Capitolo 10

865 40 2
                                    

Stavano insieme da ormai tre mesi, ed erano più unite che mai. Quel giorno erano su di giri, stavano andando fuori città con il liceo e finalmente avrebbero potuto trascorrere più tempo insieme. E dividere la camera.

Lauren si sentiva molto agitata all'idea, non si erano mai spinte troppo oltre, si erano al massimo strusciate un po', qualche toccatina, e i baci. Tanti, tanti baci, alcuni dolci, altri più passionali. Ne aveva parlato con Normani, spesso; avevano immaginato la loro prima volta in diverse occasioni. Ma entrambe non credevano che sarebbe accaduto a breve, avevano deciso di andarci con i piedi di piombo. La corvina, nonostante tutto, non aveva potuto evitare di fantasticare su quelle tre notti che avrebbero trascorso insieme.

Camila le diede un bacio sulla guancia, tirandola fuori dai suoi pensieri.

"Piccola, a cosa stavi pensando?"

Lauren arrossì adorabilmente, deviando poi il discorso su altro, nonostante lo sguardo divertito della sua ragazza. Dopo un viaggio di quasi quattro ore, scesero finalmente dall'autobus, prendendo i propri bagagli e cercando di sgranchirsi le gambe. Dopo l'assegnazione delle stanze, andarono a riporre gli effetti personali superflui e a prepararsi per il pranzo.

Camila chiuse la porta alle sue spalle, appoggiandovisi e guardando Lauren che si toglieva la giacca di pelle.

"Beh? Non mi merito nemmeno un bacio?" La riprese la cubana, attirando la sua attenzione. Lauren sorrise, avvicinandosi e baciandola dolcemente sulle labbra. Camila però era di tutt'altra intenzione. La tirò più vicina al proprio corpo, approfondendo velocemente il bacio e facendo scivolare pericolosamente le sue mani verso il basso. Dopo un po', la corvina si staccò dal bacio per respirare, facendo un passo indietro.

"Ho... ho fatto qualcosa che non andava?" Chiese la cubana, evidentemente presa alla sprovvista, piegando leggermente la testa di lato.

"No, piccola... voglio solo andarci piano, ok?" Le chiese Lauren, timorosa. Lesse la delusione sul viso della cubana, che si morse il labbro per cercare di calmarsi.

"Oh, ok... quindi suppongo che stasera noi due... non... non lo faremo?..." Disse abbassando lo sguardo, e arrossendo.

"N-non non so se sono pronta, Camz..." Provava un senso di vergogna a dirlo.

"Oh, ok... Potremo almeno... coccolarci?" Le rivolse uno sguardo speranzoso, ricevendo un sorriso sincero e un segno di assenso. Si avvicinò a lei, prendendola per i fianchi, e baciandola dolcemente. "Aspetteremo fin quando non ti sentirai pronta, ok?" Le chiese, fissandola negli occhi senza mollare la presa dai suoi fianchi. Le trasmise sicurezza, affidabilità, amore.

"Scusa, piccola..."

"Non dirlo, va bene così. Un passo alla volta, Laur."

Si diedero una rinfrescata ed uscirono per il pranzo e per il pomeriggio, aggregandosi alle loro amiche. Non rientrarono fino a tarda sera, ormai distrutte. Lauren fece la doccia per prima, uscendo dal bagno con dei pantaloncini e una maglietta; si infilò tra le lenzuola, aspettando Camila e cercando di tenere a bada il sonno. Quando la cubana uscì, con addosso solo una maglietta che le lasciava praticamente scoperte tutte le cosce, Lauren si rese conto di non avere più sonno, e di dover respirare.

Le scostò le lenzuola, accogliendola accanto a sé. Camila si fiondò tra le sue braccia, respirando il suo profumo dal suo collo e facendole venire i brividi. Le baciò la sommità della testa, ricevendo in cambio un bacio sul collo che la fece gemere dal piacere. Camila, capendo di aver trovato un punto debole, prese a succhiarlo e leccarlo, stuzzicandolo. Sperò di non aver esagerato. Non voleva forzarla a fare nulla che non si sentisse di fare. Lasciò dei piccoli baci, risalendo poi verso la mascella, e raggiungendo il suo viso.

"Questo è ok?" Chiese piano.

"Mh..." Mugolò la corvina. "Si, è ok." Disse, stringendola a sé e intrecciando le gambe con le sue. Camila le accarezzò l'addome, facendo dei grattini su tutta la superficie mentre si baciavano dolcemente. "Camz..." Mormorò la corvina alla cubana che era poggiata di lato, con solo la spalla e la gamba su di lei. "Non...non posso..."

