non meno spaventosa. È da precisare che non sarebbe apparsa meno minacciosa neanche senza la lancia che teneva in mano.
(Altrimenti non sarebbe stato divertente no?)
"Fantastico..." pensai.

Maghi e semideiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora