Arriviamo a casa "Vai a prepararti che tra poco arrivano i tuoi".
"Questo è un ordine?" gli chiedo.
"No é una richiesta gentile...puoi cambiarti come no...scegli tu".
"Così va meglio"dico stampandogli un bacio e vado a cambiarmi mettendo un lupetto e una minigonna azzurra.
"Alla fine ti sei cambiata"dice Tom quando mi vede scendere le scale. Indossa una camicia nera sotto lo smoking dello stesso colore.
"Se mi faccio trovare come una scappata di casa penseranno che mi maltratti"dico mettendo le mani mani attorno al suo collo e lui mi prende la vita "Non potrei mai"mi dice e poi mi mordicchia il labbro fino a baciarmi.
"Signore. Sono arrivati"ci interrompe Bellatrix quasi disgustata da vedere me e Tom baciarci.
"Falli entrare"ordina Tom e la Black va a aprire la porta. Entrarono i miei genitori e mio fratello. Papà e Jon indossavano uno smoking nero con sotto una camicia bianca mentre mamma un vestito lungo fino ai piedi nero e molto attillato.
Tutti eleganti tranne io...potevano anche dirmelo.
Ci sediamo in salotto. Nessuno dice una parola, ci limitiamo a guardarci. Jon è impaurito e mamma cerca di rassicurarci e papà ha uno sguardo omicida verso Tom che gli lancia lo stesso sguardo...ottimo direi.
"La cena è pronta"Walburga interrompe il silenzio. Indossava un abito di velluto verde e uno chignon ordinato.
Ci alziamo e andiamo in sala da pranzo dove era già apparecchiato con un servizio d'argento. Tom si siede a capotavola, io vicino a mio fratello a destra e mio papà vicino a Tom e mamma di fronte a me.
Dei camerieri portano i piatti con della polenta e della salsiccia con i fughi.
"Potrei sapere il motivo del sequestro di mia figlia?"chiede papà a Tom, lui alza lo sguardo. "Non lo definirei sequestro in quanto è libera di uscire, di vedere la sua famiglia e se mi farà richiesta anche di vedere i sui amici"risponde Tom. "Allora perchè non la fai tornare a casa?"chiede di nuovo papà. "Perchè altrimenti non potrei più vederla" risponde ovvio. "E c'era bisogno di torturami?"si intromette Jon. "Si...sareste scappati"risponde Tom e caliamo di nuovo nel silenzio. "Come faremo con lo studio e la scuola?"chiede mamma dopo un po'.
"Le sue pagelle non eccellono quindi penso sia necessario farla studiare. Pagherò dei professori che si occuperanno della sua istruzione e mi occuperò personalmente del suo rendimento".
"Nel caso non dovesse andare bene gradiremmo esserne informati"dice mamma. "Certamente" risponde Tom. "Elisabeth, tutto bene?"mi chiede Jon dandomi la mano. "Si...perchè?"chiedo confusa. "Perchè non hai detto una parola"precisa mio fratello.
"Non ho niente da dire"dico mentre mangio la cheesecake che Walburga ha appena portato. Quando finiamo torniamo in salotto
"Gradisce qualcosa da bere signor Smith?"chiede Tom a papà . "Bevi?"chiede mio papà preoccupato.
"Solo un goccio quando ci sono ospiti ma non si preoccupi, non bevo".
"Hai del whisky?" gli chiede papà. "Certamente...Antonin portarci del whisky"ordina Tom a un ragazzo e questo porta l'alcolico con due bicchieri. Tom versa il contenuto della bottiglia nei bicchieri e poi ne passa uno a papà. "Mia figlia ha una sua camera vero?"chiede mio papà a Tom. "Al momento dorme con me ma vedrò di sistemare la stanza il prima possibile"confessa Tom e papà gli lancia di nuovo uno sguardo omicida. "Tranquillo papà...so badare a me stessa"lo rassicuro. "Odio dirlo ma posso confermare"mi difende Jon. "Come fai a saperlo?"chiede mamma. "Alle rare feste in cui ci degnava della sua presenza dove come minimo dieci ragazzi volevano scoparla e finivano tutti con un naso rotto".
"Grazie Jon...grazie davvero"lo ringrazio ironica. "Tu non eri la figlia santa? Quella di cui non preoccuparsi?" mi chiede mio papà stupito da quello che ha detto mio fratello. "Infatti lo sono...non ho mai fatto niente, niente fumo, niente droghe e poco alcol"elenco. "Di due uno buono non c'è venuto"si lamenta mamma e io e Jon ridiamo. "Provate con il terzo...forse sarete più fortunati"dice Jon. "Non vi azzardate a fare un altro bambino! Jon mi basta e mi avanza...se mi ritrovo un'altra piccola peste...".
"Nemmeno noi vogliamo un'altra piccola peste...aspettiamo i nipotini"dice mamma.
Quell'aria mortuaria stava già prendendo vita mettendomi più a mio agio.
"Capito Jon? datti da fare"gli dico. "Perchè non tu?"mi chiede lui. "Perchè io non sono adatta a fare la mamma e poi come faccio la zia ricca se ho dei mocciosi?".
"Secondo me saresti perfetta come mamma" si intromette Tom. "N.O" gli rispondo.Per fortuna ci siamo io e mio fratello, questa serata stava per trasformarsi in un funerale.
Dopo i miei se ne vanno e io vado in camera con Tom; mettiamo il pigiama e io mi accuccio sopra di lui che mi abbraccia. "Non vuoi bambini?" mi chiede lui. "Nah...sono solo una perdita di tempo, non fanno altro che deludere e portare preoccupazioni. Insomma se capita non dico di no ma ad essere io a volerlo...non sono adatta, non ho quell'amore materno, quella cosa che non appena vedi un bambino esulti di gioia" gli spiego. "Capisco. Non sono d'accordo solo su una cosa...tu saresti una madre perfetta; sei amorevole, dolce e sai anche come importi" mi dice. "Forse un giorno cambierò idea. Notte Tom" gli dico stampandogli un bacio e mi addormento su di lui.
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Riddle's: A Strange Love
FanficRiddle's: a strange love Tom Riddle si innamora di una babbana rapita per ucciderla. Non ostante litigi e incomprensioni, farà il possibile per proteggerla e averla con se.