Capitolo 29 - Quella Notte

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Momo


«Momo...» Sussurrò Sana con le lacrime agli occhi. Vederla davanti a me dopo così tanto tempo, non risvegliò affatto i sentimenti che provavo per lei, perché erano rimasti sempre accesi. Vederla però cosi fragile mi aveva commossa.

Corsi ad abbracciarla e, appena lo feci, scoppiò in un mare di lacrime. «Shh... Non piangere, è tutto ok...»

«Momo...» Disse nuovamente strofinando il viso sul mio petto. «Mi sei mancata così tanto»

«Anche tu piccola» Dissi accarezzandole la testa. «Anche tu» Ripetei cercando di non piangere.

Dopo quelle che mi sembravano ore, ma che in realtà erano secondi, si staccò da me e mi guardò negli occhi. «Mi devi dire un sacco di cose...»

«Ti dirò tutto, promesso» Presi il suo viso con le mani e senza pensarci un attimo, l'avvicinai a me per baciarla. C'erano le altre ragazze e probabilmente ci stavano anche guardando, ma non mi importava, perchè volevo assaporare di nuovo le sue dolci labbra. Decisi però di non approfondire il bacio, perchè se l'avessi fatto, probabilmente non sarei riuscita a fermarmi, quindi mi affrettai a concludere il bacio.

Per qualche secondo ci guardammo e basta, Sana aveva quell'espressione sognatrice stampata in volto, ancora si doveva riprendere da quel semplice bacio, ma appena lo fece, ricevetti un piccolo schiaffo sul braccio. «Non ti vedo per mesi e mi baci come se fosse passata mezza giornata?»

«Ouch!»Dissi massaggiandomi il braccio. «Non è che posso prendere e spogliarti in mezzo alle altre, non credi?» Sana diventò quasi un peperone quando vide i volti delle altre ragazze che non riuscivano a trattenere le risate.

«Avanti, vieni qua e abbraccia la tua migliore amica» Intervenne Nayeon che probabilmente voleva smorzare la situazione.

Sana abbozzò un sorrisetto ed andò ad abbracciare anche la sua amica ritrovata. Quella notte era accaduto tutto talmente tanto in fretta che non avevo pensato al fatto che Sana non avesse neanche avuto il tempo di salutare Nayeon...

«Non dovremmo partire?» Chiese Jihyo indicando il faro ormai spento.

«Già, dobbiamo sbrigarci» Rispose Nayeon staccandosi da Sana. «Avremo tutto il tempo dopo» Le disse sorridendo prima di andare verso la cabina di pilotaggio. «Coperte e cuscini li troverete sulle panchine, copritevi perchè il viaggio di notte è piuttosto freddo, anche d'estate» Concluse Nayeon prima di chiudere la porta della cabina.

Facemmo tutte come ci era stato detto e prendemmo posto a sedere. Bo, Tzuyu e Jihyo si erano messi tutti e tre vicini e rannicchiati sulle gambe di quest'ultima pronti per dormire. Io e Sana ci eravamo semplicemente messe l'una accanto all'altra con la coperta tirata su fino alle spalle.

Sapevamo entrambe che probabilmente avremmo passato tutta la notte a parlare invece di riposarci, quindi nessuna delle due aveva preso i cuscini.


Sana


«Tu non hai idea di quante emozioni io stia provando in questo momento» Le dissi dopo circa cinque minuti intensi di scambio di sguardi.

«E tu non hai idea di quanto mi sia mancato baciarti» Rispose Momo di getto.

«Solo baciarmi?» Domandai fingendomi imbronciata.

