"La stavi fissando."
"Non la stavo fissando."
"Si che lo facevi, sembravi una maniaca." Sam confermò le parole di Normani, ridacchiando. "La guardavi come un assetato guarda una cascata."
"Non..." Lauren si arrese con un sospiro, era inutile negare l'evidenza. "Ok, la stavo fissando."
"Sei ancora cotta, Laur..."
Il silenzio calò sui tre, si sentivano soltanto le sirene dei mezzi di soccorso che si avvicinavano al luogo dell'incidente.
"Accettalo, quelle due ci hanno fottuto il cervello dal primo giorno che le abbiamo viste." Normani poggiò la mano sulla sua, stringendogliela teneramente.
"Ok, cazzo. La amo, la amo ancora come prima. Ma questo non significa che le darò una seconda opportunità. Non posso e non voglio. Sono andata avanti. Discorso chiuso, ok?" Sbottò la corvina. Finalmente aveva accettato i suoi sentimenti, per colpa di quei due che chiamava 'amici'. Sentì il mezzo rallentare, così si preparò all'azione, contenta di mettere un punto a quel discorso. Appena scese, ebbe un pugno allo stomaco. Quella dannata poliziotta. Pensò fissando la donna che era impegnata a mettere in sicurezza la zona. Stava sorridendo a Camila, distraendosi dall'eseguire il suo semplice compito.
A Lauren sembrò di vivere al rallentatore, non riuscì a rendersi conto di quello che i suoi occhi stavano vedendo. Si accorse solo di star urlando il nome della cubana quando l'auto, arrivata a gran velocità, tentò di frenare a pochi metri da lei, slittando sull'asfalto bagnato e travolgendola. La vide assorbire il colpo e rotolare a pochi metri da lei.
Nonostante il gelo nelle sue vene, si riscosse e velocemente corse da lei, inginocchiandosi al suo fianco mentre tutto il resto della squadra la raggiungeva. La cubana era svenuta, ma il polso e il respiro erano regolari, quindi tirò un sospiro di sollievo. Aveva una grossa ferita sanguinante sulla tempia sinistra, ma non sembrava nulla di preoccupante.
"Noi ci occupiamo di lei, voi tirate fuori quei due dalle auto e fate arrivare un'altra ambulanza." Stava dicendo il ragazzo che era in gruppo con Dinah e Camila. Gli altri annuirono allontanandosi, mentre Lauren e i suoi due amici rimasero lì. Il tenente Tyler li raggiunse, richiamandoli al lavoro. DJ incrociò lo sguardo preoccupato di Lauren e Normani, così parlò.
"Dovremo immobilizzarla, potrebbe avere fratture alla colonna. Ci servirà una mano. Potrebbe lasciarci Jauregui e Kordei in supporto?"
L'uomo le squadrò, annuendo quasi subito.
"Smith, andiamo." Il ragazzo strinse la spalla di Lauren in segno di supporto, prima di correre via. Normani cercò di concentrarsi e rendersi utile.
"Cosa possiamo fare?"
"Noi andiamo a prendere l'attrezzatura, voi non muovetela per nessun motivo. Chiaro?" Rispose Dinah. Le fissò entrambe negli occhi fino ad avere un cenno d'intesa, così raggiunsero la parte posteriore dell'ambulanza.
"Come sta?" Chiese la voce preoccupata di una donna, dietro di loro.
"Di certo non bene, grazie a te." Rispose acida Lauren, senza il bisogno di girarsi. Sapeva già chi c'era alle sue spalle. La responsabile di tutto.
"Laur..." Cercò di calmarla Normani, a bassa voce.
"Mi sono distratta solo un secondo, ma non sarei riuscita comunque a fermare quell'auto. Andava troppo veloce."
"Beh, almeno ci avresti potuto provare, invece di provarci con lei."
"Scusa?" Chiese la poliziotta, punta sul vivo e leggermente infastidita dal comportamento di Lauren. Che quella donna fosse gelosa della ragazza che aveva puntato? In quel momento arrivarono gli altri due della squadra, quindi decise di lasciar perdere... non prima di stuzzicare la sua probabile rivale. Si abbassò leggermente e parlò a bassa voce vicino al suo orecchio, facendo in modo che la sentisse soltanto lei. "Non preoccuparti, saprò farmi perdonare." Sorrise, prima di allontanarsi.
Lauren strinse la mascella per tenere fuori il nervosismo. Sentì un leggero gemito provenire dalla cubana svenuta, e riportò la sua attenzione su di lei. Dinah le stava mettendo un collare cervicale, mentre il collega le teneva la testa ferma. Camila si agitò leggermente, stava per riprendere i sensi. Seguirono le istruzioni di DJ per immobilizzarla sulla tavola spinale, dopodiché la caricarono sulla barella.
"Vi tengo aggiornate, avete ancora lo stesso numero?" Chiese la bionda alle due che rimasero indietro, voltandosi leggermente per guardare Normani, che annuì. Gli occhi di Lauren non si mossero dalla figura di Camila, così la vide subito quando aprì gli occhi spaventata. Superò DJ, raggiungendola per prenderle la mano.
"Stai ferma, Camz. Ricordi cos'è successo?"
"S-si. Mi" fece una smorfia di dolore senza staccare gli occhi da Lauren. "Mi fa male tutto." Mi ha chiamata Camz. Ne è valsa la pena essere investita, cazzo.
"Mila! Sei sveglia"
"Cazzo, si." Altra smorfia di dolore.
"Andrà tutto bene, tranquilla." La rassicurò Lauren, accarezzandole la mano prima di lasciarla. "Ci vediamo dopo, ok?"
"Promesso?" Chiese la cubana, ancora occhi negli occhi con lei. Annuì, sorridendole, prima che DJ chiudesse le porte dell'ambulanza e salisse per trasportare la sua migliore amica all'ospedale più vicino.
Lauren guardò il mezzo di soccorso allontanarsi con lampeggianti e sirene accese, sentendo la mano di Normani sul fianco, a confortarla.
"Starà bene." Le disse, rassicurante. La corvina annuì, prima di voltarsi ad analizzare la situazione.
"Andiamo a dare una mano." Disse avviandosi verso i suoi colleghi, non prima di aver lanciato un'occhiataccia alla poliziotta, che la stava già fissando male da lontano. Stronza.
Dopo l'intervento, il capitano fece rientrare tutti in caserma, compresa DJ, senza sentire ragioni. La bionda stava riordinando l'ambulanza quando le due rientrarono e corsero a chiedere notizie della cubana, ma l'altra non sapeva nulla.
"Siamo dovuti rientrare subito, dopo averla lasciata in radiologia. Spero non abbia nulla di rotto... ha preso una bella botta." Fu interrotta dallo squillare del suo cellulare.
"È lei?" Chiese Normani.
"No, è Ally... Una nostra amica. Scusatemi." La bionda si allontanò per rispondere al telefono, e le due amiche si guardarono, sospettose.
"È la tizia che ha chiamato l'altra sera. Stessa reazione." Mormorò Lauren, chiedendosi chi fosse quella donna. Cercarono di captare qualcosa di quella conversazione.
"È stata investita." Carpirono. "Non lo so, non sembrava nulla di grave, ma non ho notizie certe ancora. ... ... Starà bene, tranquilla. ... ... Ti aggiorno quando so qualcosa. ... Ok, ci vediamo lì." Da queste frasi non riuscirono a capire tanto, solo che l'altra era giustamente preoccupata. Dissimularono l'interesse, parlando del più e del meno.
"Cazzo." Imprecò DJ.
"Cosa?" Chiesero le due, preoccupate, vedendola che fissava il cellulare.
"Questo è il telefono di Mila, deve esserle caduto quando abbiamo caricato la barella." Lo mise velocemente in tasca. "Dovremo aspettare di andare da lei domattina, per sapere come sta."
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I Have Questions - Camren
FanfictionLauren e Normani hanno cominciato una nuova vita a New York, dopo aver abbandonato Miami a causa della rottura con le loro fidanzate, Camila e Dinah. Ma il destino decide che è ora di riunire il gruppo.