Capitolo 2: problemi giornalieri

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Percy si trovava in una situazione piuttosto complicata e spiacevole, nella quale purtroppo negli ultimi anni era abituato a ritrovarsi almeno una volta a settimana. Il peggio era che quel giorno avrebbe dovuto cavarsela da solo e temeva di non riuscirci, di doversi arrendere al suo, ormai segnato, destino. Poteva immaginarmi le Parche ridere di lui sferruzzando un calzino che avrebbe segnato la sua vita, ironico vero? Se solo Tyson fosse stato con lui, il suo fratellastro sarebbe di certo stato utile: era bravissimo a mettere a posto.
L'ultima volta che aveva controllato mancavano appena trenta minuti al controllo settimanale delle case, e quella di Poseidone o meglio, la sua, era un completo disastro. Guardandosi intorno si chiese come fosse stato possibile, c'erano vestiti e cibo (rigorosamente blu) ovunque. "Come ci sono finiti questi qui? E questa barretta ai mirtilli? Oh andiamo!" Esclamò esasperato mentre tentava di nascondere le cartacce sotto il letto; all'improvviso si sentì toccare la spalla e ,senza pensarci troppo, sfoderò la sua 'penna a sfera che proprio penna non era'. "Ehi testa d'alghe" Annabeth lo guardava divertita e incuriosita, i suoi capelli biondi erano legati in una coda alta che Percy apprezzò particolarmente. "Tutto bene?" Chiese poi la ragazza poiché il semideo non accennava a rispondere, troppo incantato dalla coda della bionda, la quale sembrava essere stata intrecciata con un nastro dorato. Percy si rese conto di che più stava ad osservarla più sembrava diventare più bella, era una sensazione strana che aveva già provato prima. "Afrodite" disse Annabeth avendo capito il problema. "Uh? Come dici?" "Afrodite! Me l'hanno fatta i fratelli di Piper quando sono andata a trovarla poco fa, penso ci abbiano messo un tocco 'amoroso' o 'attraente' non so" spiegò per poi aggiungere "Forse è meglio se la disfo" Detto ciò portò una mano all'elastico e tolse il nastro dorato, solo allora parve notare lo stato della stanza in cui si trovava. "Oh santi numi Percy! Tu e Jason avete litigato qua dentro? Perché sembrano essere passati un tornato e un terremoto in sincronia oserei aggiungere... e forse anche Leo?" Chiese indicando un punto imprecisato della stanza con occhi sgranati. Percy, ormai riscossosi da quello stato di trans, fece un gesto con la mano come a dire che era meglio non approfondire e, per sua fortuna, la figlia di Atena non fece altre domande. "Non potresti aiutarmi?" La supplicò, ricevendo indietro un'occhiataccia. "Percy lo sai che devi farlo da solo aiutato solo dai tuoi fratelli" "Che io non ho vorrei sottolineare..." la interruppe il ragazzo. "Si ma se riesci a sporcare come dieci persone mi aspetto che tu sappia anche pulire allo stesso modo, comunque no, non tradirò la casa di Atena. Però verrò volentieri a farti compagnia quando laverai i piatti o qualunque altro compito ti assegnino" mi sorrise dolcemente per poi baciarmi, ricambiai e faci un verso di disapprovazione quando si staccò, volendo sottolineare che non ero d'accordo su nessuna delle sue decisioni. "Oh Percy non essere infantile" "Io non sono infantile" ridemmo per lo scambio di battute, poi mi resi conto che la mia stanza era ancora un disastro e che mancavano più venti minuti al giro di controllo; risi un po' più piano. "Comunque ora vado da Rachel con Piper ok? Vediamo se è riuscita a capire qualcosa sugli strani mostri nella foresta...Ero venuta a dirtelo in caso mi cercassi, ma vista la situazione della stanza dubito avrai tempo" disse ridendo. Negli ultimi tempi alcuni mostri singolari si erano mostrati nelle zone attorno al campo: spiriti che sembravano intoccabili, strani esseri simili a grossi gnomi da giardino (ma molto più pericolosi) avevano infestato la radura dove avevano combattuto contro Gea insieme a molti altri, inoltre sembrava che neppure Chirone li conoscesse perciò dovevano trattarsi di mostri veramente antichi. Sbuffai e dopo che fu uscita ricominciai la mia corsa contro il tempo, non avevo intenzione di pulire nulla che non fosse la mia stanza. "Per favore fate si che se ne dimentichino!" Borbottai fra me.

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Ok. Sotto certi punti di vista sembrava che gli dei mi avessero ascoltato, ora nessuno pensava più al giro delle capanne. Bisognava solo sperare che quel contrattempo non fosse troppo pericoloso, ma non si preoccupò troppo: quei tre sembravano piuttosto facili da abbattere e piuttosto confusi, li avrebbero rimandati al Tartaro con facilità. O almeno sperava.

Anche il nostro semideo amante dai cibi blu preferito si è unito a noi, secondo voi cosa accadrà? Chi saranno i tre intrusi? (Lo so, lo so è veramente una domanda difficile)
Ma sopratutto, la stanza di Percy sarà abbastanza pulita? Oppure dovrà lavare i piatti per tutta la settimana????

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