"E, taglia." Gridò il regista, "Per oggi basta."
"Grazie a tutti." Dissi tu, inchinandoti a chiunque ti ritrovasti davanti. La troupe restituì i tuoi saluti e ti accarezzarono sulla schiena. Le luci si spensero, e la troupe televisiva rimise apposto la loro attrezzatura. La produzione dell'ultimo film di Kim Taehyung, Til We Meet Again, era in corso e tu eri appena stata scelta per fare la sceneggiatrice. La storia parlava di un ragazzo sordo che incontrava una ragazza dallo spirito brillante che lo aiutava a scoprire l'arte. Pochi anni dopo, il ragazzo divenne un artista famoso e incontrò di nuovo la ragazza, ma scoprì che aveva avuto un incidente d'auto che le aveva causato la perdita della memorie. E solo attraverso la sua arte, la ragazza era in grado di recuperare lentamente i suoi ricordi di lui. Avevi già scritto altri film, ma quello era il tuo primo grande progetto, ed eri così felice che il regista avesse trovato in te qualcosa.
Le riprese erano iniziate da un mese e tutto sembrava andare bene. Avevi appena finito di filmare la scena in cui la ragazza incontrava per la prima volta il ragazzo a scuola. Lei immediatamente era già presa da lui e dal suo silenzio, era confortante per lei. Chiudesti la sceneggiatura, la infilasti nella borsa e cercasti le tue chiavi. Era un venerdì sera presto, forse avresti potuto uscire con delle amiche. Oh aspetta, non avevi amici.
"Signorina T/N?" Disse una voce alle tue spalle. Ti girasti e quasi inciampasti quando vidi chi era.
"Oh, signor Kim." La tua voce tremò un po. "Cosa posso fare per lei?"
"Per favore, chiamami Taehyung, abbiamo la stessa età." Lui sorrise e quasi i suoi occhi sparirono. Essendo poco che più ventenne, aveva recitato in diversi film e aveva anche ricevuto molti premi prestigiosi. Si era anche dedicato alla musica, cantando alcune delle sue OST. Il titolo di National's Boyfriend gli era stato aggiudicato per 3 anni consecutivi. Eri stata subito la sua prima grande fan quando uscì per la prima volta in un film. Quindi, quando avevi scoperto che aveva fatto il provino per la parte del tuo film e l'aveva ottenuta, volevi urlare dalla gioia. E ora era davanti a te. "Volevo solo dire che oggi abbiamo fatto un buon lavoro." Ti tese la sua mano. Tu la fissasti per qualche secondo prima che il messaggio che avresti dovuto prenderla con la tua ti arrivasse al cervello.
"Oh, dovrei essere io a dirlo a te, signor Kim, voglio dire, Taehyung."
"Questo perché hai scritto una trama fantastica." Si strofinò timidamente a parte posteriore del collo. L'avevi visto un sacco di volte prima, ma di persona era ancora più carino. La sua bellezza era acuta e intimidatoria, ma a volte poteva comportarsi come un bambino.
"Grazie per avermelo detto. Significa veramente molto per me."
"Beh, spero che avremo la possibilità di lavorare di nuovo insieme in futuro."
"Sì, sarebbe fantastico!"
"Bene, ci vediamo lunedì." Si inchinò e se ne andò. Rimasi sbalordita di aver ricevuto un tale complimento da un uomo come lui. Ma non era la prima volta che diceva cose del genere. Quando vi eravate incontrati per la prima volta, lui aveva portato te e i registi fuori ad una cena per ringraziarvi. Era stato particolarmente gentile con te per qualche motivo. Da quello che tutti avevano potuto vedere, era una brava persona.
Rimasi ferma sul posto per un po. L'aria fresca ti abbracciava mentre guardavi il parco sereno. I lampioni illuminavano il marciapiede e l'erba contro la notte nera. Era quasi romantico, non avevi mai avuto un appuntamenti. Fin da quando eri giovane, ti eri tuffata nella scuola e quando ti eri diplomata, pensavi solo a lavorare. Sarebbe stato bello avere un fidanzato, dal momento che la tua coinquilina continuava a portare il suo ragazzo e tu eri sempre la terza in comoda. Ma la tua carriera era in piena fioritura in quel momento, e l'ultima cosa di cui avevi non bisogno era una distrazione. Scossi il subito il pensiero. Il parco era vuoto. Andasti al parcheggio per prendere la tua macchina, anch'esso era vuoto. O così pensavi. Un'ombra emerse da un furgone scuro e fece qualche passo verso di te. Le foglie circostanti scricchiolavano sotto i suoi piedi e poi si fermò. Al rumore ti voltasti velocemente, ma non trovasti nessuno.
