Capitolo 26

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Eri sdraiata nel tuo letto, le braccia di Lay erano avvolte intorno a te. Stavi per appisolarti quando sentisti bussare alla porta d'ingresso. E per fortuna Lay in quel momento stava dormendo. Grugnisti mentre ti alzasti, indossando la vestaglia e dirigendoti verso la porta d'ingresso. Anche Lisa, come Yoongi, aveva il sonno pesante. E grazie a Dio non viveva da sola, altrimenti avrebbe potuto morire in un incendio.

La persona alla porta continuò a bussare. Guardasti dallo spioncino e sospirasti nel vedere Namjoon. Almeno non sembrava ubriaco. Apristi lentamente la porta, non lasciandogli lo spazio per entrare.

"Namjoon, guarda mi dispiace per stamattina ma che diavolo stai facen-" Spinse indietro la porta, facendoti inciampare. Riuscisti a rimanere in piedi comunque. I suoi occhi si spalancarono, ovviamente preoccupato che potesse averti fatto male. Si avvicinò a te.

"T/N, mi dispiace." Lui provò ad abbracciarti, ma tu lo respinsi.

"Namjoon cosa ci fai qui?" chiesi di nuovo tu, con la voce un po più alta questa volta.

"Ti spiegherò più tardi, dov'è Lay?" chiese lui urgentemente. Qualcosa non stava andando nel verso giusto.

"Sono proprio qui." Ti girasti, vedendo Lay in pigiama fuori dalla porta della tua camera da letto. Prima che tu potessi dire qualcosa, Namjoon corse verso di lui, dalla sua mano cadde qualcosa e il suo pugno colpì il viso di Lay. Lay cadde a terra. Namjoon stava per ricominciare a prenderlo a pugni, quindi corsi verso di loro, cercando di spingere via Namjoon.

"Che cosa c'è che non va in te? Perché lo stai facendo?" Ti voltasti verso Lay, la sua guancia era piena di lividi. "Stai bene?" chiesi tu e lui annuì. Accarezzasti leggermente le sue guance. Sentisti il suo corpo irrigidirsi, dovevi impedirgli che riprendesse la rissa.

"Ti avevo detto di non fidarti di lui." Ringhiò Namjoon, "e avevo ragione."

"Di cosa stai parlando?"

"Ti sta tradendo, T/N."

"Cosa?" sentisti il tuo cuore cedere, ma non avresti dovuto credere a niente di tutto ciò che aveva appena detto.

"Ha una relazione con un'infermiera. Ho chiesto alla mia squadra di tenerlo d'occhio. Tutte le prove sono in quella cartella." Fece un cenno alla cartella che giaceva a terra. Sentisti il tuo corpo tremare, mentre ti voltavi per guardare Lay.

"Sta mentendo. Sta mentendo, vero? Per favore, dimmi che non è vero." La tua voce tremava, mentre le tue lacrima iniziarono a sgorgare dai tuoi occhi. Lay guardò in basso e non disse nulla.

"Te l'avevo dett-" disse Namjoon.

"Sta zitto!" urlasti tu, mentre i tuoi occhi erano ancora fissi su Lay. "Lau, per favore di qualcosa. Per favore, digli che ha torto e che non me lo faresti mai."

"Certo che non lo farei. Lui è solo geloso di noi." Queste erano le cose che volevi che ti dicesse Volevi che le dicesse così tanto che stavi impazzendo.

"Mi dispiace." Fu l'unica cosa che disse. Caddi a terra, cercando di riprendere fiato. Lay disse qualcos'altro, ma tu non riuscisti a capire. Volevi vomitare. Entrambi cercarono di prenderti, ma tu ti tirasti indietro.

"Non toccarmi."

"T/N," disse Lay, "Ti amo davvero, lo giuro, è stato solo un momento di lapsus. Finirò tutto dopo il matrimonio."

"Volevi sposarmi e mi hai fatto tutto questo?"

"Scusami. Mi dispiace ma non è solo colpa mia."

"Cosa diavolo significa? Mi stai incolpando per il tuo tradimento?"

