Capitolo 25 - Vie Di Fuga

134 11 67
                                    

Sana


La guerra era terminata ormai da un centinaio di giorni, ed il mese scorso avevo preso l'assurda decisione di sposare Takuya. Avevamo intenzione di comprare una nuova casa a breve e lui mi faceva continue pressioni per avere un bambino più in avanti, ma ero piuttosto restia dal farlo... Non che non volessi un figlio, solo che non ero neanche pronta a sposarmi con un uomo che non amavo... Figuriamoci a mettere su famiglia con lui.

Sposarsi con Takuya era la cosa migliore che potessi fare secondo gli abitanti del mio villaggio, ma non per me. Lui è così tanto accecato dall'amore che prova per me, che non si è mai accorto che non provo la stessa cosa... Io sorrido, fingo che tutto vada bene ma odiavo questa vita, non mi sentivo al mio posto.

La mia migliore amica mi aveva abbandonata sparendo nel nulla senza lasciare traccia e l'unica donna che abbia mai amato in vita mia, mi aveva lasciata senza neanche salutarmi.

I primi giorni ero come un ameba, mangiavo e parlavo a stento, e fu solo grazie al supporto dei miei genitori e all'amore di Takuya che riuscii a riprendermi e ad andare avanti con la mia vita. Nonostante ciò, non ho mai smesso di amarla.

«Tesoro sei pronta?» Mi domandò l'uomo che ormai era diventato mio marito.

«Solo un attimo Takuya, prendo la borsa e ci sono» Feci come avevo detto ed uscimmo di casa.

Nel pomeriggio saremmo dovuti andare al matrimonio di Jimin, il quale si stava per sposare con niente popò di meno che Tzuyu, rimasta vedova dopo la guerra. Aveva già un bambino, quindi ero sicura che Jimin non avesse avuto intenzione di picchiarla, perlomeno ci speravo.

Dopo l'incidente di qualche mese fa, Jihyo - uno dei cadetti - decise di rimanere in questa città, tanto si era affezionata a Tzuyu e a Bo, coloro che avevano deciso di ospitarla durante la permanenza, e viceversa... Tzuyu adorava Jihyo, l'aveva presa sotto la sua ala protettrice, dopo che a causa della mina perse la vista da un occhio. Assolutamente il peggio per chi aspira a diventare il miglior cecchino dell'esercito giapponese.

Mentre camminavo, mi sentii afferrare per un braccio e mi ritrovai qualche passo dietro a Takuya, il quale era distratto dalla miriade di persone e nn si era minimamente accorto. Quando mi voltai per vedere chi fosse, rimasi meravigliata dal fatto che fosse Jihyo. «Ho sentito Nayeon» Mi disse sottovoce.

«Cosa?» Le domandai sconcertata.

«Shh ne parliamo dopo» Mi disse prima di scappare via.

Nayeon... Dopo tutto questo tempo... Ma perché aveva rintracciato Jihyo e non me?


Momo


«Glielo chiediamo un'altra volta signorina Hirai, dove si trova ora Yoo Jeongyeon?» Mi domandò uno dei marescialli, collega di mio padre.

A causa di quella notte, avevo perso l'onore di farmi chiamare generale, così come di essere ritenuta un militare... Ormai non ero più nulla... Erano mesi che mi tenevano prigioniera in casa mia e venivano ogni giorno per farmi sempre la stessa domanda... Volevano sapere dove si trovasse la mia amica, ma avrei dato tutto piuttosto che rivelare la sua posizione e impedirle di vivere la vita con la donna che amava... Come avevano fatto con me.

Quella sera volevo andarmene senza dire niente a Sana per non farla soffrire... Ma le cose erano andate diversamente dopo che il padre di Jeongyeon ha scoperto la sua amata figlioletta che se la spassava tra le lenzuola della sua amata... Si era creato il panico e se non mi avessero catturata, sarei certamente con loro adesso. Non mi hanno dato neanche l'opportunità di avvertire Sana.

Fumo E CenereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora