In camera c'è un silenzio assoluto.
Charles dopo la mia rivelazione non ha detto una parola.
Siamo seduti ancora e lui mi sta fissando senza nessuna espressione.
Non so che dire, non so che fare. Mi Alzo per andare a prendere l'ecografia ma mi blocca con la mano.
"dove vai?" mi chiede
"devo prendere una cosa"
"Non ora. Siediti per favore, resta qui"
"Charles mi dispiace"
"spiegami per favore. Ho bisogno di capire. Prendevi la pillola. Come può essere successo e soprattutto quando?"
"circa 5 settimane fa"
"e me lo dici solo adesso?"
"l'ho scoperto da poco"
"dovevi dirmelo subito invece di prendermi in giro con la gastrite"
"volevo dirtelo di persona"
"potevi dirmi di raggiungerti lo avrei fatto"
Qualsiasi cosa dico risulta sbagliata, infatti lui ha una risposta a ogni mia risposta.
Mi accorgo ora che ho peggiorato la cosa nascondondogli la verità.
"la sera della cena a Monaco, eravamo ubriachi, mi ero alzata per prendere la pillola, tu mi hai fermato e abbiamo fatto l'amore. Poi ci siamo addormentati e non l'ho presa, l'ho dimenticata. La sera dopo ne ho prese due insieme ma con l'alcool bevuto e quella pillola dimenticata non avevo più copertura"
"avresti dovuto dirmelo che ti eri dimenticata, avremmo usato il preservativo"
Di nuovo mi fa sentire sbagliata.
"dovevi correre a Monaco, erano giorni che eri strano, non volevo darti altri pensieri"
Stavolta sta zitto, non può negare, lo aveva ammesso anche lui che era stato difficile stargli vicino.
"il bambino come sta?"
"tutto regolare"
"e tu?"
"parecchia nausea e vomito, per il resto sto bene"
"cosa vuoi fare Amy?"
"Non interrompero' la gravidanza Charles. Non posso farlo"
"anche se io non lo volessi?"
"si anche in questo caso" dico decisa
"perché?" mi chiede
"perché lo amo, perché amo te e perché amo che sia tuo figlio"
"Non era programmato" mi dice freddamente e io mi sento girare la testa.
"Non puoi programmare tutto nella vita Charles, avresti programmato che ci saremmo incontrati e ci saremmo innamorati?"
"no certo che no, ma un figlio si decide insieme, non da soli"
"Non l'ho fatto apposta Charles"
"questo lo so, ti ho fermato io quella sera, è colpa mia"
"colpa? Non è colpa di nessuno né tua che mi hai fermato né mia che l'ho dimenticata. È successo e ora c'è il nostro bambino"
"quanto tempo abbiamo per decidere?"
"decidere cosa"
"se andare avanti o no"
"Non c'è nulla da decidere, non abortiro',non posso"
"è anche mio figlio Amy e ho voce in capitolo"
"Non ti chiederò nulla Charles"
"a noi non ci pensi? Preferisci lui a me?"
"non vorrei perdere nessuno dei due, vi amo entrambi"
"io amo te Amy e amo la nostra vita, non so fare il padre. Mio padre era un buon padre, io no"
"impareremo insieme Charles, io e te"
"Non so farlo Amy"
"Charles non lasciarci ti prego, resta con noi"
"Non ti sto lasciando Amy, non sono in grado di prendere nessuna decisione ora, sono scioccato e deluso"
"deluso?"
"mi hai mentito, dovevi dirmelo ma hai preferito prendermi in giro. Non ti sei fidata di me per la seconda volta e questo mi fa male"
"per favore Charles, ho bisogno di te"
"ho bisogno di tempo Amy, ci sarò ovviamente per tutto quello che serve, ma dammi tempo"
Mi Alzo piangendo e gli prendo l'ecografia, gliela porto.
"cos'è?"
"il bambino"
Apre la cartellina e lo vede, la richiude e mi guarda.
Si avvicina e mi da un bacio abbracciandomi.
"devo uscire, perdonami ti chiamo più tardi"
"Charles aspetta! - si volta - ti amo" gli dico sincera mentre altre lacrime mi rigano il viso
"ti amo anch'io Amy, davvero"
Lo guardo uscire senza sapere che fare. L'ecografia è rimasta sul tavolo.
Prendo il mio telefono e chiamo Max, mi risponde al primo squillo
"piccola dimmi tutto"
"vieni da me per favore?"
"cazzo. Arrivo"📍La calma di Max
"credo sia andata male ragazzi"
Esco dalla camera seguito dagli altri, in un secondo siamo da lei. È in piedi vicino al divanetto, da sola, sul tavolo riconosco la cartellina con la prima foto del piccolo e le due valigie accanto la porta, di Charles neanche l'ombra.
"Amy siamo qui" le dico
Si gira e vedo che ha pianto
"andiamo a casa per favore?" ci chiede
"Charles dov'è?" le chiede Pierre
"Non lo so, ha detto che aveva bisogno di uscire e di tempo, è arrabbiato con me e deluso"
"ok ascolta, eravamo preparati a questo no? - annuisce - fa male lo so però ora dobbiamo stare calmi, noi andiamo adesso mentre Pierre e Simo cercano Charles e ci parlano, avrà bisogno anche lui di qualcuno. D'accordo tutti?"
Tutti Annuiscono.
"forza piccola"
"aspetta Max" prende la cartellina dell'ecografia e la mette sopra la valigia di Charles, io prendo la sua mentre Ele la abbraccia, usciamo dalla stanza lasciando la porta socchiusa.
Le ho fatte salire in macchina, devo portarla via da qui ora, sto salendo quando vedo Pierre, Simo e Charles arrivare dalla stradina intorno al giardino dell'hotel.
Pierre mi vede e mi fa cenno di aspettare.
Ele mi chiama da dentro la macchina "Max andiamo?"
Pierre mi sta gridando "Max aspetta"
Cazzo ragazzi che situazione di merda! Resto immobile
"fermi tutti! Mi state uccidendo"
Intanto si sono avvicinati e Charles si è abbassato con la testa dentro lo sportello della macchina
"Amy vado per un po' a casa a Monaco, ti chiamo stasera ok?"
"tornerai?" gli chiede
" ora ho bisogno di capire e riflettere. Non ho detto che non ti amo lo sai bene ma sono ancora sotto shock"
"mi dispiace Charles, non volevo mentirti, volevo solo proteggerti per la gara"
"lo so l'ho fatto anch'io con te con la storia di Giada. È solo che non so davvero come gestire questa cosa. Devo riflettere"
"sai dove trovarci"
Charles mi guarda
"Max ci pensate voi a lei?"
"a loro amico - Scuote la testa, proprio non ce la fa - comunque si tranquillo"
"grazie amico"
Chiudo lo sportello, salgo in macchina e parto.
Con Pierre e Simo ci saremmo visti direttamente a Milano, si fermavano ancora un po' con Charles, probabilmente Pierre voleva parlarci ancora.
"come ti senti Amy?"
"una merda"
"benissimo! Che bella notizia!"
Ele sta ancora abbracciando Amy
"capirà vedrai e appena si calmera' anche lui si innamorerà del piccolo"
"Non l'ha neanche guardato"
Cerco di sdrammatizzare
"beh in effetti non c'è quasi niente da vedere"
"che stronzo che sei" mi dice Amy mentre Ele ride
"dai che prima o poi torna tutto normale, ora andiamo a casa". Cerco di sorridere, so che ora ha bisogno di serenità e io so farla ridere ma dentro ho un vuoto. Conosco Charles fin da bambini e so quanto è testardo. Non sarà un periodo facile quello che ci aspetta ma non posso dirglielo, deve pensare a stare il più possibile calma ora.📍Di nuovo a casa
"Amy, che ne dici se ordiniamo una pizza per cena?" le chiede Ele
Siamo tornati da un paio d'ore a casa, solo noi tre. Simo e Pierre passeranno qualche giorno a Monaco da Charles, Pierre mi ha chiamato, lui sta bene è molto deluso e arrabbiato, dice che Amy ha scelto il bambino invece che lui. Chi è il bambino tra i due? Se lo avessi tra le mani ora giuro che lo ucciderei.