Provasti ancora una volta a trovare le tue chiavi. Una volta trovate, il tremore alle mani le fece cader per terra. Quando ti accucciasti per afferrarle, un paio di mani ti precedette. Erano dita grandi e sottili. Guardasti lo sconosciuto, aveva gli occhi piccoli, il naso piccolo e le labbra carnose. Indossava un berretto e una felpa grigia.
"G-grazie." Dissi tu allo sconosciuto.
"Nessun problema signorina T/N." disse lui, la sua voce era profonda e chiara. In qualche modo, ti sembrava davvero familiare, come qualcuno se fosse stato qualcuno della tua infanzia o qualcosa del genere.
"Come fai a sapere il mio nome?"
"Perché non dovrei saperlo?" Fissasti l'uomo, stringendo forte la tua borsa, tenendo saldamente in mano lo spray al peperoncino che ti aveva dato tuo fratello. A quanto pare avevi avuto un grosso incidente quando eri giovane, ma la tua famiglia non te ne aveva mai parlato molto. Da allora, tuo fratello era stato più protettivo nei tuoi confronti. Pensavi che stesse esagerando all'inizio quando ti aveva detto che la città era pericolosa, ma ora eri così grata a lui. "Scusa, non volevo spaventarti. Sono uno degli stuntman. Kim Namjoon, piacere di conoscerti." Lui tese la mano e tu la presi lentamente.
"Piacere di conoscerti. Ma per caso ci siamo già incontrati da qualche altra parte?"
"U-uh, no. È stato il mio primo giorno qui oggi. Non ho avuto la possibilità di salutarti, quindi ho aspettato fino ad ora." Lui sorrise. Notasti subito le sue fossette, sembravano così innocenti. A differenza dell'aura che ricevevi da lui.
"Oh, capisco. Bene, torna a casa sano e salvo. Ci vediamo lunedì?"
"Sì, arrivederci signorina T/N." Salisti in macchina, ma Namjoon rimase lì, guardandoti mentre uscivi dal parcheggio. Guardasti dallo specchietto retrovisore, ed era ancora finchè non girasti l'angolo. Il tuo cuore aveva iniziato a battere forte, ed avevi iniziato a sudare freddo. C'era qualcosa che non andava nell'incontro, era come se ti avesse osservato tutto il tempo, aspettando il momento perfetto per avvicinarsi a te. Stava sicuramente nascondendo qualcosa. Corsi a casa, sentendoti a disagio, e grazie a dio la strada era vuota.
Una volta arrivata al tuo appartamento, sentisti dei rumore dall'intero. La tua coinquilina doveva essere a casa, ma c'era anche un'altra voce. Il suo ragazzo doveva essere lì. Infatti, quando entrasti nell'appartamento, li vidi accoccolati entrambi sul divano.
"Hey unnie," disse lei, "sei arrivata a casa prima."
"Ehi Lisa. Si, la scena è finita prima di quanto pensassimo." dissi tu mettendo la tua cena al sacco in cucina. "Hey Jungkook."
"Hey Noona. Nessun programma per stasera?"
"No." Sospirasti tu cercando di nascondere il tuo nervosismo.
"Unnie, Jungkook rimane per la notte, va bene?" chiese Lisa. La sua testa era appoggiata sulle ginocchia di Jungkook. Stavano guardando un film, Eternal Sunghine of a Spotless Mind. Sognavi di scrivere un film così. Pensasti mentre finivi di lavare i piatti.
"Va bene, immagino che non starò a casa allora."
"Unnie, certo che puoi rimanere."
"Tesoro, ogni volta che viene qua da noi, voi due...vi divertite un sacco e preferirei non disturbarvi." I due si guardarono, e poi guardarono te, timidamente. Ridesti. "Andrò a casa di mio fratello."
"Non odia le persone?" chiese Jungkook.
"Beh, si, ma io sono la sua sorellina. Deve fare il gentile con me."
STAI LEGGENDO
ʜᴏʟᴅ ᴍᴇ ᴛɪɢʜᴛ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]
Fanfiction[COMPLETATA] I suoi capelli rosa, le sue fossette, la sua figura alta. Ti ricordavi quei dettagli. Ma non avevi idea di chi fosse o perché continuasse a mostrarsi intorno a te. Sapevi che era pericoloso, ma non potevi fare a meno di volergli stare v...