Momo
Sapete quelle belle storie in cui la protagonista frequenta una scuola di liceo, sta' insieme al ragazzo più bello della scuola e una volta finita l'università, si sposa, fa figli e tutto il resto? Beh, questo non è decisamente il mio caso...
Mi chiamo Hirai Momo e dopo aver finito gli studi, mi sono dovuta iscrivere ad una scuola militare.
Mio padre è uno degli ufficiali generali del corpo militare giapponese, ed è come se per lui fossi da sempre stata un peso... Desiderava un primogenito maschio, come tutti i sui colleghi, ma il fato lo aveva colpito nel profondo, regalandogli una "misera" primogenita femmina. Non è mai stato un padre di quelli cattivi, non mi ha mai fatto mancare niente, ma aveva sempre quello sguardo autoritario, come se si aspettasse chissà cosa.
Per tutta la mia vita, non avevo fatto altro che cercare di renderlo orgoglioso di me, per questo ora mi ritrovo qui, ad una delle celebrazioni più importanti dell'intero stato. L'imperatore stesso ha deciso di venire alla parata dedicata al nuovo primo colonnello donna della storia di tutto il Giappone. Spero almeno che questa volta mio padre sia orgoglioso di me, di quello che sono diventata... Mia madre però sembra l'unica ad esserne felice.
«Momo, sei pronta? Hai riletto il tuo discorso?»
«Mamma non preoccuparti, andrà tutto bene»
«Non posso essere in ansia per mia figlia? Il primo colonnello donna... Ah, scommetto che tuo padre non stia nella pelle»
Guardai lontano da noi e vidi lo sguardo serio di mio padre mentre i suoi colleghi parlavano tra di loro. «Credo che a papà non interessi molto...»
«Scherzi?» Si affacciò per guardare nella mia stessa direzione e sorrise. «Tuo padre ha sempre quell'espressione seria, ma scommetto che dentro, stia morendo dalla voglia di gridare per dire al mondo "Vedete? Quella è mia figlia"»
«A me sembra che invece debba andare in bagno...»
«Momo!» Mia madre mi colpì amorevolmente sul braccio.
«Che c'è? É vero!» Scoppiammo entrambe a ridere.
«Ma seriamente, siamo entrambi orgogliosi di te piccola mia» Mi lasciò un breve bacio sulla fronte, prima di sistemarmi il colletto della divisa. «Ed ora vai e spiazzali tutti»
Appena mia madre se ne andò, soffiai e tirai indietro la testa: «Ce la puoi fare Momo, è solo l'imperatore, che ci vuole, giusto? Si, solo l'imperatore... Ti pare niente?»
«Che fai, parli da sola?» Jeongyeon, la mia migliore amica, quella che non perdeva tempo a metterti in imbarazzo, spuntò fuori dal nulla.
«Sono in ansia Jeong, non prendermi in giro»
«Hai ragione» Disse colpendomi le spalle con una manata. Mi fece quasi soffocare per quanto aveva fatto forte. «Ma stai tranquilla, l'imperatore non morde... Che io sappia»
«Così non aiuti...»
«Pensa solo alla festa di sta sera, a quanto ci potremmo divertire, ai drink e alle scopate che ti farai come ultima notte prima di partire»
«Punto primo, io non bevo... E punto secondo, non mi farò proprio nessuno questa sera, sai che non posso» Mio padre mi aveva dato molte restrizioni, tra cui quella di non bere e di rimanere vergine fino al matrimonio. Lui veniva da una famiglia tradizionalista, e come figlia rispettosa, dovevo anche io seguire quelle regole. Non che per me sia un problema, i ragazzi non mi interessano, ma anche questa cosa, dovevo tenerla per me. Jeongyeon era l'unica che mi conosceva davvero, venivamo entrambe dallo stesso mondo, con l'unica differenza che lei era la secondogenita della famiglia Yoo, il primogenito era suo fratello Myung, la pupilla della famiglia.
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Fumo E Cenere
FanfictionMomo è un colonnello dell'esercito giapponese, mentre Sana una semplice insegnante in un villaggio sperduto nel nulla più totale. Sarà proprio grazie alla prima missione di Momo che avranno l'occasione di incontrarsi, ma potrà mai il loro amore, sov...