Running Away

Non È Tardi

📍Terzo piano, camera 316

Mi abbasso per vedere se da sotto la porta vedo la luce.
Non riesco a vedere.
Oh al diavolo io busso, male che va non risponde.
Neanche 3 secondi e mi apre.
"eccoti ma belle, bonsoir"
"ciao, dormivi? È tardi?"
"no no absolutement. Entra pure"
Chiude la porta, va al tavolo e raduna tutti i fogli che sono sparsi, li chiude in una cartellina che mette nel solito cassetto.
"stasera sei fantastica"
"grazie, tu sei... Molto sexy" dico
Si guarda e poi guarda me, sembra sorpreso
"vestito così sono sexy per te?"
Lo guardo ancora una volta: pantaloni della tuta neri, una t-shirt bianca con la scritta Armani nera sul petto, leggermente aderente che fa intravedere i suoi muscoli, scalzo ma con i calzini bianchi, capelli leggermente arruffati.
"si moltissimo. Un normalissimo ragazzo di 24 anni molto sexy" gli dico
"oh wow, e' la prima volta che mi sento così bene, sono sorpreso. Veramente vestito così ti piaccio?"
"cavolo si! O pensi che per piacere a una ragazza un ragazzo debba sempre vestirsi alla perfezione?"
"sei molto diversa dalle ragazze che ho incontrato finora. Sei unique"
"no, sono una ragazza normale, non esiste solo l'apparenza, ma bisogna sempre guardare dentro una persona" gli dico
"è bellissimo quello che mi dici"
"me l'ha detto una volta mio padre, e ora capisco che ha ragione" ammetto
"vieni fuori, ti ho preparato un drink" mi offre di nuovo la mano, la prendo e lo seguo.
"che spettacolo, grazie!"
Sul balcone ha messo tutte candele, sono accese, la luce spenta, sembra che stiamo volando. Ce ne sono tantissime.
Mi passa il bicchiere e beviamo, è lo stesso analcolico della sera precedente.
"vorrei poterti rivedere a Milano, pensi che sarà possibile?" mi chiede
"mi piacerebbe moltissimo, tu quando torni?" gli chiedo
"per adesso il programma è tornare domani sera, ma ancora non ne sono sicuro. Tu invece?"
"volevo partire stasera, con le mie amiche volevamo passare un paio di giorni a Parigi prima di rientrare, ma ho promesso al mio fratellino che domani mi avrebbe trovata, e quindi rimando a domani sera."
Gli spiego
"ah ok, quindi sarai a Milano tra giovedì e venerdì"
"si più o meno" gli rispondo
"perdonami ma la mia vita è un ehm... Merda si dice così?
Rido" casino, credo volessi dire "
" si si giusto! È un casino devo incastrare tutto ecco perché ti faccio mille domande, non voglio perdere la chance di rivederti ancora"
Gli sorrido
"oh merde! Scusami il telefono, ora lo spengo, stavolta volevo proprio dire merde" ride e mi strizza l'occhio.
Èntra e risponde, parla in francese velocissimo ma riesco a capirlo, i miei studi linguistici mi sono serviti a qualcosa allora!
"ehy fratello, tutto bene si... No ora non posso parlare, sono in compagnia di una ragazza fantastica, ti prego. Parliamo domani te lo prometto, dopo la gara. Stai tranquillo"

Torna da me e ancora sorride.
"il tuo amico apprensivo?" chiedo
"si proprio lui, sono tre giorni che vuole parlarmi, non so di cosa"
"so che vuoi dire, anche i miei amici sono apprensivi" ammetto
una candela si è spenta, mi avvicino e prendo l'altra accanto per riaccenderla.
Mi prende la mano e fa cadere prima la cera sciolta.
"rischi di bruciarti, se non la fai cadere prima" mi dice mentre mi guarda con i suoi occhi meravigliosi
"oh credo mi sia già bruciata"
Sorride ancora e mi bacia.
Mi sento bruciare da dentro, è irresistibile, mi piace da impazzire, c'è qualcosa in lui che mi attrae come una calamita. Mi ha già tolto il top che porto e slacciato il reggiseno e mi sta toccando.
Sono in preda a una passione travolgente.
Gli prendo la mano che è impegnata ad accarezzarmi il seno e sono io a portarlo n camera, lo faccio sdraiare e gli salgo sopra, gli sfilo la maglietta e gli bacio il corpo perfetto.
"ohhh wow" lo sento dire.
Mi si annebbia la testa, sento solo lui, il mio bellissimo e misterioso ragazzo.
Facciamo di nuovo l'amore ma stavolta con un qualcosa in più da parte mia, un qualcosa che sento nel cuore ma che cerco di ignorare.
"dormi con me?" mi chiede
"si se vuoi"
"cercherò di non svegliarti domani mattina ma princesse" mi passa un braccio sotto la testa e mi attira a se'
Mi da un bacio e ci addormentiamo così.

📍Un risveglio annebbiato

Mi sveglio con qualcosa che mi fa il solletico sul seno e un tenero bacio sulle labbra.
Apro gli occhi ancora mezza addormentata e vedo i suoi occhi sorridenti che mi guardano.
"dormi ma belle, ci sentiamo più tardi"
Richiudo gli occhi mentre mi sembra di vedere sul pass che mi dondola sopra la sua foto.
Solo i piloti hanno il vip access con la foto.
Sto ancora sognando mi dico. Mi giro nel letto e continuo a dormire mentre la porta della camera numero 316 si chiude piano.

Mi sveglio e lo cerco immediatamente, poi mi ricordo che è già uscito. Come le altre mattine, mi rivesto con i vestiti della sera precedente. Prima di uscire, vado in bagno e guardo le sue cose, mi sento una stalker. Guardo tutti i suoi saponi, le marche, sul lavandino c'è ancora il rasoio bagnato, deve essersi rasato prima di uscire.
Sulla mensola vedo una bottiglietta di profumo, la apro e annuso, è il suo, quel delizioso profumo che ha.
Leggo: n.1 masculine Clive Christian, cavolo costa più di 600 euro. Lo riposo con cautela.
Esco e vado in camera, ho promesso a papà che sarei stata ai box per la gara.
Entro e c'è silenzio.
Tutti e tre i letti intatti.
Ohhhhhh
Capisco e rido da sola.
Mi preparo, non so perché ma ho voglia di farmi bella, semplice ma bella.
Pantaloni bianchi, scarpe ovviamente con il tacco, non riesco a rinunciarci. Una camicetta panna trasparente che lascio leggermente aperta sulla scollatura e la giacca rosa.
Completo il tutto con i miei immancabili bracciali, mi sembra di sentire Simo quando li indosso, sembri il campanaccio di una capra. Rido di nuovo, prendo la borsa e mi guardo allo specchio.
Un filo di rossetto e parto, oggi mi sento una gran figa, una gran figa molto felice.