"Cos'altro avrei dovuto fare? Siamo fidanzati e tuttavia tu non sei mai con me. Raramente dici di amarmi, raramente mi tocchi, non ci diamo nemmeno il bacio della buonanotte. E Gesù, siamo fidanzati eppure non ti fai vedere nuda! Sapevo quando ti ho notata la prima volta, che c'erano pezzi di te che mancavano. Tu volevi solo che qualcuno riempisse un vuoto. Il vuoto che qualcun altro aveva lasciato dentro di te. Pensavo di poter essere abbastanza per te, ma sapevo che solo lui poteva renderti piena di nuovo." Sapevi che si stava riferendo a Namjoon.

"Allora perché mi hai fatto la proposta?"

"Perché pensavo che se ti avessi fatta mia per sempre, l'avresti potuto dimenticare. Ma non è cambiato nulla. Forse avresti potuto imparare ad amarmi. Ma non è successo neanche quello."

"Questo non è ver-"

"È vero. Mi dispiace che sia dovuto arrivare a tutto questo. Adesso me ne andrò." Si alzò e andò in camera da letto. Pochi istanti dopo, apparve con la sua borsa di vestiti e se ne andò.

"T/N," disse Namjoon, cercando di aiutarti ad alzarti dal pavimeto. Allontanasti le sue mani e strisciasti fino alla cartella. Sapevi che sarebbe stata una cattiva idea esaminare quelle immagini, ma avevi bisogno di saperlo. La tua mano tremava mentre cercavi di aprire la cartella. Ma poi la mano di Namjoon te la prese dalle mani. Lo guardasti, i tuoi occhi lo supplicavano. Non avevi nemmeno l'energia di parlare.

"T/N, non dovresti vederle. L'ho portato in caso negasse le sue colpe. Ma sembra che le cose siano andate più lisce di quanto pensassi."

"Per te è andato tutto liscio?" Disse Lisa all'improvviso. Indossava il suo pigiama rosa e sembrava furiosa. Poi si avvicinò a te e ti prese tra le sue braccia. Non ricambiasti piansi e basta. "Guarda cosa le è successo? E osi dire che tutto sia andato tutto liscio?"

"Lisa, non intendevo questo."

"Hai idea di quanto fosse triste quando mi ha detto che l'avevi lasciata? Era così sola e finalmente c'era una persona che le aveva fatto dimenticare di te. Ma poi sei tornato strisciando come se avessi diritto a lei. Non la meriti." Rimasi scioccata dal fatto che la dolce Lisa avesse potuto dire parole così crudeli. Piansi più forte perciò sapendo che la tua migliore amica ti avrebbe difeso da qualsiasi cosa.

"N-namjoon." Riuscisti a dire. "Per favore fammi vedere la cartella e vattene."

"Ma-" Lisa lo guardò male. "Va bene. Tornerò domani mattina." Posò la cartella sul tavolo e se ne andò. Tu ti alzasti lentamente, mentre Lisa ti aiutava. Ti avvicinasti al tavolo e presi la cartella.

"Unnie, non dovresti."

"Devo." Ti sedesti sul divano e cominciasti a sfogliare le foto. Sembrava che ci fosse un martello sul tuo cuore con ogni foto che toccavi. L'avevi visto con un'infermiera, i corpi premuti l'uno contro l'altro, le loro labbra attaccate. Poi passasti alla foto successiva, era la stessa ragazza, stavano semplicemente parlando, ma lui aveva un sorriso grande. Uno che non avevi mai visto su di lui quando era con te. Sentisti il tuo cuore dolorante, non solo per te, ma anche per Lay. Forse aveva fatto così solo perché tu eri egoista. Non avevi mai pensato a cosa lo rendeva felice o meno.

"Unnie, stai bene?"

"Sono così difficile da amare? Non riesco nemmeno ad amarmi abbastanza da dimenticarlo." Non specificasti chi fosse, ma Lisa lo sapeva esattamente di chi stavi parlando. Non aveva fatto altro che tenerti stretta in un abbraccio finché non ti addormentasti sul divano.

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ʜᴏʟᴅ ᴍᴇ ᴛɪɢʜᴛ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora