Capitolo 9 - Conversazione

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Momo


Svegliata dalle prime luci dell'alba come mia abitudine, mi alzai dal letto e mi misi seduta sul bordo di esso per fare dei piccoli esercizi con la gamba, tirandola su e giù per paura che si atrofizzi. So' che non è possibile, ma a volte avevo questo tipo di paranoie infondate.

Dopo aver finito, presi le lampade che si trovavano sui comodini ai lati del letto e li utilizzai come se fossero pesi. Probabilmente ero esagerata, ma è solo questione di abitudine e se lo fai per anni senza neanche un giorno di riposo, è una cosa della quale non puoi più farne a meno.

«Buongiorno» La voce rauca della mia salvatrice mi fece girare verso la porta, dove c'era una donna semi addormentata con indosso una camicia da notte e delle singolari pantofole rosa con dei pompon bianchi sulla punta.

«Buongiorno anche a te» Le risposi sorridente.

«Sei molto mattiniera vedo...»

«Abitudini da militare... Ti ho svegliata per caso?»

«No in realtà è stato il cane della vicina, non preoccuparti»

«Bene, posso farmi il bagno prima di uscire?»

«In realtà stavo per andare io... Ti dispiace farlo domani?»

«Domani? Perchè?»

«Mi imbarazza un po' dirtelo, ma dopo la guerra abbiamo limitato l'uso dell'acqua ed il sindaco ne ha messa a disposizione quanto basta per lavarsi una volta al giorno a persona e visto che sono da sola...»

«Capisco... Potrei parlare con il vostro sindaco? Ora siamo in due e potrebbe essere un problema questa cosa, non trovi?»

«Beh si... Ma, cioè se vuoi, per oggi potremmo fare il bagno insieme, cioè sempre se vuoi tu... Tu vuoi?» Sana era molto imbarazzata, ma trovavo questo suo lato particolarmente dolce.

«Potremmo, ma ieri eri imbarazzata nel vedermi senza vestiti, credi di riuscire a fare il bagno con me?»

«No»

«Risposta secca»

«Ma credo che sia l'unico modo... Per ora almeno»

«Facciamo così, mi sembra giusto che oggi sia tu a farti il bagno, io mi laverò semplicemente sotto braccio per il momento, tanto non ho sudato molto, senza una gamba non posso strafare come mio solito»

«Sei sicura? Voglio dire, sei l'ospite e dovresti avere la priorità»

«Sicurissima, e mentre te ti fai il bagno posso preparare la colazione»

«Non c'è bisogno, è già tutto pronto»

«Ti sei svegliata da poco e sei riuscita anche a preparare la colazione?»

«No, è che ho solo latte e cereali» Sorrise imbarazzata. «Non pensavo che accettassi davvero di venire a stare da me e credevo che se fossi stata così folle, te ne saresti andata dopo pochi minuti» Forzò una lieve risata nasale. «Non ero preparata e non ho minimamente pensato di fare la spesa»

«Potremmo farla oggi! Mi piace fare la spesa»

«Davvero? A nessuno piace fare la spesa»

«Scherzi? Adoro i supermercati!»

«Non abbiamo supermercati qui, ma solo una piccola bottega... Mi dispiace darti tutte queste delusioni»

«Ma che delusioni, tranquilla... Non sono mai stata in una bottega! Vedo tutto ciò come una grande esperienza di vita»

Fumo E CenereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora