Capitolo 15

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Namjoon!

Raccolsi tutte le tue energie per aprire gli occhi. Lui stava affondando il tuo rapitore, entrambi erano per terra con le mani sul collo l'uno dell'altro. Poi Namjoon venne bloccato. L'uomo tirò fuori una pistola dalla tasca posteriore e la puntò davanti al viso di Namjoon. Namjoon mosse la mano per allontanare la pistola da lui. Le dita dell'uomo era sul grilletto, pronte a premerlo, e un sorrisetto apparve sul suo viso.

"Sono contento di poter uccidere i due innamorati oggi."disse lui con una risata. Provasti ad urlargli contro, ma dalla tua bocca non uscì niente. Perciò, approfittasti della sua distrazione per slegarti. La caduta precedente aveva allentato le corde. Le lacrime scorrevano dai tuoi occhi mentre sentivi i tuoi polsi bruciare. Il sangue fuoriuscì, facilitando lo scivolamento delle tue mani. Poi sentisti uno sparo.

"Merda." Grugnì Namjoon.

Mentre guardavi davanti a te, vidi una pozza di sangue sotto Namjoon. La pistola era puntata alla sua spalla. Si stava ancora muovendo, lottando per togliersi di dosso l'uomo. Entrambi non si erano accorti di te che ti eri alzata, le gambe tremolanti mentre ti dirigevi verso la macchina. Le tue mani tremavano mentre toccavi i cavi, e il trauma ti travolse. Per fortuna, la macchina era ancora accesa. Ti voltasti e vidi l'uomo che stava prendendo a pugni Namjoon, il suo corpo era disteso e immobile. Con tutte le tue forze, corsi verso di loro mentre l'uomo era intento a prendere di nuovo il cellulare, mentre si alzava in piedi.

"Dì addio, T/N-" il suo sorriso svanì. La sedia era vuota. Da dietro, gli piantasti i cavi nel collo. Il suo corpo tremò e poi cadde. A quel punto lasciasti cadere i cavi e corsi subito da lui.

"Namjoon, ehi, ehi. Per favore svegliati." I suoi occhi si aprirono lentamente, la sua bocca formò un sorriso. Senza pensarci, presi il suo viso tra le mani e lo cullasti. Lui alzò una mano per accarezzarti i capelli. "Perché sei qui?"

"Sono contento di essere arrivato in tempo. T/N, sono felice che tu stia bene." Disse lui, ignorando la tua domanda.

"Dobbiamo uscire di qui, c'è una bomb-" Sentisti dei movimenti da dietro, l'uomo si stava muovendo ancora, la sua mano stava cercando qualcosa, molto probabilmente la pistola che era vicino a lui. Ti alzasti velocemente e ti tuffasti verso l'oggetto mentre lui si metteva a sedere. Glielo puntasti contro, con entrambe le mani sulla pistola per controllare il tuo tremolio irregolare. I suoi occhi erano incollati su di te.

"Topolina, non hai il coraggio di farlo."

"Non sai di cosa sono capace. Non osare spostarti da quel punto." Feci del tuo meglio per sembrare più intimidatoria. Lui rise, e alzò le mani per arrendersi.

"Va bene, va bene. Ma hai circa un minuto prima che questo buco di merda esploda. Ti suggerisco di correre." Ti affrettasti a prendere Namjoon, mettendo il suo braccio sopra la tua spalla. Era a malapena cosciente, ma le sue gambe si muovevano ancora aiutandoti a sostenerlo. Eri esausta e addolorata per lo shock e la fame che ti stavano consumando. Ma dovevi portare Namjoon fuori dall'edificio. Prima di andartene, ti voltasti a guardare l'uomo un'ultima volta, con la pistola ancora in pugno. Potevi ucciderlo in quel momento, potevi fargliela pagare per tutto quello che aveva fatto. Per la morte di tuo padre, per la perdita della tua famiglia, per la perdita di Namjoon. Ti eri sentita persa in tutti quegli anni ed era stato a causa dell'uomo di fronte a te. Avevi tutte le ragioni per essere furiosa. Gli puntasti la pistola alla testa, indugiando con il dito sul grilletto.

