•••PROLOGO•••
Jeongyeon's pov
"Sono in questo stato con un visto per studenti. Quando scadrà dovrò chiedere di rinnovarmelo e non so quanto dovrò aspettare!" mi lamentai come al solito con le mie tre amiche giappo-americane.
"Jeongyeon, lo sappiamo. È per questo che ho trovato una soluzione" mi disse Sana sorridendomi.
"Tu hai molti soldi, vero?"Annuii aspettando che continuasse.
"Ho trovato una persona a cui servono soldi e che ha la cittadinanza americana. Potrai finalmente ottenere la tua green card!" mi disse la mia adorabile amica.
"Davvero? È un ragazzo o una ragazza?" domandai curiosa.
"Una ragazza. Anche lei è coreana, come te. L'abbiamo conosciuto in quel locale dove ci riuniamo con gli altri nostri amici giapponesi" disse Momo parlando finalmente.
"È carina?" domandai.
"Carina? Sicuramente" disse Sana.
"Posso conoscerla?" domandai.
Le tre si guardarono, poi Sana si girò verso di me ed annuì.
"Stasera andremo a quel locale. Se verrai con noi, te la faremo conoscere e deciderete insieme che fare" mi disse Mina.
Io e le ragazze cominciammo poi a parlare dell'università e del lavoro che Mina aveva iniziato da qualche tempo.
••• ••• •••
Quella sera decisi di vestirmi in modo abbastanza carino per incontrare l'amica delle giapponesi. Indossai una camicia bianca e una gonna nera. Ricevetti un messaggio, in cui Sana mi diceva che erano arrivate. Scesi ed entrai nella loro macchina.
"Mina e Momo?"
"Sono già là" mi disse Sana.
"Emozionata?""Non so. Che tipo è?"
"Oh... Lo scoprirai"
"Non mi hai detto nemmeno il nome"
"Tu non l'hai chiesto!" replicò Sana.
"Quindi? Come si chiama?"
"Conserva le domande per lei. Altrimenti cosa vi direte?"
Sana continuò a guidare e passammo il viaggio in silenzio. Provai ad immaginare che tipo potesse essere. Se era amica delle giapponesi, era sicuramente una brava persona. Sana parcheggiò e scendemmo. Andammo dentro e salutai Mina e Momo, le quali erano al tavolo con altre persone.
"È a quel tavolo" mi disse Sana indicando una ragazza sola ad un tavolo, occupata col suo telefono.
Mi diressi vero il tavolo e mi sedetti davanti a lei.
"Sei l'amica di Sana, Momo e Mina?" le domandai.
Alzò lo sguardo e mi studiò per bene.
"Senti, odio il fatto di dover sposare una ragazza. Soprattutto, odio il fatto di dover sposare una come te. A te serve la cittadinanza, a me i soldi. Vediamo di sbrigarci"
Che arroganza.
"Non devi per forza sposarmi. Ci sono tanti uomini vecchi e pervertiti che ti sposerebbero" le dissi con un ghigno.
"Che schifo. Sai cosa dovrei fare per ottenere i loro soldi?" domandò disgustata.
"Allora non lamentarti, principessa. Piacere, Yoo Jeongyeon" le dissi porgendole la mano.
La ragazza guardò la mia mano e sbuffò.
"Im Nayeon" disse ricambiando la stretta.
"Sana non mi aveva detto che la mia futura moglie sarebbe stata una strega" le dissi con un ghigno mettendo fine alla stretta.
"Sana non mi aveva detto che la mia futura moglie era così poco attraente" mi disse lei con un altro ghigno.
"Posso avere delle informazioni sulla persona che devo sposare?"
Sbuffò.
"Im Nayeon, coreana di Seoul ma vivo qui in America da dieci anni. Ventisei anni, nata il 22 settembre 1995. Etero"
"Yoo Jeongyeon, coreana di Suwon-si. Ho due sorelle più grandi ancora in Corea e mio padre ha una catena di ristoranti, per questo la mia famiglia è benestante. Venticinque anni, nata l'1 novembre 1996. Etero non è nel mio vocabolario"
"Dovevo immaginare non fossi etero. Probabilmente hai deciso di sposarmi nonostante il mio odio verso di te perché ti piace quello che vedi"
Troppo narcisista.
"Ti sbagli, è solo che mi serve la cittadinanza e sei la unica speranza al momento"
"Bene. Probabilmente ti chiameranno per delle carte o non so. Fammi sapere se servo anch'io" disse l'odiosa alzandosi.
"Non così in fretta, signorina Im" le dissi fermandola per un polso.
Mi guardò inarcando un sopracciglio e si liberò subito dalla mia presa.
"Che vuoi, nullità?" mi domandò.
"Penso che dovremmo fare una lista di regole prima di procedere" le dissi guardandola seriamente.
Sbuffò e prese dei fogli dalla sua borsa e delle penne. Mi diede un foglio e una penna e si risedette. Cominciammo a scrivere le nostre limitazioni e dopo una decina di minuti posai la penna. Aspettai un paio di minuti e fece lo stesso.
"Bene. Dammi il tuo foglio" disse strappandomelo di mano.
Presi il suo dal tavolo e cominciai a leggerlo:
"Allora
•niente contatti fisici;
Sono totalmente d'accordo.
•ognuna è libera di avere delle relazioni;
Certo.
•vivremo in maniera indipendente;
Mh mh.
•non azzardarti a toccarmi;
L'avevi già scritto ma va bene.
•quando avrò bisogno di soldi, me li darai;
Come vuoi tu.
•anche se dovessimo divorziare, continuerai a passarmi i soldi.
Si può fare."Nayeon allora iniziò a leggere la mia:
"Vediamo che idee ha quest'idiota.
•deciderò io quanto darti;
Già non sono d'accordo""Mi spiace, non puoi chiedermi 10.000 dollari e pensare che te li dia"
"Mh...
•ti presenterai agli altri come mia moglie;
Finché sei felice tu...
•vivremo nella stessa casa;
Te lo scordi""Principessa Im, chi me lo dice che non mi trufferai? Devo assicurarmi che i miei soldi siano al sicuro"
"E a me chi lo dice che non sei una maniaca!?
•divorzieremo solo e soltanto quando avrò ottenuto tutti i privilegi della cittadinanza.
Arasseo."Presi la penna e firmai il suo foglio. Lei fece lo stesso col mio. Ce li riscambiammo. Nayeon si alzò senza neanche salutarmi e vidi che andò a flirtare col barista.
Questa la vedo un'avventura molto lunga e difficile.
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Green card-2YEON|IT
FanfictionA Yoo Jeongyeon serviva semplicemente la cittadinanza americana, mentre Im Nayeon stava semplicemente cercando qualcuno che la potesse mantenere economicamente.