Montagne Russe 🎢

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📍Mercoledì, 5 giorni al gran premio

"Charles vieni la colazione è pronta" lo chiamo.
Da ieri sera che è cupo e nervoso.
"che hai amore?" gli avevo chiesto
"so già che non mi sono preparato come dovevo e andrà male" mi aveva risposto
"Non essere negativo amore, sarai grande come sempre" avevo provato a dirgli
"Non puoi capire Amy" aveva Chiuso il discorso.
Quando si era addormentato dopo aver fatto l'amore, ero uscita in terrazzo e avevo pianto. Dovevo sfogarmi.
Ce la sto mettendo tutta ma questi suoi sbalzi d'umore mi stanno uccidendo.
È preoccupato per le sue prestazioni di gara, vorrei aiutarlo ma non so come.
Arriva in cucina, lo guardo in cerca di un segnale che gli giri di nuovo male invece lo trovo tranquillo sembra, grazie Dio!
"cherie, grazie!" mi dice baciandomi
Gli verso il caffè e mi appoggio al tavolo con la mia tazza in mano.
Aspetto che mi parli.
"Amy devo parlarti"
Lo guardo mentre mi di gela il sangue, la sua espressione è glaciale. Cerco di respirare e stare calma, e fortuna che mi sembrava tranquillo.
"dimmi"
"so che In queste ultime settimane è stato difficile starmi vicino. Sono spesso nervoso e scontroso vero?"
Fa una pausa, evito di rispondere. Continuo a bere il mio caffè.
"da quando ho corso a Baku non mi sento in forma, ho trascurato l'allenamento fisico e in macchina sono nervoso. Non so che fare. Mi sento la testa piena di pensieri, prima riuscivo a svuotarla, ora no"
Un'altra pausa. Ma prima di cosa? Di me? Vorrei chiederglielo ma ancora una volta scelgo la strada del silenzio.
"tu sei molto paziente con me cherie, sei sempre qui e sopporti i miei sbalzi d'umore. Mi sto impegnando a farti stare bene in una nuova città e in una nuova casa e ti chiedo scusa se ti faccio stare sulle montagne Russe del mio umore"
Ma prima di cosa? Riesco solo a chiedermi questo.
Poso la tazza e lo abbraccio, in silenzio senza dire una parola. Lo tengo stretto e lui mi accarezza un braccio.
Se avessi avuto le palle gli avrei chiesto ma prima di cosa? Invece preferisco al momento non sapere.
"Charles domenica correrai a casa tua, sono certa che andrai Alla grande. Domani arriverà Pierre e con lui qui ti sentirai meglio ne sono sicura. Ora mangia qualcosa altrimenti per chi ho cucinato io?" cerco di ridere e di sollevargli il morale
"hai ragione amore scusa"
Ho ancora le sue parole in testa... Prima... Ho la sensazione che in lui sia cambiato qualcosa. Mi guardo la mano sinistra. Si forse è il fidanzamento e anche la convivenza, due passi troppo grandi per lui? Forse correre per la Ferrari gli sta dando un carico di responsabilità che sommato alle altre lo sta schiacciando.
Non metto in dubbio che lui mi ami, lo sento, sto solo dicendo che non sa come gestirle e come separare la vita privata da quella lavorativa.
All'improvviso mi sento di troppo.
"cherie? Mi senti?"
Oddio ero immersa nei miei pensieri che non l'ho sentito
"si amore scusa"
"che hai?" mi chiede preoccupato
"no no niente ti giuro -" ci manca solo che gli do altri pensieri - dicevi scusa? "
"c'è qualcosa che non va?" mi chiede non ancora convinto
È il momento, gli chiedo prima di cosa? Si! Lo guardo decisa
"no stavo solo pensando a cosa ti andasse per pranzo oggi"
Si ok, d'accordo sono una codarda. Evviva per me!
"stai pensando di lasciarmi per caso?" mi chiede
"perché me lo chiedi Charles?"
"perché ho paura che te ne possa andare di nuovo"
"Charles io ti amo lo sai, non voglio nessun altro nella mia vita se non te - si rilassa un po' - non voglio lasciarti, non posso"
Si alza e sta per abbracciarmi ma lo blocco
"però tu ora hai bisogno di serenità e di leggerezza. Il Gran Premio di Monaco, tutte le aspettative che la Scuderia ti ha gettato sulle spalle, li vedo i titoli dei giornali, il predestinato... Date una macchina a questo ragazzo... Ferrari deludente... Leclerc non brilla... Ti sei preso un carico sulle spalle che ti sta schiacciando.
Sono giorni che usciamo e non sento altro gente che dice... Dai Charles vinciamo! So che questo è l'affetto della tua gente, dei tuoi tifosi che ti serve, ma allo Charles persona chi ci pensa? Io per quanto posso sto cercando di renderti il più sereno possibile ma sinceramente non so se ci riesco"
Più sincera di così non posso essere.
"Amy sono nel mio periodo buio"
"si lo so Charles, me ne ha parlato anche Max. Ma non dura per sempre sai? È un po' come le mestruazioni sai?" cerco di scherzare
Ride. Ce l'ho fatta, ride ancora.
"sei unica amore"
"dai forza amore finisci la colazione, ne usciremo insieme"
Mi sorride.

