Capitolo 25

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"Allora, cos'hai intenzione di fare Lau?" Le urlò Normani al di sopra del rumore di fondo, e per farsi capire attraverso il casco protettivo. Le fiamme alte nell'edificio crepitavano e sprigionavano calore, mentre la squadra tentava di domarle.

"Voglio che si innamori di nuovo di me. Completamente. Ma non credere che le renderò la vita facile." Rispose la corvina, al suo fianco. "Il fatto di avere una figlia insieme non cambierà nulla. Avrà una seconda possibilità, sarà compito suo non sprecarlo."

"Oddio, come sono emozionata per voi." Dovendo urlarlo, l'emozione non si sentì. Ma Lauren sapeva che la sua amica era davvero contenta per loro. "Stasera devi farti bella per la serata! Hai già pensato a cosa indossare? Uh, ti trucco io, eh!"

Lauren sorrise, mentre pian piano il fuoco diminuiva di intensità. Pochi minuti dopo, erano finalmente all'aria aperta. Si tolsero il casco per respirare a pieni polmoni, sotto lo sguardo attento di Camila che monitorava la situazione da lontano. Lauren sentiva sempre i suoi occhi addosso, adorava il fatto che la cubana si preoccupasse tanto per lei, senza però stressarla come quando si erano lasciate. Rientrarono in centrale, e il turno finì senza ulteriori chiamate.

Si separarono per prepararsi per la serata. Sebbene ormai stessero praticamente convivendo, Camila era rientrata a casa sua per prepararsi, in compagnia di DJ, Ally ed Angy.

Lauren indossò un vestito nero, scollato e sensuale. Alzò i capelli in uno chignon, e lasciò che Normani la truccasse per far risaltare i suoi occhi. Sperava di lasciare l'altra a bocca aperta.

Mentre andava a prendere la cubana, vide per strada un venditore ambulante e si fermò d'impulso. Comprò le due rose più belle che l'uomo avesse, ripartendo poi in direzione dell'abitazione di Camila. Sotto casa sua, si fermò per togliere le spine da una delle due.

Era agitata quando suonò il citofono, le sembrava di essere tornata al suo primo appuntamento con la cubana. Salì rapidamente le scale, con il cuore che le batteva forte nel torace. Le aprì la porta sua figlia, con un gran sorriso sulle labbra.

"Ciao mamma, wow, sei bellissima."

"Grazie, principessa. Anche tu lo sei e... questa è per te." Le regalò la rosa, quella senza spine, che la piccola prese con occhi sognanti, prima di portarla al naso. Angy la ringraziò, prima di correre da Camila per chiamarla e farle vedere il regalo, entusiasta. Lauren sorrise, sentendo l'eccitazione della piccola. Il sorriso le morì sul viso quando la madre di sua figlia la raggiunse. Era da togliere il fiato, stretta in quel vestito grigio metallizzato che le fasciava le curve nel migliore dei modi. Aveva i capelli sciolti sulle spalle, mossi, un rossetto rosso acceso che le faceva risaltare le labbra e un filo di trucco.

"Mamma, ti sei incantata?" Angy la riportò con i piedi per terra. Sbatté le palpebre un paio di volte, sperando di non essere arrossita troppo. Anche Camila era ammaliata dalla bellezza della corvina, e sorrise, riprendendosi.

"Ehm... Questa è per te." Le porse la rosa, vedendola arrossire. Il suo sguardo si era acceso, così come il suo sorriso. Entrambi mostravano la sua felicità. Furono interrotte dalla voce di Dinah, che le riscosse.

"Buona serata, Camren."

"Anche a voi." Rispose Camila indossando il cappotto.

"E non le date dolci, assolutamente niente cioccolata." Precisò Lauren, facendo ridacchiare la cubana, che la punzecchiò.

"Hai imparato la lezione, eh?" Lauren rise con lei. Raggiunsero l'auto, e rimasero in silenzio per i pochi minuti che trascorsero fino all'arrivo al ristorante. I loro amici erano già lì, che ridacchiavano complici.