"d'accordo, puoi pensarci tu Ele? Io devo fare una cosa importante" le risponde
Oddio, che deve fare? Lascio il telecomando della play sul divano e la seguo. Ho sempre il terrore che possa chiamare il dottore e prendere quel dannato appuntamento per interrompere tutto. Non sono così convinto che se dovesse scegliere tra Charles e il bimbo, sceglierebbe il bimbo.
"che devi fare?"
"perché sei così agitato Max?"
"cazzi miei. Che devi fare?"
Mi guarda, incrocia le braccia sul petto e batte il piede.
"cazzi miei. E allora?" mi risponde sfidandomi
Uno dei due deve cedere.
"devi chiamare qualcuno giusto? " le domando
Annuisce
"chi"
"Max sei più allucinato dell'assassino del film che abbiamo visto la scorsa settimana"
"lo so, e prima o poi vi ucciderò tutti lo giuro, te e Charles prima degli altri. Poi soddisfatto del mio lavoro prenderò la mia Ele e me ne andrò a vivere ai Caraibi"
Scoppia a ridere e sento ridere anche Ele
"tranquillo Max, voglio chiamare la mia famiglia, è Arrivato il momento che anche loro lo sappiano"
"resto con te?"
"se vuoi si, papà sarà felice di sapere che almeno tu e Ele siete con me"
So che intende, avrebbe voluto dare la notizia insieme a Charles e invece non è così.
"dai forza piccola, fai una videochiamata, la prossima volta che andrai a una gara il piccoletto si vedrà e non sarà possibile più nasconderlo. Ele tesoro vieni?"
Ci siamo, squilla.
"Amy tesoro tutto bene il viaggio?"
"si papà. Mary è lì?"
"si Amy, sono qui tesoro"
"devo parlarvi...ho già parlato con Charles ma non è andata come speravo... Sono a Milano con Max e Ele resteranno con me..."
Li salutiamo dallo schermo del telefono, ci spostiamo un po' per lasciarla parlare con i suoi in pace.
Mary è un tesoro, la sta tranquillizzando. Zak non è arrabbiato, né è felice ma si è detto arrabbiato per lo scarsissimo buon senso dimostrato da Charles. Non posso dargli torto.
"torna a Bristol Amy, a casa con noi starai meglio" le sta dicendo Zak, non mi piace questa cosa, perderei ancora una volta la mia migliore amica ma in tutta onestà so che avere la sua famiglia vicino per lei sarebbe fantastico.
"ci avevo pensato papà e se per voi va bene, finisco gli esami che mi restano e torno a casa"
"è perfetto piccola!" Zak è felicissimo
"ti chiamo domani papà"
Attacca e ci guarda
"è la cosa migliore Ragazzi, avrò tutto l'aiuto necessario per il Piccolo con loro"
"è arrivata la pizza" Ele si alza e torna veloce in sala.
" le fa male sapere che te ne andrai, ma è la cosa giusta, lo sa anche lei"
Corre di là e va ad abbracciare Ele
"mi mancherai da morire Amy"
"c'è ancora tempo Ele e potrai venire da noi ogni volta che vorrai"
Resto sulla porta della sua camera a guardarle emozionato.
"ehy a me nessuno ci pensa?"
Si voltano e mi guardano
"vieni qui pazzo di un Olandese"
Mi aprono le braccia e vado ad abbracciarle.
Ti stai perdendo molto Charles, penso tra me e me.
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Running Away
Short StoryAmy studia medicina a Milano. Non segue lo sport non frequenta più suo padre, Zak Brown da due anni, da quando una storia con un pilota della McLaren l'ha lasciata ferita e devastata. Tutto sta per cambiare ancora, per amore del suo fratellastro dov...