Sana
Credo che mi manchi fare sesso con Takuya, forse era per questo che guardare il corpo nudo di Momo mi aveva fatto quest'effetto giusto? Ma è una donna e non dovrei sentirmi così nei suoi confronti... Allora perché non riesco a togliermela dalla testa? Magari era stato proprio il suo corpo così dannatamente perfetto a mandarmi in confusione, oppure le cicatrici lungo il suo addome, non so... In questo momento sono consapevole solo del fatto che mi stava facendo palpitare persino il fegato...
Dopo essermi calmata da quella improvvisa vampata di calore che sembrava interminabile, tornai davanti alla porta del bagno e bussai. «Momo, hai fatto?»
«Entra pure, stavo per chiamarti» Entrai con un asciugamano sulle mani e con le braccia tese in avanti per farla alzare senza guardarla, ma mi dimenticai di un piccolo ed innocente dettaglio... «So' che ti imbarazza e credimi, lo so... Ma se non mi aiuti non posso tirarmi su»
«Ah giusto» Poggiai l'asciugamano sul mio avambraccio sinistro e l'aiutai ad uscire dalla vasca con lo sguardo rivolto verso il soffitto.
«Se mi accompagni fino alla sedia, ce la faccio da sola a vestirmi»
«Sei sicura?»
«Si, la camicia da notte devo infilarla da sopra, non è un problema»
«Perfetto, allora faremo così» L'aiutai a sedersi e le passai il cambio. «Ti aspetto in sala»
«Va bene, grazie»
Richiusi la porta del bagno e andai a stendermi sul divano sfinita. Se tutte le volte che dovrà farsi il bagno sarà così, la situazione per me diventerà decisamente drastica.
Momo
Dopo essermi sistemata per la notte, presi le mie stampelle e mi rimisi in piedi. Aprire le porte e camminare era molto scomodo ancora, ma iniziavo a prenderci mano e so' che con il tempo, riuscirò a fare tutto come prima. Spero solo di rimuovere il gesso il prima possibile.
«Sana, ho fin-» Ero appena entrata nel salone, ma mi interruppi subito dopo aver visto la ragazza che dormiva beata sul divano. Probabilmente aveva avuto una giornata piuttosto pesante a lavoro, ed il mio arrivo non l'aveva di certo aiutata... Mi avvicinai alla sua figura, poggiai una delle mie stampelle sul piccolo tavolinetto davanti al divano e coprii Sana con una coperta di lana trovata sul bracciolo del sofà. Probabilmente non era molto comodo dormire li, ma stava riposando talmente bene che non potevo svegliarla. Allungai la mano sul suo viso e senza pensarci, le accarezzarle i capelli. «Buonanotte Sana» Avvicinai il mio viso al suo e le lasciai un piccolo bacio sulla fronte. «E grazie» Sana si voltò dall'altra parte farfugliando parole strane, probabilmente stava sognando, ma la sua dolcezza mi fece sorridere come mai prima. Non sono tipo da arrossire facilmente o da essere imbarazzata per motivi futili, ma la presenza di quella donna metteva all'angolo il mio essere così passiva.
Ripresi la stampella ed andai alla ricerca disperata della camera da letto. Ovviamente non avrei voluto "rubarle" il letto, ma non avevo altra scelta purtroppo, non potevo mica dormire sul pavimento, giusto?
Fortunatamente non c'erano molte stanze, quindi escludendo la porta del bagno, quella di fronte doveva per forza essere quella della camera da letto. Aprii la porta lentamente, cercando di nascondere i cigolii assordanti del legno vecchio, ma era quasi impossibile. Quella casa era proprio mal ridotta e ripromisi a me stessa che una volta guarita, la prima cosa che avrei fatto, sarebbe stata proprio risistemare questo posto. Una donna come Sana, non poteva vivere in questa misera abitazione, non faceva per lei... Non rispecchiava la sua persona e non potevo accettarlo.
Entrai in camera ed accostai la porta per non fare ulteriori rumori, accesi la luce ed andai a sdraiarmi sul letto matrimoniale di Sana nella speranza di prendere sonno.
Non avevo minimamente calcolato che l'unico interruttore nella stanza potesse essere proprio quello accanto alla porta... «Questa sarà una notte molto lunga» Sussurrai prima di rialzarmi dal letto.
Sana
Mi svegliai nel cuore della notte completamente infreddolita. Non ricordo neanche quando avevo preso la coperta per mettermela addosso, ma ero davvero molto stanca ed era ovvio che non me lo ricordassi.
Mi tirai su dal divano e mi affrettai per andare in camera... Morivo dalla voglia di stendermi sul mio meraviglioso letto soffice e caldo, ma, con mia grande sorpresa, trovai il letto occupato da Momo. Non ricordavo neanche che fosse a casa mia... Ecco perché mi ero addormentata sul divano.
Mi avvicinai all'armadio per prendere delle coperte, che però feci cadere tutte a terra a causa della mia atroce sbadataggine.
«Sono in piedi signore!» Gridò Momo mentre cercava di non inciampare per tirarsi su dal letto.
«Calma sono io... Sono solo venuta a prendere delle coperte» Sussurrai. «Riposo, soldato» Dissi in tono scherzoso.
«Ah ciao» Rispose imbarazzata mentre si sdraiava nuovamente. «Scusami, l'abitudine»
«Tranquilla, torna a dormire»
«Hai freddo? Posso dormire io sul divano se vuoi»
«No no, nulla che non si possa risolvere con delle coperte, siamo ancora in autunno»
«Sicura? Ti sto' già disturbando troppo»
«Era già pianificato che dormissi tu sul mio letto, non preoccuparti, poi non è la prima volta che dormo sul sofà, è comodo» Dissi cercando di essere più convincente possibile.
«Si, immagino...» Disse prima di tirare su le coperte per coprirsi. «Oggi facciamo così, ma domani dormo io su quell'aggeggio e non si discute con un generale dell'esercito giapponese, è chiaro?»
«Sissignora» Feci il saluto militare e le coperte mi caddero di nuovo dalle mani. "Il generale dell'esercito giapponese" finì per ridere della mia goffaggine. «Ora riposati che domani ti porto a visitare Karuizawa ok?»
«D'accordo» Disse sbadigliando. «Buonanotte»
«'Notte Momo» Sorrisi ed accostai la porta della camera.
Trovavo quella ragazza tra l'esilarante ed il tenero. Alzarsi in quella maniera dal letto... La vita dei militari dev'essere davvero estenuante.
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ANGOLETTO:
Il capitolo precedente è privo di correzioni perchè l'ho dovuto pubblicare in fretta e furia dato che venivo dal compleanno di mio zio 😅😅
Ancora non sono riuscita a correggerlo, ma per qualunque cosa segnalate pure.
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Fumo E Cenere
FanfictionMomo è un colonnello dell'esercito giapponese, mentre Sana una semplice insegnante in un villaggio sperduto nel nulla più totale. Sarà proprio grazie alla prima missione di Momo che avranno l'occasione di incontrarsi, ma potrà mai il loro amore, sov...