"Metti il cappottino, che fuori fa freddo."
"Ok, mamma." Le sorrise la piccola, infilando le braccine nel capo che Lauren le stava tenendo aperto, prima di accovacciarsi davanti a lei per chiuderglielo.
Si alzò, prendendo la mano di Angy nella sua, mentre con l'altra tirò fuori le chiavi dell'auto.
"Pronte?" Chiese a Normani e DJ. L'amica annuì, mentre la bionda aggrottò le sopracciglia, leggendo un messaggio sul suo cellulare.
- Non tornate finché non ve lo dico io. -
Era un comportamento strano, Camila di solito non vedeva l'ora di rivedere sua figlia. Si sentì stranamente agitata, aveva una brutta sensazione.
"DJ?" La richiamò Normani, percependo il cambiamento d'umore della sua compagna.
"Jayyyyy ti sei addormentata?" La prese in giro la piccola. Le fece un breve sorriso, riportando l'attenzione sul cellulare per rispondere all'amica.
- Che succede? Tutto bene? -
Normani le chiese la stessa cosa, e lei le lanciò uno sguardo preoccupato, per poi mentire davanti alla più piccola.
"Si, tutto bene... Ma... Camila è uscita un attimo, quindi ci ha chiesto di tornare un po' più tardi, ok? Vai a guardare un altro po' i cartoni, Angy." La piccola lanciò un urletto di felicità, togliendosi il cappottino e correndo davanti alla televisione. Le due, capita la scusa, aspettarono spiegazioni.
DJ provò a telefonare alla cubana, ma alla risposta sentì solo un frastuono che le fece scostare il cellulare dall'orecchio. Il battito le accelerò, sentiva che non andava per nulla bene, che stava succedendo qualcosa.
"Lauren, dammi la macchina." La corvina capì che era successo qualcosa. In fin dei conti Dinah in quelle settimane si era limitata ad ignorarla, non le avrebbe mai detto nulla se non fosse stata dannatamente preoccupata. Lanciò un'occhiata a Normani, prima di decidere impulsivamente.
"Tieni d'occhio Angy."
Corse fuori dal suo appartamento, verso la propria auto, seguita da DJ.
"Che succede D?" Chiese, appena partita, guidando spericolatamente.
"Io non... non ne ho idea. Ma ho una brutta sensazione."
"Niente stronzate, Dinah. Se c'è qualche problema, devo saperlo."
Dinah intanto tremava dall'agitazione. SI mordeva nervosamente il labbro e non riusciva a stare ferma. Fece un respiro profondo.
"Ok, non so se c'entra qualcosa, ma..."
"Ma? Dannazione, Dinah, parla!"
"Siamo venute via da Miami per colpa di un uomo." La corvina le lanciò un'occhiataccia, prima di riportare l'attenzione sulla strada. Bruciò un semaforo arancione, sentendo qualcuno suonare il clacson, mentre aspettava che l'altra continuasse. "Era ossessionato da Mila, la seguiva ovunque. Lo abbiamo denunciato per stalking, ma la polizia non ha fatto nulla."
"Chi è questo tizio?"
"Il professore Hussey..." DJ non sapeva se dirle tutto, ma poi si disse di si. "Lui è... lui è il donatore."
"EH?" La corvina si voltò di scatto verso di lei, capendo che fosse seria. "Mi ricordo di lui, sembrava un uomo per bene."
"Si, lo sembrava anche a noi, per questo Camila scelse lui. Ma dopo la richiesta di Mila, è diventato strano, insistente." DJ vide le mani di Lauren stringersi sul volante. Da un lato fu contenta della reazione, voleva dire che lei ci teneva ancora alla sua amica. D'altro canto, avrebbe voluto scoprirlo in modo diverso. Ormai erano quasi arrivate. Lauren si accostò in doppia fila davanti al palazzo, mentre la bionda scese velocemente, chiedendole di restare lì.
Corse per le scale, senza perdere tempo ad aspettare l'ascensore, trovando le chiavi dell'appartamento. Mentre stava per aprire sentì la voce di Camila, nasale, che pregava di smettere. Spalancò la porta, accecata dalla rabbia, ma fu superata da Lauren che entrò in casa come una furia.
La corvina tirò l'uomo che sovrastava la cubana, facendolo cadere dal divano ed aggredendolo, senza controllo. Matthew, tuttavia, riuscì a ribaltare la situazione, salendole addosso e assestandole alcuni pugni su viso e addome. Intervennero anche Dinah e Camila, riuscendo a colpirlo più volte e a farlo poi scappare via.
"Mila." Dinah richiamò l'amica, che era corsa a chiudere la porta, poggiandovisi poi contro, senza forze, trattenendo le lacrime.
"Camz." Anche Lauren si era avvicinata. Camila strinse gli occhi per evitare di crollare, ma le mani delle due la portarono al limite. La fecero voltare verso di loro, abbracciandola e confortandola.
Dopo qualche minuto, il cellulare di DJ squillò. La bionda si allontanò per rispondere a Normani, che era preoccupata, lasciando l'amica tra le braccia di Lauren.
"Ehi, è tutto finito. Ti prometto che è tutto finito." Le sussurrò la corvina, accarezzandole la schiena, cercando di tranquillizzarla. La cubana continuava a tremare, singhiozzava, aveva il fiato corto e non riusciva a respirare. "Ehi, guardami." Attese un attimo, ma la cubana non lo faceva. "Camz, guardami." Le tirò su il viso, incrociando i suoi occhi e fissando il suo sguardo con quello della minore. "Non gli permetterò più di toccarti, te lo giuro. Lo terrò lontano da te e da Angy."
"A-Angy." Mormorò la cubana.
"Concentrati su di lei, su nostra figlia." Aspettò che lei annuisse, annuendo a sua volta. Sussultarono entrambe quando qualcuno bussò alla porta dietro di loro, rompendo il contatto tra i loro sguardi.
Lauren aprì, ritirò le pizze e scosse la testa.
"Prendete la vostra roba, stasera state da noi."
Osservò la cubana, che aveva il volto e gli occhi arrossati, i vestiti in disordine. Si sentiva morire. Vederla alla mercé di quel tizio, l'aveva fatta impazzire. Ripensò alle parole che aveva detto qualche settimana prima, che voleva vederla distrutta, e si sentì in colpa, perché Camila in quel momento lo era.
Dieci minuti dopo, stavano lasciando la casa per quella della corvina. Avevano contattato Ally, spiegandole di raggiungerle da Lauren e Normani. Quando raggiunsero l'abitazione, la bimba si buttò tra le braccia di Camila, ma sembrava pensierosa. La figlia le diede un bacio sulla guancia, e poi le fece tremila domande, ma riuscirono poi a distrarla con la pizza, e con la notizia che avrebbero dormito tutte insieme. Angy crollò tra le braccia della cubana in poco tempo, così poi la portarono a letto, decidendo di andare tutte a dormire.
Si coricarono, mettendosi rispettivamente ai due lati della bimba. Camila, sotto insistenza di Dinah, assunse dei calmanti, quindi crollò in pochi minuti, mentre Lauren rimase sveglia a vegliare sulle due persone più importanti della sua vita. Rimase nuovamente sveglia a combattere con le sue emozioni.
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I Have Questions - Camren
FanfictionLauren e Normani hanno cominciato una nuova vita a New York, dopo aver abbandonato Miami a causa della rottura con le loro fidanzate, Camila e Dinah. Ma il destino decide che è ora di riunire il gruppo.