"Quindi... ehm... eri in terapia?" Chiese dolcemente Lauren, sperando di non mettere a disagio Camila con quella domanda.
"Già... In realtà era più un gruppo di sostegno, tipo gli alcolisti anonimi, o i sessodipendenti... Però per persone con problemi di... ehm... depressione. Eravamo tipo seguiti da uno psicologo, però riteneva che parlarne in gruppo avrebbe portato a risultati migliori." La cubana, imbarazzata, le rispose.
"Ed è stato così?" Le chiese Lauren, mettendole una mano sulla coscia mentre guidava. Camila le prese la mano, intrecciandola con la sua.
"Si, mi ha aiutato tanto, in effetti. DJ e Zac sono stati la mia salvezza. E poi, sai, Angy... Lei è stata la mia ragione. Lei è il mio tutto."
"Camz... ti prometto che da ora in poi potrai contare sempre anche su di me. Io non riesco a starti lontana, ci ho provato, ma provo ancora dei sentimenti per te." Voltò leggermente la testa verso di lei, notando i suoi occhi lucidi, mentre cercava di trattenere le lacrime. Rallentò ad un semaforo, fino a fermarsi, e tirandola dolcemente dalla mano, la tirò in un forte abbraccio. La cubana scoppiò a piangere sulla sua spalla, e Lauren la rassicurò, dandole dei piccoli baci sulla sommità della testa. Sobbalzarono quando un clacson fece notare loro il semaforo verde, e ridacchiarono mentre Lauren ripartiva, e Camila si asciugava il viso, controllandosi nello specchietto.
Rientrarono a casa della corvina, mano nella mano. Furono accolte dalle loro amiche che guardavano un film con Angy, sul divano. La piccola corse subito da loro, saltando in braccio alla corvina, entusiasta di vederle insieme, e di vederle felici insieme.
"Perché vi tenete per mano?" Le chiese Angy nell'orecchio, non tanto silenziosamente. Le adulte ridacchiarono tutte, in attesa della risposta di Lauren.
"Perché... ci vogliamo bene. Per te è ok?" Le chiese con dolcezza.
"Certo che si, lo adoro!" Strillò la più piccola. "Quindi avrò una sorellina?" Le loro amiche scoppiarono a ridere mentre la bambina attendeva una risposta. Lauren lanciò loro un'occhiataccia, prima di rispondere alla domanda di sua figlia.
"N-non subito, ok? Ricordi che ti abbiamo detto ieri? Ci vuole un po' di tempo. Magari arriverà prima una cuginetta dalla zia Mani e dalla zia DJ."
"Siiiiiiiiiii." Strillò la piccola, tornando velocemente sul divano dalle due che erano diventate improvvisamente pallide e serie. Stavolta a ridere erano Ally, Lauren e Camila.
"O magari provvederà la zia Ally, se si deciderà a presentarci l'uomo misterioso con il quale sta uscendo." La punzecchiò Camila.
"Si si si si. Voglio tanti cuginetti e cuginette, e tanti fratelli e sorelle, così possiamo giocare tutti insieme."
"È ufficiale, nostra figlia si sente sola!" Commentò ironica la corvina, prendendole la mano per portarla a letto. "Piuttosto, che ci fai ancora sveglia?"
"Stavamo guardando un film."
"Nemo, tanto per cambiare." Aggiunse Ally, ridacchiando. Angy fece un enorme sbadiglio, allungando le braccia verso Camila per essere portata a letto. La cubana la prese, iniziando a cullarla leggermente mentre le canticchiava. Lanciò uno sguardo a Lauren e la portò in camera sua. La corvina le raggiunse subito sul letto, non volendo perdersi un attimo con loro due. Due minuti dopo la piccola già dormiva. Le due si fissavano, sorridendosi.
"Andiamo a letto anche noi?" Le chiese poi Lauren? Camila annuì, alzandosi. Si cambiarono entrambe, senza staccarsi gli occhi di dosso, finendo per coccolarsi poco dopo tra le lenzuola.
"Dovremmo prendere in considerazione l'idea di comprarle un lettino." Disse Lauren, staccando le sue labbra da quelle dell'altra per un attimo.
