Capitolo 12

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Olivia's Pov
Camminai nella sabbia calda con i piedi scalzi e il sole che picchiettava la mia pelle. Guardai il cielo azzurro e privo di nuvole, vidi un'aquila volare sopra la mia testa poi ne vidi un'altra seguirla, una più vecchia e l'altra più giovane, erano diretti verso il bosco e capì subito chi fossero. Camminai sulla sabbia e andai verso il bosco fino a ritrovarmi due aquile in piedi di fronte a me, poco dopo si trasformarono rivelando le loro identità.

"Zeus, cosa ti porta qui?" domandai vedendo il suo viso impassibile che mi scrutava.

"Principessa Olivia" mi salutò con un cenno del capo.

"Ti ricorderai di Alexis" fece cenno verso il ragazzo che si inginocchiò inchinando il capo, lo guardai dall'alto prestandoli la mia massima attenzione.

"Sono onorato di rincontrarvi Principessa" parlò con il capo chino, le sue vesti erano preziose, non quanto quelle di Zeus, ma preziose abbastanza da capire la classe in cui era.

"Anch'io Alexis, e dammi del tu, non mi piacciono le persone che mi fanno del lei, non sono una persona vecchia" feci una smorfia e lo vidi alzare lo sguardo di scatto stupito dalle mie parole.

"La Principessa Olivia è molto altruista. Sono sicuro che con lei ti troverai bene, Alexis" Zeus li appoggiò una mano sulla spalla guardandomi con un sorriso fiero.

"Cosa significa?" domandai, anche se avevo già un'idea in mente di cosa volesse significare la sua presenza qui a Tracia.

"Alexis, verrà con te. Sarà la tua ombra, sarà al tuo servizio per qualunque cosa. Quando verrò qui per parlarti lui ti avviserà. Non si separerà mai da te e spero che tu faccia lo stesso" disse lasciandomi un'occhiata di raccomandazione.

"Cos'è questa storia Zeus? Mi so difendere benissimo da sola" dissi e vidi che non mi rispose, mi guardò con i occhi freddi e indifferenti aspettando che io ci arrivi da sola alla risposta.

"Tu hai paura" dissi dopo alcuni secondi con voce bassa.

"Hai paura che Ares mi uccida e che non posso più fare ciò che mi hai chiesto" dissi ormai avendo capito del perché avesse portato Alexis qui.

"Se mi ucciderà non raggiungerà il suo scopo, questo lo sai bene" scossi la testa visibilmente contrariata

"Non è per lui, Ares ti desidera troppo per poterti uccidere" si avvicinò a me dando le spalle ad Alexis.

"È per Perseo e gli altri uomini, ho visto cos'è successo. Perseo è pericolo quanto un può esserlo un uomo comune. Quello da cui devi diffidare e Nicholas, sai bene cosa vuole suo padre, lui potrebbe prenderla se scoprisse dove si trova" continuò spiegandomi con voce seria e impassibile quello che per lui fosse il pericolo.

"Io diffido di lui" dissi, ma aveva già capito che lui non credeva alle mie parole.

"No, tu lo ami ancora, non pensare che non abbia visto la scena in cui eravate nella tenda. Per questo c'è Alexis, lui ti aiuterà ad evitarlo il più possibile" indicò Alexis che si era ormai rialzato e mi guardava attentamente.

"Sta tranquilla, non dovrete dormire insieme se non sarà necessario" scherzò vedendo che non dicevo niente e avevo un'aria perplessa in volto.

"Starete solo insieme per evitare che Nicholas si avvicini" continuò indietreggiando di qualche passo, sapevo che stava per andarsene, quando lo faceva mi sorrideva mentre indietreggiava.

"Prenditi cura di lui Principessa, sono sicuro che lui farà lo stesso per te" disse prima di trasformarsi in un'aquila e volare via.

Restai immobile a riflettere su ciò che era appena accaduto, lui voleva proteggermi, non era la prima volta. Zeus era una sorta di padre che non ho mai avuto e che forse non avrò mai. Puntai lo sguardo su Alexis, che mi stava già guardando, e abbozzai un sorriso di conforto. Entrambi sapevamo che dovevamo stare insieme dal giorno alla notte, Zeus li aveva affidato la missione di proteggermi da Nicholas, ma forse Nicholas era il male minore in tutto questo.

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