📍La telefonata
Dio mio che mal di testa!
Che sappiamo festeggiare è un dato di fatto, ho esagerato ieri sera, ma avevo bisogno di scacciare i ricordi che mi avevano assalito.
Guardo la scrivania ancora mezza intontita, che ci fa una bottiglia di tequila mezza vuota qui? Ah ecco mi ricordo che siamo uscite dal pool bar abbracciate e con la bottiglia in mano ho urlato fanculo Carlos! Esatto, lo ripeto ancora fanculo Carlos.
Vedo il telefono che si illumina e la faccia di Max Verstappen che lampeggia.
Lo sapevo che mi avrebbe chiamato, mio padre non ha resistito e gli avrà detto che sto arrivando.
"pronto?"
"hai una concezione del torno presto un po 'strana bellezza"
La sua voce mi riempie di gioia, devo ammettere che mi è mancato
"sono solo due anni Max e ci siamo sempre scritti e sentiti"
"sai che non intendo quello, allora quando ti rivediamo?"
So che Pierre è lì con lui, lo sento ridere
"partiamo stasera. Max?"
Capisce al volo
"no Amy, non lo sa ma sono cambiate tante cose qui"
"anche qui, sono cambiata io"
"come no?! Scommetto che hai una bottiglia di tequila vicino a te e un gran mal di testa"
Sorrido ironicamente, mi conosce benissimo
"ti sbagli amico, sono diventata una ragazza molto seria, studio e casa" mento ripensando alla serata appena trascorsa
"si si lady disaster, ci crederò quando lo vedrò"
"sei sempre un grande stronzo Max" rido
"altrettanto Amy, ci vediamo domani stronzetta" ride e attacca
Si, mi sono mancati.📍Partenza ✈️✈️🗼
"Amy, noi siamo pronte! Quanto ti manca?"
Ho la valigia pronta sul letto, è pronta, ma non trovo la forza di chiuderla.
Oh al diavolo, devo farlo per Oliver, chiudo la valigia, mi guardo allo specchio per un'altra volta e esco.
"si ragazze, sono pronta"
"wow ragazza, ti sei impegnata eh" mi dice Ele
"sceme, andiamo forza, il volo ci aspetta, preparatevi perché è un mondo folle, ma vi assicuro che ci divertiremo"
"ci sono piloti che meritano di essere guardati?" mi chiede Simo
"quasi tutti troietta" rido
"bene bene, andiamo?"
Chiudiamo la porta di casa ridendo ancora."questo jet è fantastico, tuo padre è stato molto gentile Amy. Lo sai vero?" simo anche se non lo vuole ammettere è preoccupata per me
"simo, tranquilla lo so perfettamente che papà mi vuole bene davvero e io ne voglio a lui. È che non so se riesco a entrare di nuovo in quel mondo"
"facciamo così, entriamo e prendiamola come una vacanza, divertiamoci e basta come sappiamo fare noi" propone Ele
"cominciamo subito! Scusi ci può portare tre gin tonic per favore?" chiedo alla hostess
"questa vacanza sarà un delirio" ride SimoSiamo atterrati e sotto il jet ci aspetta una macchina, saliamo e ci porta direttamente al circuito Le Castellet.
I gin tonic bevuti mi hanno calmata, forse anche troppo.
Rido ancora, rido nervosamente per tutto il viaggio in macchina.
Due anni, sono sparita dalla vista di tutti per due lunghi anni, mio padre non se lo meritava e forse proprio per questo mi sento così devastata. Sto riempiendo la mia vita di un divertimento sfrenato da due anni, vabbe dai ammettiamolo sono sempre stata così, ribelle e vivace.
Guardo dal finestrino e ci siamo
"eccoci ragazze, benvenute al Circus" rido
"sei ubriaca?" mi chiede Ele
"no Ele, vorrei tanto esserlo ora ma sono solo nervosa"
Indossiamo al collo gli accessi vip che ci ha fatto trovare papà sul jet e entriamo nei tornelli.
Ele e Simo sono estasiate, non si aspettavano una cosa del genere e io se devo essere sincera con me stessa, mi sento a casa.
Le guido verso il box della McLaren, papà starà sicuramente lì, infatti lo vedo parlare con Lando Norris, il giovane pilota che per papà è come un figlio.
"papà!" lascio la valigia e gli corro incontro
"oh mio Dio AMY!" mi corre incontro anche lui e ci abbracciamo forte.