«Beh no... Mi è mancato abbracciarti, sentire il tuo odore e la tua voce...» Tirò fuori una mano e mise una mia ciocca di capelli dietro l'orecchio. «E i tuoi occhi dolci»

«Sono successe un sacco di cose durante questo periodo Momo...» Dissi affranta. «Ma prima ti prego, dimmi cosa è successo quella notte, perchè mi hanno tenuta completamente all'oscuro e non so' neanche il motivo»

«Quella notte è successo tutto così in fretta che persino io che ero presente, ci ho messo un po' a ricostruirlo nella mia mente...» Disse rimettendo la mano sotto le coperte solo per tenere la mia. «Voglio essere sincera con te, quella notte volevo andarmene senza dirti niente per non farti soffrire»

«Cosa?» Sgranai gli occhi sconcertata, ma non urlai per paura di svegliare le altre. «Sapevi benissimo come la pensavo!» Dissi quasi esterrefatta dalle sue parole. Eppure le avevo detto che ero intenzionata persino a scappare con lei...

«Infatti poi ci avevo ripensato...»

«Allora cos'è successo, perchè te ne sei andata?»

«Quando il padre di Jeongyeon ha scoperto lei e Nayeon in camera da letto, il maresciallo Yoo voleva a tutti costi farle arrestare per deportarle in qualche campo...»

«Suo padre? Ma che merda di uomo è?»

«Un uomo fedele ai suoi ideali e molto orgoglioso... Potrebbe essere visto come un uomo di grande valore ed una fonte di ispirazione, se solo non fosse talmente tanto devoto ai suoi ideali da denunciare persino la figlia stessa... Una cosa orrenda visto che persino mio padre non era d'accordo... E ti posso giurare che è più fedele di lui»

«Tuo padre è un uomo eccezionale»

«Già» Sorrisi orgogliosa. «Ma in ogni caso, quella notte riuscirono a fuggire lontano solo perché riuscii a liberarle distraendo le guardie. Purtroppo però nel momento in cui sarei dovuta scappare con loro, un soldato mi ha vista ed arrestata»

«Come arrestata, perchè?»

«Mi ha beccata a liberarle... Fortunatamente mio padre è riuscito a dissuaderli dal portarmi in carcere e mi ha lasciata rimanere a casa dicendo che mi avrebbe controllato lui»

«Allora...»

«Già, per venire qui ho praticamente condannato mio padre» Disse con gli occhi lucidi. «Ma ha detto che aveva un piano e che sarebbe venuto a trovarmi più avanti ed io mi fido di lui»

«Momo non ne avevo idea... E dire che ho anche pensato di odiarti per qualche frazione di secondo» Sorrisi accarezzandole la mano. «Ma ancora non capisco perchè nessuno mi ha mai detto nulla...»

«In questo non posso aiutarti, dopo che mi hanno arrestata, siamo andati subito via»

«É stato Jimin» Rispose Jihyo sottovoce per non svegliare Bo e Tzuyu.

«Jimin?»

«Si, si sentiva ferito e aveva preso accordi con il padre di Jeongyeon per ricattare gli abitanti del villaggio affinché tenessero la bocca chiusa... Nessuno poteva parlarne con nessuno, per quello non ne sapevi niente... Jimin voleva mantenere la sua immagine»

«Quindi gli unici a saperlo erano quelli che si trovavano li... Ma allora perchè i miei genitori lo sapevano?»

Jihyo spostò i suoi occhi da me alla sua ragazza dormiente e mi riguardò di nuovo. «É una gran pettegola»

«Ti ho sentita» Rispose Tzuyu ancora ad occhi chiusi.

«É anche una donna straordinaria»

«Puoi dire tutto quello che vuoi signorina Park, appena arriveremo sull'isola ce ne prenderai talmente tante che non riuscirai più a camminare... Ora se mi vuoi scusare, torno a dormire, buonanotte» Disse sistemando la sua testa sulle gambe della sua compagna.

Jihyo deglutì ed io e Momo ci nascondemmo sotto alla coperta per non riderle davanti alla faccia.








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ANGOLETTO:

Sta sera vedrò se caricare l'ultimo capitolo o meno... É finito, ma non so' se ho tempo di correggere delle parti entro esta noche ✌🏻

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