Capitolo 28

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Cameron
-Ancora non risponde?- mi chiese Liam.
Scossi la testa, sospirando. Alzò gli occhi al cielo, e Dom si mise a ridere, forse per la reazione di entrambi.
-Staranno sicuramente insieme, dai. Perchè vi preoccupate così tanto?- disse poi sdraiandosi completamente sul mio divano, cambiando distrattamente canale alla televisione.
-In realtà a me dà fastidio il fatto che non ci abbia più detto niente. L'abbiamo aiutato, siamo pure andati lì, e poi ciao. E che cazzo.- si lamentò Liam, incrociando le braccia al petto, aprendo di più le gambe.
Dom rise di nuovo con fare divertito.
-Appunto. Anche se sta con Eric, almeno dovrebbe farci sapere qualcosa. Anche solo un "sono vivo e non mi sto buttando da un ponte" andrebbe bene.- dissi riprovando a chiamarlo. Entrò la segreteria per l'ennesima volta, così sbuffai, lasciando il telefono accanto a me, sul divano.
Assunsi la stessa posizione di Liam, ma me ne resi conto solo dopo.
Rimanemmo tutti in silenzio per un secondo.
-Pensi che sia andata male?- mi chiese Dom, ora serio.
Ricambiai il suo sguardo, scrollando le spalle.
-Ieri sera sembrava nervoso, ma quasi felice. Non è ancora tornato a casa sua. In teoria, dovrebbero essere buoni segni. Però non si sa mai.-
Liam schioccò la lingua, così mi voltai a guardarlo.
-Che vuol dire?- chiesi curioso, un po' divertito dalla sua espressione corrucciata.
-Te lo dico io come stanno le cose: quelli hanno parlato, si saranno dichiarati, chiariti, avranno fatto la pace, dillo come vuoi. Comunque stanno insieme da ieri sera, a fare i piccioncini. E noi qui, come tre stronzi, ad aspettare che Robert si faccia vivo. Ma tanto quando torna glielo dico.-
-Che cosa gli dici?- chiesi, osservandolo con un sorrisetto.
Alzò un sopracciglio.
-Che sta facendo lo stronzo. Senza di te sarebbe ancora in casa sua, a sentirsi perso e solo come un cane, e neanche ti manda un messaggio per dirti che va tutto bene.- continuò, schioccando di nuovo la lingua con un sopracciglio alzato.
-Se è come hai detto tu, staranno recuperando il tempo perso. Dovremmo essere felici per loro.- gli disse Dom.
-Ma io sono felice, che c'entra?! È una questione di principio. Cazzo.- insistette, facendomi ridere.
Si voltò, dandomi un calcio, ma poi accennò un sorriso anche lui quando gliene diedi uno più forte. Dom rise.
Cominciammo a guardare la televisione, a dimenticarci di Robert ed Eric.
-Voi avete fame?- ci chiese Dom ad un tratto.
-Abbiamo finito di cenare quaranta minuti fa.- gli rispose Liam, ridendo divertito.
-Appunto, ho fame. Vado a scaldarmi la pasta che ci era avanzata.- disse, alzandosi subito per andare in cucina.
Mi venne da sorridere.
-Tu non la vuoi un altro po' di pasta?-
Mi voltai verso Liam.
-Ho mangiato a sufficienza. Anzi, penso che tu mi abbia già fatto riprendere tutti i chili che avevo perso.- risposi ridendo, poggiando una mano sulla sua coscia, in parte scoperta per via dei pantaloncini. Dei miei pantaloncini. Non faceva caldo, ma dato che avevo dimenticato di fare la lavatrice, erano rimasti puliti solo quelli, per casa.
-Non credo proprio. Anzi, stai mangiando come prima. Quindi direi che così va benessimo, chili sì o chili no.-
-Perfetto, allora.- risposi sorridendo, ricambiando il suo sguardo attento, quei soliti occhi da gatto.
Dopo un po' iniziò a sorridere, ma in modo malizioso.
-Smettila.- disse con un sopracciglio alzato.
-Di fare cosa?- chiesi confuso, abbassando lo sguardo dopo di lui, seguendo la stessa direzione. Avevo cominciato ad accarezzargli la coscia, a stringerla un pochino.
-Ah, questo.-
Si mise a ridere, poi lanciò un'occhiata verso la cucina.
-Smettila.- ripetè con fare divertito, mentre lo stringevo di più, sorridendo soddisfatto.
Si morse una guancia, rivolgendosi ancora verso la cucina, mentre lo osservavo con un'improvvisa voglia di baciarlo e spogliarlo.
-Basta.- sussurrò, voltandosi verso di me, posando una mano attorno al mio collo, piano.
-Mi fai venire voglia.- continuò, stringendo piano ai lati, accennando un sorrisetto.
-Io a te, eh?- sussurrai, guardandogli le labbra, stringendogli di nuovo la coscia.
Mi mostrò un sorrisetto sexy, poi mi posò l'indice sulle labbra.
-Dopo?- mi chiese.
-Dopo.-
Mi diede un bacio sulla guancia, lasciandomi andare.
Dom fece un po' di rumore in cucina.
-Ragazzi, posso tornare di là o vi state segando sul divano?- strillò.
Scoppiammo a ridere, allontanandoci di più l'uno dall'altro.
-Vieni, vieni. Quello lo facciamo quando torni a casa.- gli risposi, e Liam rise di nuovo, scuotendo la testa.
Dom tornò in salotto con un piatto di pasta in mano.
-Beh, che dire. Allora, vi ringrazio.- disse sedendosi.
Risi di nuovo. Mi resi conto che aveva lanciato un'occhiata al mio telefono, poi i nostri sguardi si incrociarono. Mi guardò come a dire "niente?". Scossi la testa. Liam si voltò verso di me.
-Proviamo per l'ultima volta, dai. Se non risponde gli mandiamo un audio in cui lo mandiamo a fanculo.- propose, e Dom rise con gli spaghetti in bocca.
-Mi sembra giusto.- dissi con fare divertito, tentando di chiamare Robert per l'ennesima volta.

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