Nessuno dei due parla ma sappiamo che non desideravamo altro.
Ci stacchiamo e vado a salutare Lando mentre mio padre sta abbracciando Simona e Eleonora.
"sei tornata finalmente!" mi dice Lando
"allora campioncino, come stai andando?"
"corro, e tu? Milano è ancora in piedi?" ride
"vedo che la mia nomina ancora è leggenda qui" rido anch'io
"ci sei mancata ragazza, qui senza di te le feste sono parecchio noiose. Chi hai portato?"
"sono le mie amiche, vieni te le presento"
"wow Amy, siete da togliere il fiato, tutte e tre"
Gli do un leggero schiaffetto sulla testa
"ahia"
"vieni cretino" e rido di nuovoLando ci sta offrendo da bere mentre cerca di fare colpo su Eleonora, mi avvicino e le sussurro
"ricordati che è un pilota, non fidarti"
"ti ho sentito" mi dice Lando
Gli faccio una linguaccia e mi si avvicina Simo
"stai bene?"
"si per ora si"
Sento una voce familiare che sta urlando
"bene bene gente! Reggetevi forte, è arrivata lady disaster!"
Mi giro e eccoli, i miei due pazzi folli pericolosi amici. Stanno camminando verso di me.
Resto immobile a guardarli, gli ho detto che sono cambiata e voglio crederci anche io, poi ho i tacchi, ma sento quella voglia dentro di corrergli incontro... Mi sfilo le scarpe e gli corro incontro urlando
Aprono le braccia e mi ci tuffo dentro.
Il profumo che conosco perfettamente di Pierre, Yves st Laurent, mi entra nel naso e mi sento a casa, mi porta indietro alle nostre serate pizza in camera, quando dormivamo insieme.
"che hai combinato a Milano?" mi chiede
"perché?"
"perché sei strepitosa"
"oh piantala"
"Amy è veramente bello che tu sia qui con noi" Max mi abbraccia ancora
"ragazzi mi siete mancati davvero tanto"
"anche tu ragazza, anche tu"
"dobbiamo festeggiare stasera, organizziamo in hotel stasera?"
"vediamo ragazzi non credo sia una buona idea"
"dai Amy anche gli altri vogliono vederti" mi dice Pierre
"venite mostri, voglio presentarvi le mie amiche"
"sono come te?" ride Max
"forse pure peggio" rido anch'ioPresentazioni fatte. Pierre è rimasto affascinato da Simona e stanno parlando di sport, entrambi fissati.
Mi accendo una sigaretta e fumo rilassandomi
Vedo Max guardarmi
"oh no eh, non cominciare anche tu, smetterò"
"ecco butta sta merda e vieni a fare due passi con me, le tue amiche sono al sicuro"
Le guardo e loro annuiscono
Mi abbraccia e camminiamo così per la pit lane.
"perché non mi sono innamorata di te Max?"
"perché siamo fratelli Amy, fratelli divisi alla nascita, il nostro è un bene platonico come quello che hai con Pierre. Ci ho provato ricordi? Il primo anno che sono arrivato, ti stavo per baciare e tu sei scoppiata a ridere"
"scusami" gli dico sinceramente
"oh tranquilla, è stato tanto tempo e molti litri di tequila fa" ridiamo felici
"Amy si è fidanzato"
"chi se ne frega Max! Non mi ha mai chiamato, neanche per sapere se stavo bene dopo la cosa che sai. Neanche un mostro si comporterebbe così"
"si hai ragione, però ora se ne è andato dalla McLaren e tu puoi stare tranquilla e tornare da noi"
"Max io non credo di restare, l'università mi occupa tanto tempo e io ho voglia di innamorarmi davvero, qui chi potrei trovare? Un altro pilota che mi delude e mi abbandona? No grazie"
"Non sono tutti come lui Amy, ci sono anche bravi ragazzi qui"
"mmmmmmm"
" vieni torniamo al box dagli altri, così andate in hotel e ci vediamo più tardi"
"d'accordo Max"
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Running Away
Short StoryAmy studia medicina a Milano. Non segue lo sport non frequenta più suo padre, Zak Brown da due anni, da quando una storia con un pilota della McLaren l'ha lasciata ferita e devastata. Tutto sta per cambiare ancora, per amore del suo fratellastro dov...