📍La telefonata a Pierre

È uscito ed è andato a correre.
Io sono a casa a provare a studiare ma come mi è già successo in passato, nel lungo mese lontano da lui, non ci riesco.
Prendo il telefono e chiamo Pierre.
"ehy strega"
"ehy francesino a Milano tutto bene?"
"si molto, e lì?"
Finalmente mi libero, scoppio a piangere e tutta la tensione di questi giorni esce dirompente dai miei singhiozzi.
"Amy! Che cazzo succede?"
Tra singhiozzi e lacrime gli racconto tutto.
"calmati Amy, stai mettendo in discussione i sentimenti di Charles per te ma non devi. Tu sai quanto ti ama, sta soltanto cercando di bilanciare tutto e per lui non è facile, ha le aspettative di tutti sulle sue spalle e per quanto possa essere forte reggere questo peso non è facile"
"Pierre non credi sia meglio che io torni a Milano e mi allontano per un po?"
"glielo hai proposto?"
"no non ancora"
"ti ucciderà solo perché glielo hai chiesto, ne sono sicuro. Quel ragazzo non può stare senza di te e lo sai anche tu"
"forse Pierre, forse"
"senti il gran premio di Monaco per lui è qualcosa di speciale, manca poco. Facciamo così, domenica vedremo come va, se proprio non dovesse andare e la cosa non rientrerà ne parleremo e decideremo cosa fare. Ci stai?"
"d'accordo Pierre, tu quando arrivi?"
"domani sono da te piccola. Simo non verrà"
"si lo so, ha delle lezioni importanti. Anche Ele è a Milano. Sono sola"
"hai lui Amy e Max che se lo chiami in 3 minuti è lì. Resisti arrivo domani"
"grazie Pierre, ti voglio bene"
"anch'io piccola"
Parlare con lui mi aveva fatto sentire meglio.
Scrivo un messaggio a Max

Domani arriva Pierre. Charles è in difficoltà e io non so che fare.

Amy sono al telefono con Pierre. Mi sta dicendo tutto. Calma non prendere decisioni affrettate.

Non scappero' Max, ma non posso continuare così lo sai anche tu.

Aspettiamo domani che arriva Pierre. Ci vediamo da voi e lui parlerà con Charles. Lui dov'è ora?

A correre.

Bene e tu?

A casa.

Resisti lady D. Si sistemerà tutto. L'amore vince sempre.

Sei un inguaribile ottimista Max. 😑

Almeno uno di noi deve esserlo 😝

Mi sento già meglio, non sono sola, ho i miei due preziosi amici vicino.
Sento la chiave girare, è lui, è tornato.
"cherie sono tornato!"
Mi Alzo strofinandomi gli occhi che hanno pianto. E cercando di nasconderne i segni.
"ehy amore! Bella corsa?"
"si, rigenerante. Ehy ma hai pianto?" mi chiede mentre si avvicina e mi accarezza il viso.
"no amore mi sono strofinata gli occhi, stavo studiando, settimana prossima ho l'esame"
"piccola è quasi finita, mancano tre esami e avrai finito. Sei stata bravissima"
"grazie amore" lo abbraccio
"sono sudato amore"
"Non mi importa" lo stringo ancora più forte.
"Amy c'è qualcosa che vuoi dirmi?" mi chiede
Si Charles ho paura che ti senti in gabbia, che sia io, la nostra convivenza, il nostro matrimonio, a metterti ancora più pressione e pensieri.
"si amore, facciamo la doccia insieme?" scelgo di dirgli
"oh wow, certo che si" mi prende la mano e mentre si toglie le scarpe andiamo correndo verso il bagno, un piccolo dolce e passionale attimo di quella nostra felicità.
Per il momento le ombre sembrano essere sparite.

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