Capitolo 20

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Una settimana dopo esserti svegliata, Lay ti diede il permesso di tornare in città, ma che avresti dovuto fare dei controlli ogni mese. Al momento stavi preparando le tue cose, non ci avresti messo molto, poiché avevi poche cose da portar via. Yoongi era andato fuori dall'ospedale per prendere la sua auto, Namjoon non sapevi dov'era finito, ma pensasti che fosse ritornato a casa. Voi due avevate accettato di rimanere amici, per quanto difficile potesse essere per voi due. Non volevi spingerlo a fare qualcosa che non voleva. Da quel giorno non era più tornato in ospedale. Anche tu avevi pensato di andare avanti, ma non avevi ancora trovato il modo.

"Buongioro, signorina T/N."

"Lay-ssi, ti ho detto di chiamarmi T/N."

"Va bene," ridacchiò lui, mostrando anche lui le sue fossette. "Come ti senti?"

"Ottimamente, grazie per esserti preso cura di me in queste settimane."

"È stato un piacere. Anche se sono triste di lasciarti andare via."

"Cosa?" Ti girasti a guardarlo. Indossava occhiali e i suoi capelli erano gelificati all'indietro, era una novità. Normalmente non erano così, di solito sembrava un cucciolo smarrito. Ma ora sembrava una...pecora?

"Scusa, è molto inappropriato che lo dica come dottore. Ma," si avvicinò a te e tu ti appoggiasti al letto per sorreggerti. "Tra pochi giorni mi trasferirò in città, sarebbe possibile rivederti ancora?" Eri in soggezione. Nessuno aveva mai avuto un contatto così con te prima, a parte Namjoon. Non sapevi cosa fare. "Va bene se non vuoi." Aggiunse lui.

"No, v-va bene. Uh, è passato troppo tempo dall'ultima volta che sono uscita con qualcuno." Ti maledissi per esser sembrata così goffa. Invece di essere stranito dalla tua voce, Lay ti fece un grande sorriso.

"Posso avere il tuo numero allora?"

"Come saprò che chiamerai?"

"Fidati di me, sarei sciocco se non lo facessi." Rideste insieme e poi vi scambiaste i numeri. In parte ti sentivi in colpa per averlo fatto, ma non potevi rimanere attaccata a Namjoon per sempre. Lui voleva il meglio per te. E dire che Lay fosse il tuo dottore era quasi un eufenismo. Era venuto a controllarti ogni giorno, come avrebbe dovuto fare un medico. Ma con se aveva sempre portato dei dolci. Sembrava un bravo ragazzo, innocente, l'opposto di Namjoon.

...

Dopo aver salutato tua madre e tuo padre, Yoongi ti riportò in città. Lungo la strada, avevi provato a chiedergli delle condizio disse lei, piangendo.ni di Namjoon, ma non ti aveva risposto. Cinque ore dopo arrivasti al tuo appartamento. Ti aveva fatto rabbrividire quando avevi visto Lisa correre verso l'auto quando la macchina si era fermata, aprì la tua portiera e ti aveva tirata con violenza a sé per abbracciarti.

"Unnie, ero così preoccupata per te!" disse lei mentre piangeva.

"Mi dispiace, tesoro, d'ora in poi sarò più attenta."

"Promesso?"Alzò un mignolo, facendoti gli occhioni da cucciolo. Era proprio una bambina.

"Promesso."

"Okay, Lisa." Disse Yoongi mentre le tendeva una borsa. "Assicurati che prenda tutti i suoi farmaci in tempo. Ti ho anche scritto i suoi appuntamenti dal dottore, vai con lei se puoi. E non lasciarla dormire troppo tardi o lavorare troppo."

"Si signore." Rispose lei, cercando di sembrare più matura possibile.

"Gesù, Yoon, non sono una bambina." Mormorasti tu.

"La padella." Disse semplicemente lui, poi se ne andò.

"Che padella?" chiese Lisa mentre entrambi vi dirigevate verso le scale.

ʜᴏʟᴅ ᴍᴇ ᴛɪɢʜᴛ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora