📍Milano
"mi avete fregata. Ero ubriaca e non ragionavo"
"no no eri sobria quando gli hai scritto se potevi andare a Monaco" mi dice Ele
"dettagli" le rispondo
"Non so che mettere in valigia"
"tutto, anche i costumi, svelta abbiamo il volo" mi dice Simo
Chiudo la valigia e vado in sala. Sono tutti pronti
"posso chiedervi una cosa prima di andare?"
Si voltano tutti e 4 a guardarmi
"perché volete tutti che io faccia un tentativo con lui?"
Sono seria e lo capiscono
"perché abbiamo visto come stavi, eri serena, ridevi, eri felice, tu non ti sei vista in questo mese, eri un cesso, triste, depressa. Lui ti fa stare bene" mi dice Simo
"Amy veramente, i tuoi occhi brillavano quando parlavi di lui, la mattina tornavi in camera e eri diversa, estremamente felice" aggiunge Ele e continua
"noi ti vogliamo bene, tanto è se Charles Leclerc o come cazzo si chiama ti rende felice, è giusto che tu faccia un tentativo con lui, vada come vada, ma almeno avrai tentato"
"e se non va bene?" chiedo spaventata
"saremo qui noi 3 e lo supereremo come abbiamo sempre fatto" mi dice Simo
"vi voglio tanto bene" dico e ci abbracciamo
"andiamo ora?" dice Pierre
"aspettate!" dico
"Amy dai! L'aereo" mi dice Max
"devo vomitare"
"la tequila di ieri? Mi chiede
"no Max, panico puro panico"📍Aeroporto di Nizza, 17 km da Monaco
"oddio, sembro una ragazzina stupida, sto tremando"
"forse perché non hai bevuto, il tremore è un sintomo della disintossicazione"
"Max sei un grandissimo stronzo"
"ti voglio bene anch'io" mi dice
"Pierre ma lui dove ci aspetta?" gli chiedo
"tesoro per la trentesima volta, è qui fuori, dietro quelle vetrate laggiù vedi? Mi ha chiamato"
"e che gli dico?"
"ciao?" mi suggerisce Ele
"oh dai Ele seria?" le rispondo
"digli che ti è mancato, che sei stata male, che eri un cesso ambulante e fattelo lì dietro quelle vetrate! Calmati ragazza!!" mi grida Simo ridendo
Ridono tutti ma io continuo a stare in ansia
"oddio si sono aperte!"
"cristo Amy non ti ho mai visto così! La gente esce dai cazzo di aeroporti sai? Come faremo noi appena arrivano le valigie" mi dice Max
Saltello nevosa su un piede, poi sull'altro.
Mi sento prendere per un braccio
"respira, calmati, lo conosco sarà agitato anche lui credimi" mi sta dicendo Pierre
"Non ci riesco Pierre è passato un mese e è come se fossi ancora in quella camera con lui"
"e tu eri quella che non provava niente per lui eh" mi dice sorridendo
"ecco le valigie finalmente!" esclama Simo
"Amy quella è la tua" Ele mi indica la valigia rossa
La guardo girare e non la prendo, scorre avanti, continuo a guardarla, fa la curva del rullo e la guardo
"ma che cazzo" Max la rincorre e la prende
"Amyyy!" mi urla
"scusa! Stavo pensando e se non gli piaccio più?"
Vedo I miei amici scuotere la testa.
"quasi quasi ti preferivo ubriaca che gridi al tizio svizzero" mi dice Pierre e ridono tutti di nuovo.
"dai lady D forza, Charles sta aspettando, respira e andrà tutto bene" mi rassicura Max
Prendo la valigia rossa e cammino dietro di loro.
Mi tornano in mente tutti i momenti passati con lui, le tre magnifiche volte che abbiamo fatto l'amore, la sua dolcezza, il suo chiedere se la parola in italiano era giusta e non mi accorgo di averli superati. Cammino veloce e esco dalle vetrate che si aprono come spinta da una forza invisibile. Lo vedo immediatamente, bellissimo e il mio cuore impazzisce, mi guarda e mi sorride, ora quasi corro, lui anche e ci fermiamo così uno di fronte l'altra immobili, occhi negli occhi senza dire una parola.
Gli altri ci raggiungono e si fermano.
Sento i loro sguardi su di noi, nessuno parla.
Io e Charles continuiamo a fissarci, senza parlare ci stiamo dicendo tutto.
"ciao" gli dico e vedo con le coda dell'occhio Ele sorridere
"finalmente. Posso?" mi chiede, l'ultima volta che me lo ha chiesto mi ha baciato, tremo ma annuisco
Apre le braccia e mi avvicino o qualcuno mi ha spinto? Non lo so ma neanche mi interessa. Sono tra le sue braccia.