"Beh, la serata si prospetta interessante." Commentò Camila, mentre li raggiungevano.

Il tempo trascorse velocemente. I ragazzi raccontarono di come avevano conosciuto le loro amiche, cercando di conoscere meglio anche gli altri al tavolo.

"Lauren e Normani mi hanno aiutato quando ero vittima di discriminazioni all'interno dell'accademia. Mi hanno preso sotto la loro ala protettiva e mi hanno aiutato a farmi valere per quello che sono, e non a sentirmi a disagio per chi amo."

Camila e Zac sorrisero sentendo la storia, affascinati dai due amici di fronte a loro. Camila non riusciva a staccare gli occhi da quelli di Lauren, li aveva sempre amati. Erano di un verde splendente e la ammaliavano sempre. Ne amava tutte le sfaccettature. Quando la corvina si arrabbiava, tendevano ad assumere delle sfumature grigie; quando invece era eccitata, la pupilla si dilatava, lasciando solo una piccolissima parte di iride, ed era una cosa che la faceva bagnare all'istante. Cosa che stava realmente accadendo in quel momento, al solo pensiero. Camila si costrinse a non pensare a quello, per cercare di arrivare a fine serata con le mutandine asciutte.

"Voi invece dove vi siete conosciuti?" Chiese Sam a Zac, curioso. Quest'ultimo lanciò uno sguardo alla cubana, che annuì impercettibilmente. Lauren si accorse di tutto ciò.

"Noi... eravamo in terapia insieme."

"I-in terapia?" Chiesero simultaneamente Sam e la corvina.

"Si, circa tre anni fa. Eravamo in un gruppo di sostegno." Lauren guardò Camila che distolse lo sguardo, imbarazzata. "E da allora ci sosteniamo sempre a vicenda, per non parlare di DJ che è il nostro punto fermo, e della nostra piccola Angy."

Nostra? Mia e di Camila, vorrai dire. Pensò Lauren con una punta di gelosia, che poi represse subito. Il resto della serata fu tranquilla, e i due ragazzi andarono via insieme, così come le due donne.

"Erano così carini insieme." Disse Camila, sognando già il giorno del matrimonio tra i due. Lauren rise, sapendo già dove fossero i pensieri della sua ex. Camila si unì alla risata, salendo in auto, mentre rabbrividiva. L'altra accese subito il riscaldamento, prendendo poi la mano della cubana con la sua, in un gesto istintivo. Perché lo faceva sempre quando stavano insieme. Si voltò a fissare Camila, incrociando i loro sguardi. La minore era stupita, ed emozionata. Aveva le guance arrossate, la bocca leggermente aperta e il fiato le si condensava davanti al volto.

Lauren le sorrise, avvicinandosi.

"Quindi, non hai intenzione di baciarmi?" Le chiese, ripetendole la domanda che la cubana le rivolse al loro primo appuntamento. Camila spalancò gli occhi, mentre le si fermava il fiato in gola. "Allora, dovrò essere io quella decisa tra noi due." La provocò ancora, prima di avvicinarsi e finalmente, riassaggiare le labbra del suo grande amore. Erano passati più di tre anni dal loro ultimo bacio, e più di dieci dal primo.

Sentì Camila tremare, mentre le sue mani le accarezzavano il viso, andando infine ad intrecciarsi nei suoi capelli. Le leccò il labbro inferiore, chiedendole l'accesso. Camila incrociò subito le loro lingue, rendendo il bacio subito passionale. Quando si allontanarono per prendere fiato, sospirarono entrambe di piacere, restando abbracciate. La cubana si asciugò il viso, dopo che delle lacrime di felicità lo avevano bagnato.

"Torniamo da nostra figlia?" Le chiese Lauren dolcemente, sottolineando leggermente il 'nostra'. L'altra annuì, visto che non si fidava della propria voce. E sinceramente non si fidava nemmeno delle proprie sensazioni, aveva come l'impressione di star sognando tutto quello. E no, se era tutto un sogno, non avrebbe voluto svegliarsi.

I Have Questions - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora