"E-ehi, ciao Olivia..." Lauren rispose imbarazzata alla telefonata della donna.
Dopo essere andata a letto con lei, era praticamente sparita, e tornata tra le braccia di Camila... Ok non era esattamente tornata tra le sue braccia, ma l'improvviso odio che aveva provato per la sua ex era lentamente sparito, facendo spazio alla preoccupazione e all'affetto per lei, e sapeva che quei sentimenti non sarebbero mai scemati. Il legame che le univa era troppo profondo, doveva soltanto accettarlo, e sperare di riuscire ad essere una sua amica. Solo quello.
"Ciao, bellezza. Sei scomparsa dalla circolazione..."
"Ehm, si, scusa, ho avuto un po' di problemi."
"Problemi con lei? La tua ex?"
"In un certo senso si, ma non nel modo che credi tu..." Specificò la corvina.
"Ah, bene. Perché sto lavorando a un modo per portarle via la bambina definitivamente. Possiamo farcela." Quelle parole congelarono Lauren. È davvero questo, quello che voglio? La risposta era no. Definitivamente no. Per quanto le sue azioni l'avessero fatta soffrire, aveva provato sulla sua pelle il dolore di stare lontano dalla piccola, e non osava immaginare di trovarsi nei panni di Camila: portarla in grembo per nove mesi, crescerla per due anni, per poi vedersela strappare via dalle sue braccia.
"Credo che... credo di non voler fare una cosa del genere. Scusami, Olivia. Ero solo arrabbiata, tanto tanto arrabbiata." Confessò d'un fiato.
"Oh, ok... Lo capisco." Un silenzio imbarazzato cadde tra le due, finché l'avvocato non si decise a romperlo. "Siete tornate insieme?"
"No, no. Nulla del genere."
"Bene, allora posso ancora invitarti fuori... che è il motivo principale per il quale ti ho chiamata, in realtà."
"Ok, ma facciamo domani sera? Stasera sto con Angy." Si giustificò la corvina, riflettendo che Camila quella sera sarebbe uscita con la poliziotta.
"Bene, passerò a prenderti alle 20.30. Vestiti casual."
"Che programmi hai?"
"Nulla in particolare. Pizza e cinema?" Rise la donna al telefono, leggermente imbarazzata per non aver avuto un'idea migliore.
"Mi sembra perfetto." Riagganciò, portando inconsapevolmente lo sguardo sull'uscio del bagno, nel quale Camila si stava preparando per la sua serata fuori. Lei e Normani avevano praticamente costretto le altre a trasferirsi temporaneamente da loro. Le faceva un po' strano sapere che la cubana stava per uscire per un incontro romantico, mentre lei restava a casa con sua figlia. E poi cosa? Ah già, aspettare che rincasasse, per poi dividere il letto con lei.
In che razza di situazione mi ficco ogni volta?
Le braccia di Angy si legarono al suo collo, tirandola fuori dai suoi pensieri. Fu invasa dalla dolcezza della piccola, e prese a coccolarla, finché lo stomaco di sua figlia brontolò. Lanciò uno sguardo alla porta del bagno, sentendo ancora l'acqua scorrere. Immaginò per un attimo il corpo nudo di Camila bagnato dal getto bollente, cercando di scacciarlo velocemente.
"Vieni, piccola, ti preparo la cena." Disse, alzandosi dal letto mentre Angy si aggrappava a lei come un piccola koala.
"Voglio i pancakes!" Disse, mettendo un adorabile broncio, mentre le due frasi le sbloccavano uno dei tanti ricordi del suo passato.
"Lau..." Disse Camila, rotolandosi nuda tra le lenzuola stropicciate. "Ho fame..."
"Anche io..." Ridacchiò maliziosa la corvina, alzandosi dal letto e indossando un pantaloncino e una canotta. Avevano passato il pomeriggio a fare l'amore, ed erano ormai le nove di sera. "Vieni, piccola, ti preparo la cena." Le disse, avviandosi verso la cucina che era immersa nel silenzio.
"Lau... Voglio i pancakes!" Le disse la cubana, seguendola in cucina completamente nuda.
"E pancakes avrai." Rise, prendendo i vari ingredienti e iniziando a miscelarli, mentre con la coda dell'occhio vedeva Camila sedersi sull'isola al centro della cucina. Mentre si scaldava la padella, prese lo sciroppo d'acero dal frigorifero, appoggiandolo accanto alla cubana. "Lo sai, vero, che se dovessero tornare Mani e DJ, ti mangerebbero viva?" Le chiese portandosi di fronte a lei. Si insinuò tra le sue gambe, facendogliele divaricare e guardandola in modo malizioso.
"E tu mi faresti mangiare da loro?" La cubana alzò un sopracciglio, in modo interrogativo.
"Assolutamente no. Sarò l'unica e sola a mangiarti." Mentre parlava, con la mano destra raggiunse la bottiglia di sciroppo d'acero, e in pochi istanti ricoprì il seno della sua fidanzata di quel liquido ambrato, dolce ed appiccicoso. Camila sussultò per la sorpresa e per la temperatura dell'alimento, mentre i suoi capezzoli si inturgidivano velocemente e il suo respiro annaspava.
Lauren prese poi a leccare la zona interessata, fermandosi a succhiare quei deliziosi capezzoli, mentre decideva che la loro cena poteva aspettare un altro po'.
"Mamma?"
"S-si, gioia?" Le disse, risvegliandosi da quei ricordi che in quel momento le erano sembrati così vividi. Si rese conto di avere il respiro affannato, e chiuse gli occhi, cercando di regolarizzarlo.
"Ci mettiamo anche lo scipoppo?" Lauren sorrise. Tale madre, tale figlia.
"Si, amore, ci mettiamo un sacco di sciroppo." Acconsentì, guardando lo sguardo soddisfatto della piccola. Iniziò a prendere i vari ingredienti, poggiandoli sul ripiano della cucina.
"Mamma, mi insegni?"
Come dire di no a quegli occhietti vispi tanto simili ai suoi? Poco dopo, la loro missione era riuscita, e la piccola gustava i suoi amati pancakes immersi nello sciroppo d'acero, mentre Lauren cercava di ripulire il disastro che avevano combinato. Anche DJ, Mani ed Ally si erano unite al pasto, mentre la corvina ne aveva mangiato qualcuno al volo. Al suono di un paio di tacchi, si voltò. Il fiato le morì in gola, vedendo Camila, in un elegante vestito nero, che le lasciava scoperta la schiena.
"Mamy, sei fighissima!" Esclamò la piccola, stupendo tutte.
"Angy, questa dove l'hai sentita?" A nessuno passò inosservato lo sguardo colpevole che la bimba lanciò a Dinah. "Lascia stare." Rise la cubana, alzando gli occhi al cielo. "Quante volte ti devo dire di non prendere esempio da DJ?" Si avvicinò alla piccola, togliendole con il dito un piccolo sbuffo di farina che le era rimasto sulla guancia, prima di posarle delicatamente un bacio proprio in quel punto. Gli occhi di Lauren erano fissi su quelle labbra carnose, accentuate dal rossetto rosso. Il suono del citofono risuonò nell'abitazione. "Ok, io vado. Tu fai la brava con la mamma, ok?"
La piccola annuì pensierosa, mentre la cubana si voltò verso Lauren. Non riuscì a trattenere una risatina, vedendo della farina nello stesso punto in cui l'aveva tolta pochi istanti prima a sua figlia. "Hai un po' di" si trattenne dal ridere di nuovo, facendole segno con la mano. La corvina arrossì dall'imbarazzo, pulendosi velocemente il viso mentre si mordeva il labbro inferiore. Tornò seria, pregandola di chiamarla per qualsiasi problema, e raccomandandola di non dare dolci ad Angy, e di metterla a letto presto.
Salutò velocemente tutti, ed uscì, lasciando Lauren ed Angy con un senso di vuoto.
STAI LEGGENDO
I Have Questions - Camren
FanfictionLauren e Normani hanno cominciato una nuova vita a New York, dopo aver abbandonato Miami a causa della rottura con le loro fidanzate, Camila e Dinah. Ma il destino decide che è ora di riunire il gruppo.