🇲🇨Monaco GP

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📍Qualifiche

I giorni sono volati. Qui è tutto uno sventolare di bandiere rosse e bianche e striscioni con il nome di Charles, ha anche una gradinata a suo nome. Tutti amano il mio campione, il mio eroe.
Pierre giovedì sera è arrivato ma non ha avuto modo di venire da noi prima di oggi, ha avuto mille impegni con il suo team. Io ho visto Charles solo la sera a casa, sto evitando di andare sempre al paddock, voglio lasciargli spazio e farlo concentrare e poi lui non me l'ha chiesto. Papà, Mary e Oliver sono venuti a casa ieri pomeriggio, volevano vedere come ci eravamo sistemati, gli piace molto. Oliver ha giocato per tutto il tempo alla postazione di Charles della play, non è riuscito a vederlo e cosi gli ha scritto un biglietto
"ho giocato alla tua play. Grazie. Posso dormire da voi qualche volta? Ti voglio bene charles"
Il mio piccolo nanetto.
Ora sono in camera con Max mentre Pierre e Charles stanno parlando in terrazzo, andremo insieme alle Qualifiche, io andrò al box McLaren e resterò con loro, sempre per non dare pressione a charles.
"Amy mettitelo in testa, non sei tu che gli metti pressione è tutto il resto" mi dice Max
"no Max è tutto l'insieme di cose"
"sei testarda eh"
"pronta. Tu perché non sei agitato Max? Guidi una red bull gareggi per il mondiale, convivi con Ele eppure sei  tranquillo, non è la stessa situazione?"
"ok si è la stessa cosa ma poi entra in gioco il carattere e poi credo che lo schianto a Barcellona abbia influito sai"
In effetti ci avevo pensato anch'io.
"vieni andiamo ora, sorridi" mi prende la mano e andiamo in sala.
Stiamo per uscire in terrazza quando li sento parlare. Blocco Max con un braccio
"shhhh" gli dico
Alza gli occhi al cielo ma si ferma continuando a tenermi la mano.
"dai Charles sai perfettamente chi sei, stai facendo tutto il possibile, la macchina giusta sarà quella del prossimo anno e lo sanno tutti, stai andando alla grandissima"
"Pierre questo lo so, non so che mi sta succedendo. Ho troppi pensieri, troppe cose"
"tipo?"
"niente lascia stare"
"Non fare il bambino, parlami, sono qui con te fratello"
"è tutta la situazione Pierre. Ho bisogno di prendermi una pausa ma so che non posso, perderei Amy se glielo dicessi"
"una pausa dalla vostra relazione Charles? Vuoi lasciarla?"
Sento Max stringermi di più la mano, mi tremano le gambe, mi appoggio a lui.
"no Pierre! Che hai capito. Non da lei, io la amo da morire lo sai"
Respiro di sollievo
"e allora da cosa?"
"da qui, da casa, dalla gente che mi ferma per strada, da tutto questo circo, dai giornali che dicono di tutto.lo so sto dicendo una marea di cazzate"
"secondo me da Barcellona, hai perso fiducia in te stesso e probabilmente ora sei in tilt. Parla con Amy Charles come hai fatto con me, prenditi del tempo, dopo Monaco devi andare a maranello per dei test no? Vai, fallo e ritrova la fiducia che tutti noi abbiamo in te"
"e Amy?"
"ti ama Charles, capirà e troverà il modo di starti vicino, lo so la conosco, è la migliore"
Ancora una volta sento stringere la mia mano da Max.
Lo guardo e prima che scoppio a piangere gli lascio la mano, prendo la borsa da sopra il divano e vado verso la porta.
Sento Max dirgli
"ehy ragazzi noi intanto andiamo, ci vediamo dopo" corre nella mia direzione e chiudiamo veloci la porta.

Stiamo raggiungendo il paddock a piedi, in silenzio.
"parliamone Amy" mi dice Max
"hai sentito no? Che c'è da dire ancora? Non ho scelta Max sono con le spalle al muro, di nuovo"
"beh è un po' diverso ora no?"
"dici? Di nuovo ci sono io da una parte e il mondo della formula 1 dall'altra e il miglior ragazzo del mondo in mezzo che deve fare una scelta"
"ti ama lo hai sentito"
"si lo so" ammetto
"che vuoi fare?"
"la fidanzata oggi e domani"
"cioè?"
"dopo la gara ci parlerò e tornerò a Milano, gli lascerò spazio e aspetterò che si riprenda e torni da me. Posso fare solo questo Max"
Mi abbraccia in silenzio, anche lui sa che è l'unica cosa da fare adesso.
Siamo arrivati.
"devo andare piccola, posso lasciarti?"
"certo, vado da Lando e Daniel, tu pensa a fare del tuo meglio campione"
"appena finito torno da te"
"no, tu e Pierre andate da lui ha più bisogno di voi ora, io sto bene tranquillo"
Gli do un bacio sulla guancia e lo saluto. Mi stampo un sorriso finto e vado dai miei papaya boys.

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