Si stacca da me e di nuovo mi guarda
"mi sei mancata lo sai?"
Non riesco a dire nulla.
"ehy campione! È bello rivederti" è Max, meno male
"tu non hai avuto modo di conoscere le ragazze. Lei è Eleonora e lei Simona"
Charles stringe la mano a entrambe
"è bello conoscerci, benvenute"
Come è successo a me le vedo subito affascinate da Charles.
Pierre viene avanti
"fratello, tutto ok?"
Si abbracciano felici
"si si, ora si- gli risponde-venite dovremo prendere anche un taxi non ci entriamo tutti in una macchina"
"tranquillo fratello tu porta lady D noi vi seguiamo con un taxi"
Fulmino Pierre con lo sguardo.
Charles prende la mia valigia
"Non c'è bisogno posso fare da sola" vedo Max sghignazzare
"absolutement. Sei mia ospite ricordi?"
"grazie"
Lo seguo fino alla sua macchina, e come sbagliare ovviamente è in Ferrari.
Mi giro verso i miei amici mentre Charles mette la mia valigia in macchina, per fortuna è piccola.
Simo mi fa il gesto di andare con la mano, scuoto la testa.
Max mi urla"ti uccido giuro, vaiii"
Per fortuna Charles non ha sentito. Mi apre lo sportello e mi fa entrare. Lo vedo salutare felice gli altri e sale anche lui. Parte, suppongo Pierre e Max sappiano dove dobbiamo andare.
Non capisco se corre lui o la macchina. Provo a parlare
"stai correndo?"
"no perché?"
"allora sarà la macchina sembra voli"
"Non sei mai salita su una Ferrari?"
"no mai ed è la prima volta che sono in macchina con te"
"tranquilla, ti prometto che non corro"
"quindi se ho capito bene tuo padre è il proprietario del team McLaren"
"si"
"Non lo sapevo, e quel simpatico di Oliver è tuo fratello?"
"come conosci Oliver?"
"è venuto da me e mi ha detto se poteva farsi una foto con me e con la macchina rossa. Gli ho detto di sì e mi ha detto che sono più simpatico di Lando. È un ragazzino forte"
"si lui è forte - faccio una pausa-
"perché non mi hai mai detto che sei un pilota?"
"perché per la prima volta una ragazza era interessata a me per quello che sono veramente e non per il pilota, tu mi volevi e io potevo essere chiunque, tu volevi il vero me, non tutto il resto. Te lo avrei detto ovvio, ma non mi sembrava vero."
Sembra sincero.
"sarei venuto a Milano la stessa sera che sei partita ma non mi volevi vedere così ho aspettato. Non potevo immaginare che tu reagissi così, scappando. Non sapevo dove cercarti lì al ring"
Non so che dire
Cambia la marcia e mi sfiora la mano.
"scusa non volevo" mi dice
"nessun problema"
Per la prima volta tra noi c'è imbarazzo.
Non so come gestirlo.
Cambia di nuovo la marcia e prima che tolga la mano gli metto la mia sopra e gliela stringo leggermente.
Non la ritrae ma la gira e intreccia le sue dita alle mie.
"ti ho promesso di fare il bravo Amy, ci sto provando davvero, ma è tres difficile"
"Charles, lo è anche per me" gli dico sinceramente.
Lo vedo sorridere mentre i suoi occhi si illuminano.
"ho preparato due camere per i ragazzi, visto che sono fidanzati ho pensato che volessero dormire insieme.
Per te ho preparato la mia camera." mi dice
"e tu?"
"dormirò sul divano"
"no non esiste" gli dico
"ma tranquilla, sai quante volte mi capita? Magari mi fermo a vedere un film, mi addormento e mi sveglio la mattina" ride
"Charles hai tre possibilità
Uno vado in hotel e tu ti riprendi la camera
Due dormo io sul divano
Tre dormiamo insieme, lo abbiamo già fatto. Scegli"
Siamo ancora mano nella mano, lo vedo lasciare il volante per un attimo e cambiare marcia con la sinistra per non lasciarmi.
"la terza, ovviamente se per te va bene"
"va benissimo" gli dico mentre le mie dita accarezzano le sue.

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Running Away
Short StoryAmy studia medicina a Milano. Non segue lo sport non frequenta più suo padre, Zak Brown da due anni, da quando una storia con un pilota della McLaren l'ha lasciata ferita e devastata. Tutto sta per cambiare ancora, per amore del suo fratellastro dov...