Capitolo 27

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"Come sta lei?" chiese Namjoon. Come aveva promesso la sera prima, sarebbe tornato la mattina dopo. Lisa lo fece entrare esitante e gli preparò una tazza di caffè.

"Ha pianto molto e si è addormentata sul divano- L'ho dovuta portare io a letto."

"Wow, l'hai portata da sola?"

"Certo." Rispose Lisa con sicurezza. "Quindi, se mai le metti le mani addosso, ti spezzo." Namjoon alzò le braccia in segno di resa. Rise nervosamente, ma la piccola ragazza di fronte a lui non lo fece. "Non avresti dovuto farlo ieri sera." Continuò a palare lei, "Voglio dire, avresti potuto fare diversamente, ma sono felice che tu l'abbia scoperto prima del matrimonio."

"Lo so. Vorrei esser stato lì per lei."

"Avresti potuto rimanere, fin dall'inizio, non dovevi lasciarla."

"Lo so. E non ho intenzione di farlo più."

"Sai cosa mi ha detto ieri sera? Mi ha chiesto 'Sono così difficile da amare?' Questo mi ha spezzato il cuore. Si merita molto di meglio. E ora devo rifiutare l'offerta di Jungkook di andare a vivere con lui. Non posso assolutamente lasciarla così."

"Per favore, non trattenerti soltanto per me." Si girarono entrambi per poi vederti in piedi fuori dalla cucina, Namjoon si alzò, scioccato. Lo era, perché eri veramente terribile. I tuoi capelli erano arruffati, avevi occhiaie sotto gli occhi e le tue labbra erano screpolate.

"Unnie-"

"No, Lisa. Dovresti trasferirti da Jungkook. Per favore, non posso permettere alle persone di fare cose che non vogliono soltanto per il mio bene. Non sarei in grado di vivere con me stessa se farvi passare tutto questo."

Lisa si avvicinò a te e ti abbracciò fortemente, anche lei stava piangendo ora. "Unnie, ti voglio bene. Ho bisogno che tu stia bene."

"Starò bene. Perché non ha senso essere tristi."

"Non dovresti reprimere le tue emozioni. È normale provare tristezza in un momento così." Disse lei, dandoti qualche pacca sulla schiena.

"Lo so. Ma veramente," ti tirasti indietro dall'abbraccio, "dovresti andare a vivere con Jungkook. È tempo che tu cresca e stia con il tuo ragazzo." Sorridesti. Sarebbe stato difficile vivere da sola per te, ma Lisa meritava la sua felicità con la persona che più amava.

"Unnie, ne sei sicura?"

"Si dolcezza. Vai a chiamare Jungkook."

"Okay! Ho già iniziato a fare le valigie, quindi dovrei essere fuori da qui entro 2 giorni." Disse lei eccitata, tutto che feci tu fu annuire. Poi lei tornò nella sua stanza per preparasi per il lavoro. Namjoon in tutto questo era ancora in piedi vicino al tavolo, e tu allora ti sedesti.

"Come va?"

"Ricordi quando sono stata rapita, entrambe le volte, e sono stata fulminata e sul punto di morire?" Lui annuì, non capendo dove stava per andare la conversazione. "Beh, lo sperimenterei altre mille volte piuttosto che passare attraverso quello che è successo la scorsa notte." Gli feci un debole sorriso, cercando di trattenere le tue lacrime.

"T/N, mi dispiace così tanto. Non avrei dovuto agire in modo così avventato."

"Non importa, il risultato sarebbe stato lo stesso. Non puoi cambiare il fatto che mi abbia tradito. E non posso cambiare il fatto che avessi ragione, non importa quanto mi dica che non era così."

"T/N, sarò sempre qui per te." Disse, mettendo le sue mani sopra le tue. Non le spostasti. Forse perché eri fisicamente stanca, o eri stanca di mentire a te stessa.

"È stata tutta colpa mia. Avrei dovuto comportarmi meglio."

"No, no, T/N." Namjoon sia alzò e ti affiancò. Si inginocchiò e poi ti guardò in faccia. "Non incolpare te stessa per tutto questo. Sono stato uno stronzo per averti ferito."

"Solo perché l'ho ferito per prima. Non gli ho dato tutta me stessa."

"Non dovevi dargli tutta te stessa se non ti sentivi a tuo agio con lui."

"Ma questo è il problema. Lo stavo per sposare. Avrei dovuto essere a mio agio. Se avessi mai voluto concedermi a qualcuno, avrebbe dovuto essere lui. Ma ho esitato su tutto. Come mai?"

"Perché non lo amavi, T/N."

"Come?"

"Non lo amavi. Pensavi che stando con lui mi avresti dimenticato. E ha funzionato per un po."

"Smettila."

"Ma hai capito la verità ora, e sai che mi ami ancora. In fondo, vuoi ancora stare con me tanto quanto io voglio stare con te."

"Ma tu non vuoi stare con me."

"Invece si, certo che si. Questo è quello che ho cercato di dirti! Ho fatto un errore. Non avrei dovuto dirti di essere solo mia amica. Ecco perché sono venuto in città."

"Ma tu..." ti alzasti, spingendo via le sue mani, "hai fatto sesso con quella ragazza e mi hai cacciato fuori dalla tua vita!" cercasti di trattenerti, ma non ci riuscisti molto.

"Non è successo niente tra di noi, lo giuro."

"Indossava la tua maglietta, ti ha chiamato babe e ti metteva le mani addosso. E tu dici che non è successo niente?"

"Posso spiegare se me lo permetti. Ero ubriaco e lei mi ha seguito fino all'appartamento e non è successo niente. Lo giuro."

"Non so più a cosa credere. Non so più di chi fidarmi." Cominciasti a piangere silenziosamente.

"Puoi fidarti di me." Si avvicinò a te.

"Ti fideresti di te stesso?" si fermò sui suoi stessi passi. "Ti fideresti del mio cuore? No, vero? Penso che quando dirai di si, potremmo avere questa conversazione. Penso che dovresti andare ora. Devo aiutare Lisa a fare le valigie."

Namjoon se ne andò a lavoro, e per tutto il tempo, pensò a come potesse dimostrarti i suoi sentimenti. Erano reali, e forti. Doveva trovare assolutamente il modo di dimostratelo.

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ʜᴏʟᴅ ᴍᴇ ᴛɪɢʜᴛ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora