"T/N, tesoro. Non ti aspettavo al mio compleanno." Disse tua madre mentre apriva di più la porta- Il suo sorriso si era formato subito e ti era mancato molto. Ti diede subito un forte abbraccio.
"Ciao, eomma. Non posso venirti a trovare solo perché ti voglio bene?"
"Vuoi qualcosa, vero? Non negarlo. Yoongi lo fa sempre." Risi mentre trascinavi la tua valigia nella tua vecchia casa. Sembrava la stessa per la maggior parte delle cose. Tranne per il tavolo da pranzo nuovo che si era decisa a comprare, finalmente. Sentisti però una stretta al cuore quando ti ricordasti che mangiava sempre tutta da sola. Tu e Yoongi avevate cercato di convincerla a trasferirsi in città, ma lei volle rimanere lì dove aveva vissuto anche tuo padre. A proposito di lui, prima di andare da tua madre eri andata a trovarlo per dirgli che eri a casa. Era morto a causa di un incidente stradale, quando tu eri ancora al liceo. Ma ovviamente non te lo ricordavi.
Quando andasti in cucina, c'era un servizio da tè già pronto all'uso. Lei ti guardò subito in modo preoccupato. "Yoongi sa che sei qui?" chiese lei.
"No, non gliel'ho detto."
"Capisco." Disse lei debolmente, con un pizzico di nervosismo nella sua voce.
"Te l'ha detto Yoongi? Che ora, so tutto?"
"Si."
"Allora è tutto vero? Che tutta la nostra famiglia era coinvolta in una gang? E che ho perso i miei ricordi per questo?" Lei annuì lentamente con rammarico. Una parte di te sperava che lei lo negasse, che foste stati coinvolti solo tu e Yoongi. Quando la guardasti, sembrava un'estranea. Le sue spalle erano tese, i gomiti appoggiati sul tavolo, entrambe le mani aggrappate alla tazza da tè mentre tremava leggermente.
"E Namjoon-" iniziasti a dire.
"Yoongi mi ha detto di non dirti niente al riguardo."
"Beh, è troppo tardi. Tutto è stato buttato fuori. Merito di sapere tutto. Mi hai tenuta all'oscuro di tutto tutti questi anni. Forse voglio sapere, forse voglio ricordare. E voglio sentirlo da lui, eomma. So che sai dov'è adesso." Ti alzasti dalla sedia e afferrasti dolcemente le sue mani. "Per favore, lasciamelo vedere."
"N-non p-posso." Disse lei balbettando, con gli occhi rossi e gonfi.
"Perché no?"
"Non posso lasciare che ti ferisca di nuovo a causa sua."
"Eomma, è stata una mia scelta anche la prima volta. Non ricordo niente. Ma mi conosco. So che non farei mai nulla che non volessi tu. E sicuramente anche Yoongi non me lo avrebbe permesso."
"Avrei dovuto fermarti, ma tuo padre ha detto che eri pronta. Che sciocco che era."
"Forse è da lui che ho preso." Ridesti leggermente, e lei ti fece un debole sorriso.
"Ma ancora non posso dirtelo."
"Eomma, se non me lo dici subito, dirò a Yoongi che hai venduto la sua Kumamon in edizione limitata per l'estensione dei tuoi capelli e che l'hai sostituita con un'imitazione quando aveva 15 anni. Ce l'ha ancora e ne fa tesoro. La pulisce ogni giorno con una salvietta speciale." Il colore sul suo viso si sbiadì e tu le feci un sorrisetto vittorioso. Lei si alzò dalla sua sedia e afferrò la sua rubrica. Su un pezzo di carta scrisse un indirizzo e te lo porse.
"Non dirlo a Yoongi, ma dopo il tuo incidente ho tenuto d'occhio Namjoon. Lo visito spesso per assicurarmi che sia ancora vivo." Risi leggermente, ringraziandola internamente. Questo significava che lui ti trattava bene, altrimenti tua madre non sarebbe stata ancora oggi così gentile con lui. "Prometti che starai attenta. E torna subito, okay?"
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ʜᴏʟᴅ ᴍᴇ ᴛɪɢʜᴛ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]
Fanfiction[COMPLETATA] I suoi capelli rosa, le sue fossette, la sua figura alta. Ti ricordavi quei dettagli. Ma non avevi idea di chi fosse o perché continuasse a mostrarsi intorno a te. Sapevi che era pericoloso, ma non potevi fare a meno di volergli stare v...