Capitolo 35

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I due si guardavano dolcemente l'un l'altro, i loro sguardo dicevano di gran lunga che si stavano trattenendo, eppure erano in piedi dall'altra parte della stanza. Entrambi erano congelati, non si muovevano. Si poteva dire dal modo in cui si stavano guardando che dietro loro due c'era una lunga storia. Poi entrambi sorrisero, il più anziano si avvicinò di un passo e il più giovane fece lo stesso.

"Cosa stanno facendo?" chiese Jisoo.

"È meglio non disturbarli." Commentò Hoseok.

Seokjin cercò di schiaffeggiare una chiappa di Namjoon mentre si avvicina. Seokjin mancò il suo obiettivo. Seokjin cadde. Namjoon cercò di afferrarlo. Ma lui si sbilanciò. Namjoon cercò di fermarsi poggiandosi alla panchina davanti. Ma la panchina si ruppe. Namjoon perciò cadde sopra Seokjin. E il resto dei ragazzi guardava tristemente dal bordo campo.

"È come guardare due animali che eseguono una danza di accoppiamento molto distruttiva fuori sincronia." Disse Yoongi.

"Sono sempre stati così?" chiese Jimin. "Almeno, non li ho mai visti così."

"Dovremmo aiutarli?" chiese Jungkook.

"No, è così che comunicano tra loro." Disse Taehyung.

"Sono passati 10 anni. Non posso credere che abbiano ancora una cotta l'uno per l'altra." Dissi tu, divertita da quello che avevi appena visto.

"Non crederai quanto a Jin piaccia parlare di Namjoon." Disse Jisoo. A quel punto rivolsi lo sguardo di nuovo su di loro. Adesso erano in piedi e stavano parlando normalmente. Namjoon sembrava una scolaretta che stava confessando il suo amore a Seokjin.

"Mamma, cosa sta facendo papà?"

"Sta parlando con lo zio Namjoon, Jinyoung-ah." Rispose Jisoo, al bambino di 3 anni.

"Si piacciono l'un l'altro?" chiese di nuovo il bambino.

"Tesoro, penso che si amino." Rispose lei, ridendo.

"Ehi, basta flirtare, siamo qui per giocare." Urlò Yoongi infastidito. I due amanti tornarono alla realtà e andarono ai loro posti. Dopo che la caviglia di Namjoon era migliorata, aveva chiamato i ragazzi per una partita a basket. E tu avevi chiesto a Jisoo di farti compagnia.

"Facciamo due squadre da te, e poi uno alla volta usciamo e facciamo entrare chi è rimasto fuori." Suggerì Hoseok.

"Okay, rimarrò io fuori per primo." Disse Jimin. E si sedette accanto a te.

"Come va con Yoongi?" chiesi tu. Il gioco era già iniziato, Namjoon, Jungkook e Hoseok era una squadra. Yoongi, Taehyung e Jin erano l'altra.

"È così dolce con me. Non posso credere di aver aspettato così tanto a tornare."

"Sono felice per te. Meriti il meglio."

"T/N mi ha detto cosa è successo. Eri così timido." Disse Jisoo mentre giocava con Jinyoung.

"Lo eri anche tu. Ma ora hai hyung avvolto intorno al tuo dito." Ripose Jimin.

"Ma sono riuscita a superare tutto e sono diventata sua moglie. T/N capirà cosa vuol dire presto." Con quelle parole pensasti a quanti pochi giorni mancasse al tuo matrimonio. Il vestito, il luogo erano pronti, gli inviti erano stati tutti spediti, tua madre sarebbe stati lì il giorno dopo e uguale i suoi genitori. Sembrava surreale. Alzasti lo sguardo su di lui, camminava avanti e indietro tra il campo. Stava già sudando, ma aveva ancora un bell'aspetto. Aveva fatto rimbalzare la palla verso Jungkook, e quest'ultimo aveva saltato per fare canestro. Namjoon gli diede subito un cinque. Poi guardasti Tae, a cui non sembrava importare. Eri contenta che fosse maturato così tanto.

ʜᴏʟᴅ ᴍᴇ ᴛɪɢʜᴛ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora