Capitolo 17

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Nicholas's Pov
Quando mi svegliai il giorno seguente trovai Olivia addormentata al mio fianco mentre le stringevo la vita con un braccio, non si era già alzata come l'ultima volta che abbiamo dormito insieme e questo è un segno positivo. Non avevo dormito molto a causa degli incubi e dei pensieri che erano nella mia testa, ma ero rimasto ad ammirarla. Le labbra socchiuse, gli occhi chiusi e la pelle pallida, indossava una veste bianca che la rendeva leggiadra. Le accarezzai i capelli e la vidi sorridere leggermente. Era già sveglia, ma come al suo solito preferiva far finta di star dormendo piuttosto che aprire gli occhi. Le scostai una ciocca di capelli finita davanti al suo viso mettendola dietro al suo orecchio, e lentamente la vidi aprire gli occhi.

"Buongiorno" sussurrai e lei in tutta risposta stette in silenzio. Mi lasciò un delicato bacio sulle labbra senza dire nulla, stava pensando a qualcosa, e come al suo solto si teneva tutto dentro senza parlarmene.

"Olivia" accarezzai dolcemente la sua guancia cercando di farla risvegliare dai suoi pensieri.

"A cosa pensi?"

"A tante cose."

"È qual è il centro dei tuoi pensieri?" domandai facendole apparire un sorriso divertito

"Sai perfettamente la risposta, è inutile che te lo dica."

"Mi fa piacere che sono il centro dei tuoi pensieri Olivia, ma smetti di pensare per un secondo e goditi il momento."

"Chi ha detto che sto pensando a te?"

"Ti conosco troppo bene per non capirlo."

"Quando tornerai a Icaria ti sposerai, è un po' difficile non pensarci."

"Fuggiamo. Prima che arriviamo nelle nostre isole fuggiamo insieme e andiamo in qualche in cui non ci conoscono."

"Io non fuggo Nicholas" scosse la testa ripetitivamente contrariata. Non restai deluso, sapevo che non l'avrebbe mai fatto.

"Se mai dovessi decidere se fuggire o vivere la vita che mi aspetta, direi di vivere la mia vita e di lasciare che sia il destino a scegliere per me."

"È mio padre a volerlo Olivia, sai che non mi sposerei se fosse una tua decisione."

"Tuo padre, c'entra sempre lui, dimmi Nicholas, riuscirai mai una volta nella tua vita a non far prendere una tua decisione anziché farla prendere a lui?"

"Io non ho mai fatto prendere una decisione a mia madre al posto mio."

"E quel giuramento?"

"Sono stata obbligata, se non l'avessi fatto mi avrebbero processato. Avrei preferito che l'avevano fatto."

"Perché dici così?"

"Tu riesci a concepire che migliaia di uomini ogni giorno muoiono davanti ai nostri occhi? Magari non li conoscevamo, oppure erano le persone che il giorno prima ti avevano fatto compagnia davanti al falò."

"Tu odiavi gli uomini."

"Li odio tutt'ora, ma anch'io ho un cuore."

"Cosa succederà?"

"Non lo so" guardò in basso e scrollò le spalle, guardai le nostre mani unite e sorrisi leggermente. Subito dopo lo sguardo di Olivia scattò nell'entrata della tenda e mi girai anch'io vedendo Ascario guardarci disorientato. Olivia si alzò e io dopo di lei, raccolsi un copri spalle dai suoi abiti e glielo appoggiai in modo sopra le spalle visto che eravamo entrambi con le vesti che usavamo per dormire addosso.

"Scusate" il suo viso diventò rosso dall'imbarazzo.

"Dimmi Ascario" Olivia si fece avanti e il ragazzo abbassò lo sguardo.

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