"T/N," sussurrò Namjoon, la testa puntata verso terra, "non farlo." Il tuo corpo si tese. L'uomo rise.

"Non ne hai il coraggio." Osò lui, con gli occhi spensierati. Le sue mani erano ancora alzate, oscillavano avanti e indietro come se stesse ballando. Era veramente un pazzo.

"Sbagliato."

Abbassasti la pistola e premesti il grilletto. Lui urlò per l'agonia, in parte a causa del dolore, in parte perché non pensava che l'avresti mai fatto. "Così non sarai più in grado di diffondere la tua natura psicotica."

"Piccola merda!" urlò lui. Si afferrò la zona dell'inguine e continuò a urlare. Con quella soddisfazione, iniziasti a correre con Namjoon. O almeno così pensavi, per quanto volessi correre, era più come zoppicare. Era difficile orientarsi perché non conoscevi la strada, ma eri grata che il sole ti stesse dando un po di speranza.

"Gira a destra." Disse Namjoon debolmente. Seguisti le sue indicazioni. L'edificio era come un labirinto e sapevi di non aver molto tempo a disposizione. Potevi sentire le fondamenta rimbombare sotto i tuoi piedi. Da lontano, sentisti un'esplosione. Il caldo ti colpì da dietro. Con le ultime tue energie, corsi verso l'uscita. L'aria calda confortava il tuo corpo, ma non avevi tempo per fermarti.

Individuasti una piccola collinetta di lato, ti avrebbe aiutata abbastanza per coprirti. A questo punto, Namjoon era incosciente, il suo peso era totalmente appoggiato sul tuo corpo. Le tue gambe volevano rompersi ma continuavi a trascinarlo. L'adrenalina aveva alimentato un minimo il tuo corpo. L'edificio inizò a crollare alle tue spalle, pezzi di essi volarono in ogni direzione. Quando arrivasti in cima alla collinetta, l'esplosione ti mandò a terra. Namjoon era caduto fuori dalla tua portata e la tua vista aveva cominciato a svanire. Il tuo corpo toccò quasi per terra. Ma qualcuno ti prese.

...

Namjoon sentì il suo corpo oscillare, come se fosse stato in un auto. Quando aprì gli occhi, incontrò un vecchio che sembrava essere molto arrabbiato.

"Hyung," disse lui, cercando di sedersi.

"Non muoverti. Stanno cercando di tenere a bada la tua perdita di sangue." Disse freddamente Yoongi. Namjoon si guardò intorno, era nel retro di un'ambulanza. C'era un parametrico accanto a Yoongi.

"T/N-"

"Lei sta bene. È svenuta, ed è nell'ambulanza davanti a noi. Mia madre è con lei."

"Okay, ben-"

"A che cazzo stavi pensando!? Perché sei scappato da solo in quel modo?" gridò l'uomo basso.

"Signore, per favore non alzi la voce qui." Disse il paramedico. Yoongi si ricompose prima di continuare a parlare.

"Avresti potuto farti uccidere. O peggio, avresti potuto far uccidere T/N. E ti avrei ucciso con le mie stesse mani per quello."

"Signore, per favore non minacci il paziente."

"Mi dispiace, hyung." Disse Namjoon. "Ma non avresti potuto uccidermi. Perché se lei fosse morta, io sarei morto con lei."

"In ogni caso, sono contento che state relativamente tutte e due bene." Rispose Yoongi "Namjoon,"

"Si?"

"Vuoi stare di nuovo con lei?"

Ci pensò un attimo, non c'era più niente a cui pensare in realtà. La risposta che dette era chiara. "No."

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ʜᴏʟᴅ ᴍᴇ ᴛɪɢʜᴛ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora