Capitolo 28 - Barca

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Momo


Salutai con calma Myung uscendo dall'auto. Quell'uomo correva come un pazzo ed eravamo arrivati decisamente presto.

La barca non era ancora arrivata, quindi rimasi ad aspettare davanti al molo, ma nascosta dietro ai cespugli per evitare che dei passanti possano vedermi. Non mi conosceva nessuno, ma è sempre meglio stare attenti difronte a queste situazioni.

Dopo circa dieci minuti, in lontananza sentii il rumore dell'acqua sbattere sulla roccia in maniera sempre più persistente, quindi decisi di affacciarmi e notai una piccola barca approdare sul molo. Aspettai di vedere da chi fosse capitanata prima di avvicinarmi ad essa.

«Perfetto, è Nayeon» Sussurrai con un sorriso stampato in faccia. Era bello rivedere qualcuno di Karuizawa... Mi faceva sentire stranamente a casa. Coprii il più possibile il mio volto, presi lo zaino da terra e mi avvicinai con cautela verso l'imbarcazione.

«Momo!»Nayeon quasi urlò appena mi vide e si mise una mano sul petto tant'era allarmata. «Mi hai spaventata» Sussurrò poco dopo, prima di venirmi ad abbracciare. «É strano se ti dico che mi sei mancata?»

«No, perché mi sei mancata anche tu» Le dissi rispondendo al suo abbraccio. Era la prima volta che l'abbracciavo, non avevo mai avuto neanche una conversazione di più di dieci minuti con lei, ma in quel momento era la cosa più vicina ad una famiglia che avessi a portata di mano e mi piaceva. «Come stai? Come sta Jeongyeon?»

Nayeon si staccò da me e sorrise. «Piuttosto bene... Ancora deve riprendersi del tutto, non è stato facile per lei superare quella notte»

«Ci credo...»

«Ma ora va molto meglio, i tuoi nonni e Dahyun si stanno occupando di lei»

«Dahyun? Ah, la figlia del generale Kim... Si, mio padre me ne ha parlato prima di partire...»

«A proposito, sai che anche Chaeyoung e Mina sono con noi sull'isola?»

«Davvero? E come mai?»

«Secondo te perché?»

«Ma non mi dire...»

«Già... Quella notte ci hanno seguite e siamo arrivate sull'isola tutte e quattro insieme grazie a tuo padre»

Pensai fosse strano, dato che mio padre era rimasto con me tutto il tempo, ma poi mi ricordai che mi disse che collaborava con più persone, capii quindi che non avrebbe mai potuto fare tutto da solo altrimenti. «Sono felice che stiate tutte insieme»

«Presto saremo anche di più, devono arrivare altre quattro persone, poi potremo partire»

«Già, chi sono queste quattro persone?»

«Vedrai...» La sua risposta mi fece pensare subito a Sana. Sapevo che non poteva essere lei una di queste quattro, probabilmente poi saranno tutte coppie... Ma la speranza è sempre l'ultima a morire.


Sana


Uno strano tipo con un furgone abbastanza singolare, aveva appena lasciato me, Jihyo, Tzuyu e suo figlio Bo a Hikari.

Jihyo mi aveva raccontato più o meno che qualcuno l'aveva messa in contatto con Nayeon, per quello la mia amica aveva sentito lei e non me. Inoltre Tzuyu mi aveva spiegato – sempre durante il viaggio - che una barca ci avrebbe portate su un'isola e che finalmente sarei riuscita a vedere Nayeon e Momo per parlare con loro. Niente di più facile in realtà, se non fosse che mi immobilizzai subito appena vidi le due ragazze in questione chiacchierare beatamente sopra l'imbarcazione.

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