"Direi proprio una cameretta, e bella grande, visto che vuole tanti fratellini e sorelline." Rise Camila, prima di baciarla nuovamente. Finalmente, tra le braccia della corvina, si sentiva completa, si sentiva intera.
"Credevo di dover sudare un po' di più per riconquistarti." Lauren confessò sorridendo.
"Laur, sono sempre stata tua, non ho mai smesso di esserlo." Le confessò Camila, strappandole un sorriso prima di rubarle un bacio. Si strinsero l'una all'altra, incrociando le gambe e sentendosi. Avevano entrambe voglia di andare avanti, ma il fatto che loro figlia fosse nel letto con loro, le bloccò. Continuarono a coccolarsi fin quando non si addormentarono, felici di essersi ritrovate.
Lauren finì di sistemare l'attrezzatura appena controllata, e si voltò verso l'ingresso. Digrignò i denti, vedendo la donna entrare nella caserma e guardarsi intorno. Sapeva per chi era lì, e non le andava affatto giù. Incrociarono i loro sguardi, taglienti come coltelli, poi Ariana si rivolse al suo capo, che le indicò uno dei depositi. Lauren si irrigidì, vedendo la donna sparire veloce dietro la porta.
"Che ci fa lei qui?" Le chiese la voce di Sam, facendola sobbalzare.
"Che diavolo." Si lamentò, portandosi una mano sul petto. "Non lo so, suppongo voglia continuare a provarci con Camz."
"Ma lei rifiuterà, giusto? Ieri sera sembravate andare davvero d'accordo. Com'è proseguita la serata?" Le chiese malizioso.
"Bene, siamo tornate da nostra figlia e ci siamo coccolate per tutta la notte." Confessò imbarazzata. "La tua, invece?" Cercò di cambiare discorso.
"Favolosa! Abbiamo scopato come ricci per tutta la notte. Zac è davvero ben dotato e..." Rise l'uomo, arrossendo e diventando del colore dei propri capelli.
"Ok, ricordi? Non voglio i dettagli..." Lo bloccò subito. Non aveva ancora distolto lo sguardo dalla porta, e non resistiva più.
"Non dovevamo prendere delle bombole?" Chiese Sam, alzando un sopracciglio. La corvina lo guardò strano, prima di capire la sua tattica. Era la scusa giusta per dare una controllata. Non che non si fidasse di Camila. Era di quella poliziotta che non si fidava per nulla. Raggiunsero la porta, sentendo le due parlare.
"Andiamo, piccola, esci con me." La stava pregando la donna.
"Ariana, davvero, non è il caso... Io e Lauren ci stiamo riprovando, ed è tutto quello che voglio al momento, mi dispiace." Lauren, sentendo le parole di Camila, sorrise orgogliosa. Quella era la sua donna, la sua Camz.
"Lei non potrà proteggerti da quell'uomo come potrei fare io... hai bisogno di me, bimba."
"Non è così, Ariana. Ho bisogno solo di lei."
"Ah si?" Lauren sentì il tono della poliziotta diventare gelido. "E dov'è lei, ora? Eh?"
"Ma che?" La voce di Camila suonò preoccupata, allarmando Lauren che decise di raggiungere le due. Vide la poliziotta tenere bloccata al muro Camila per i polsi, e provare a baciarla mentre la cubana cercava di evitarlo.
"Toglile le mani di dosso, subito!" Le urlò, raggiungendola e spingendo la donna lontana da Camila. "Cosa diavolo hai in mente, eh?"
La poliziotta fece un sorriso sarcastico, prima di girarsi ed allontanarsi in tutta calma. Prima di uscire dalla porta, si voltò e ghignò.
"Volevo solo dimostrarle che tu non sei abbastanza. Stavolta sei stata fortunata, ma credi che sarà sempre così?" Si voltò ed uscì, tirando una spallata a Sam che era rimasto immobile e senza parole a fissare la scena.
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I Have Questions - Camren
FanficLauren e Normani hanno cominciato una nuova vita a New York, dopo aver abbandonato Miami a causa della rottura con le loro fidanzate, Camila e Dinah. Ma il destino decide che è ora di riunire il gruppo.