20: Notte prima degli esami

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•••NOTTE PRIMA
DEGLI ESAMI•••

Nayeon's pov

Erano passati giorni dalla prima volta in cui avevo provato ad essere gentile con Jeongyeon. Negli ultimi giorni si stava concentrando sugli esami e io l'avevo lasciata sola. Domani ha l'ultimo esame e poi finalmente sarà libera da questa università, a mio parere, inutile.

"Nayeon!" mi sentii chiamare dall'altra stanza.
"Nayeon!"

Continuai a non rispondere.

"Coniglietto!"

"Nae?"

"Ah allora ci sei. Vai a comprare qualcosa da mangiare di pronto, per favore? Prendi i soldi dalla mia borsa. Mi raccomando, portami lo scontrino"

"Dubiti ancora di me!?"

"Onestamente no. Però mi servono comunque per regolarmi con le entrate e le uscite in questa casa"

"Come vuoi!"

"Grazie, bellissima"

Ogni volta che mi faceva un complimento, il cuore mi solleticava. Non avevo amiche con cui parlarne. Dovrei andare da un dottore?

••• ••• •••

Quando tornai a casa, posai il cibo sul tavolo. Mi sedetti su una sedia e cercai su internet per capire cosa mi stesse succedendo. La maggior parte dei siti sosteneva mi potesse piacere la persona. Idiozia. Quando mi piaceva Jungkook non provavo questo solletico. Un altro sito diceva che stavo probabilmente morendo. Sì, sto morendo. Per forza. Non c'è altra spiegazione.

Spensi il telefono e salii di sopra. Bussai alla porta e poi entrai, ritrovandomi in un mare di fogli.

"Lo scontrino" le dissi poggiandoglielo sul comodino.

Scesi al piano di sopra e poi risalii col cibo e una forchetta. Mi sedetti sul letto e cominciai ad imboccarla.

"Che stai facendo?" mi domandò con la bocca piena inarcando un sopracciglio.

"Ti sto imboccando, non lo vedi?"

"Waeyo?"

"Perché tu stai studiando. Andrà a finire che salterai il pranzo come gli ultimi tre giorni. Devi mangiare!"

"Senti chi me lo dice"

"Sto anche cenando ultimamente. Credo che la «rottura» con Jungkook mi sia servita a qualcosa"

"Mangia. A me piacciono le persone che mangiano" disse mentre le stavo dando il secondo boccone.

"Quindi ti piaccio?" le domandai con un sorrisetto.

Roteò gli occhi e poi posò nuovamente gli occhi sul libro.

"Anche a me piacciono le persone che mangiano" dissi sotto voce.

"Allora comincerò a mangiare di più" mi disse girandosi verso di me e facendomi l'occhiolino.

Il solletico al cuore tornò. Non credo mi possa piacere lei, al massimo le sue azioni e il suo modo di parlare. Non mi ha mai attratta fisicamente.

Continuai ad imboccarla mentre lei stava ripetendo qualcosa di... Economia? Mi pare.

"Immagina se non superassi l'ultimo esame. Sarei una fallita" si lamentò improvvisamente.

"Non sei una fallita"

"Ah no?"

"Hai sposato me. Non ti basta come successo nella vita?"

Roteò gli occhi e tornò al suo studio. Quando finii di imboccarla, decisi di lasciarla sola e farla concentrare.

Aspetta! L'ho appena imboccata!? Non me ne sono neanche accorta. Sto davvero cambiando. Come ha fatto Jeongyeon a farmi cambiare? Non mi ha nemmeno chiesto di farlo. Che razza di stregoneria è mai questa?

••• ••• •••

Era ormai arrivata la sera e avevo letto tutto il giorno dei libri sul telefono, su un'applicazione chiamata "wattpad". Leggevo spesso libri d'amore e sognavo di potermi innamorare. Quello che lessi quel giorno era un libro sull'amore tra un ragazzo e una ragazza ma alla fine si veniva a scoprire che il ragazzo era una ragazza, la quale fingeva di essere un ragazzo solo per stare più vicina alla ragazza che amava. Che cosa carina. Nonostante sia etero, forse anch'io avrei dato una possibilità alla ragazza.

"Basta!" Jeongyeon urlò dall'altra stanza.

Ogni sera urlava questa parola prima di chiudere i libri e i block notes. Mi alzai e andai a controllare se volesse mangiare o preferisse dormire. Bussai alla porta e il suo "avanti" mi permise di entrare.

"Hey, hai fame?"

"Aniyo"

"Yoo Jeongyeon non ha fame? Questi esami sono davvero tragici" dissi scherzando mentre andavo verso di lei, la quale si trovava sulla sedia di fronte alla scrivania.

"Ce la posso fare. Ce la devo fare" si disse cercando di darsi la carica.

"Sei solo stressata" le dissi posando le mie mani sulle sue spalle.

Non me ne accorsi ma avevo cominciato a farle un massaggio per farle andare via lo stress. Quindi la gentilezza è spontanea?

"Nayeon"

"Mh?"

"Grazie di aver deciso di essere mia amica"

Sorrisi alla sua affermazione.

"Davvero, senza di te mi sentirei persa. Averti in casa è bello. È bello che qualcuno si prenda finalmente cura di me"

Non riuscivo a nascondere il mio sorriso. Fortunatamente, era ancora girata verso la scrivania.

"Non sei un po' troppo sentimentale ora?" le domandai ridendo.

"È solo quello che penso"

"Per te, ci sarò sempre, Yoo Jeongyeon"

"Anch'io ci sarò sempre per te, Yoo Nayeon"

"Non mi avevi mai chiamata così"

"Eppure hai cambiato il tuo cognome da un paio di settimane"

"Sono felice di non essere più una Im. Il tuo cognome mi dona"

"Oh. Giacché ci siamo, i miei, come regalo di nozze, ci avrebbero regalato una luna di miele alle Hawaii. Ovviamente rifiuto"

"Stai scherzando!? È pur sempre una vacanza gratis! Accetta. Andiamo là e divertiamoci sulla spiaggia" dissi emozionata.

"Se questo ti rende felice..."

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