Camila si ritrasse immediatamente. "Scusa, piccola... Credevo andasse bene. Non faremo nulla che tu non voglia." Disse, fissandola negli occhi per intrerpretare quello sguardo che non aveva mai visto prima.

"No, non capisci... Non posso... trattenermi. Ti voglio, cazzo." Disse, ribaltando le posizioni e trovandosi con il corpo tra le gambe dell'altra. Prese a muovere il bacino mentre la baciava con passione, senza lasciarle nemmeno il tempo di respirare. Infilò le mani sotto la maglietta dell'altra, facendole risalire fino al seno. Sentì che i capezzoli dell'altra erano già turgidi, e si staccò per strapparle la maglietta velocemente. Camila riprese fiato, mentre Lauren le succhiava prima un seno, poi l'altro. Iniziò a gemere, rendendosi conto di essere tanto, tanto eccitata.

"Laur... amore, sei sicura?" La corvina alzò lo sguardo, annuendo velocemente. Camila si perse in quegli occhi quasi completamente dilatati, non si vedeva quasi più il verde. "Spogliati, voglio sentirti..." Lauren eseguì l'ordine, togliendo la maglietta e i pantaloncini. Nemmeno lei indossava il reggiseno, quindi erano entrambe rimaste solo con le mutandine. Camila la bloccò prima che Lauren se le togliesse da sola. "Voglio togliertele io." Disse, rotolando su di lei.

Prese a dare attenzioni al suo seno con la propria bocca, mentre con le mani agganciava l'intimo incriminato, e iniziava a farlo scivolare via. Scese a baciare e leccare l'addome, poi l'ombelico, lasciando una scia di saliva fino al suo pube. Alzò gli occhi verso la sua ragazza prima di iniziare a baciare la sua intimità. Lauren le teneva gli occhi addosso, mordendosi il labbro per contenere i gemiti. Sussultò quando la lingua di Camila circondò il suo clitoride, e la cubana iniziò a succhiare. Lauren cercava di contenersi, ma sembrava che il suo corpo avesse vita propria. I suoi fianchi andavano ritmicamente incontro alla lingua dell'altra. Sentì le dita della sua ragazza raggiungere il proprio ingresso e la bloccò.

"Aspetta..." Camila si fermò, rispettandola, credendo avesse cambiato idea. "Baciami..." L'attirò verso le proprie labbra, sentendo il suo stesso sapore in bocca. Cazzo, era così fottutamente eccitante. "Facciamolo insieme, ok?" Mormorò facendo scivolare le dita tra le cosce della cubana, che era a dir poco bagnata. Le scostò l'intimo di lato per non perdere tempo a toglierlo. Continuarono a baciarsi mentre l'una entrava pian piano nell'altra, dolcemente, e anche con un po' di esitazione.

Pian piano il dolore lasciò posto solo al piacere. Lauren invertì nuovamente le posizioni per trovarsi sull'altra e dettare un ritmo più veloce, portando entrambe al limite.

"L-Laur... non ce la faccio più, io sto per v-venire."

"A-anche io, piccola." Con un'ultima spinta sentì Camila irrigidirsi, poi la vide contrarsi dal piacere, mentre le mordeva la spalla. Il suo orgasmo arrivò pochi istanti dopo, sconvolgente, intenso. Camila l'accolse tra le sue braccia, facendole riprendere fiato. Si scambiarono qualche altro bacio pieno d'amore, mentre si rilassavano e si addormentarono l'una tra le braccia dell'altra.

Il mattino dopo, Lauren si svegliò con un sorriso enorme sul viso e un morso ben definito sulla spalla. Era ancora tra le braccia della sua ragazza, la sua donna, la sua metà. Restò ad osservarla dormire, con un'espressione pacifica sul viso, il riflesso del sole nei capelli, e capì di amarla completamente.



Lauren si riscosse, rendendosi conto di essere rimasta a fissare la sua ex probabilmente per troppo tempo. Si accorse di star accarezzando la spalla destra, il punto preciso in cui lei l'aveva morsa quella volta, e dove due anni prima si era fatta tatuare un paio di labbra femminili che erano l'esatta copia di quelle di Camila.

La solita fastidiosa voce interruppe quella serata tranquilla.

INCIDENTE SULLA VENTINOVE, RICHIESTO INTERVENTO E ASSISTENZA SANITARIA. DUE PERSONE INTRAPPOLATE NEI VEICOLI E PRIVE DI CONOSCENZA.

Camila aprì gli occhi, nonostante la stanchezza, incrociando immediatamente lo sguardo di Lauren. Le sorrise, prima di tirarsi su come il resto della squadra e correre verso i mezzi di soccorso.

I Have Questions - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora