Salgo le scale del condominio e apro la porta lasciatami socchiusa da Luca. Il moro sta seduto sul divano a giocare alla play station, come sempre d'altronde. Chiudo la porta mentre mi avvicino a lui per dargli un bacio.
"La potresti pure spegnere quando arrivo" dico riferendomi alla play.
"L'ultima partita e chiudo" mantiene lo sguardo fisso sulla tv, sbuffo sonoramente sdraiandomi sul divano mentre lo guardo perdere la sua partita a FIFA.
"Vafammocc" esordisce sbattendo il joystick sul tavolino della sala.
"Sei proprio scarso" lo prendo in giro vedendo il risultato '4-0', mi lancia un occhiataccia per poi alzarmi il dito medio.
Lo vedo prendere l'erba, le cartine e il filtro per poi posizionare il suo busto tra le mie gambe sdraiandosi praticamente sopra di me. Inizia a girarsi la canna mentre io, pur di dargli fastidio, gli tiro dei colpi sotto la mano facendogli cadere l'erba dalla canna ancora non chiusa.
"È l'ultima cima che mi rimane, me la vai a ricomprare tu se me la fai cadere tutta" mi guarda con aria di sfida mentre rimette l'erba sulla cartina e la chiude velocemente, prende l'accendino, l'accende, la porta lentamente alla sua bocca posandola tra le sue labbra. Socchiude gli occhi aspirando il fumo per poi sbuffarmelo tutto in faccia. Mi alza lentamente la maglia lasciandomi la pancia scoperta, con l'indice e con il medio con i quali tiene la canna tra le dita continua a farmi dei cerchi immaginari sulla pancia mentre, i suoi occhi, sono fissi sui miei.
Tentenna un attimo con lo sguardo e approfitto del momento per rubargli la canna dalle mani.
"Da quando fumi?" Alza un sopracciglio stringendomi leggermente il fianco.
"Ho sempre fumato" scrollo le spalle mentre aspiro il fumo.
"Non hai mai fumato erba in mia presenza" mi fa notare .
"C'è sempre una prima volta allora" lo guardo negli occhi mentre mi posa un bacio sul ventre facendo scivolare una mano sotto la maglietta portandola sul mio seno, sorride sentendo che non porto niente per poi stringerlo. Sfila velocemente la mia t-shirt continuandomi a baciare sulla pancia, salendo lentamente fino ad arrivare alle mie labbra. Spengo la canna nel posacenere di fianco il divano, per poi tornare a concentrarmi sul moro sdraiato su di me. Riniziamo a baciarci, le nostre lingue si intrecciano mentre inizio a sbottonarli i jeans. Si stacca lentamente dalle mie labbra sfilandosi velocemente la maglietta e riscendendo verso il mio ventre slacciando i bottoni dei miei pantaloni per poi sfilare via anche quelli. Si fionda sulle mie labbra mentre sento il suo respiro farsi sempre più pesante, faccio definitivamente scivolare via dal suo corpo i jeans insieme ai boxer per ritrovarmi anche io nell'arco di un secondo completamente priva di ogni indumento. Mi morde leggermente il collo per poi posarmici un bacio a stampo nello stesso punto, una scarica di brividi invade il mio corpo mentre lui sorride leggermente accorgendosene.
Non sono abituata a tutto ciò proprio per questo il mio corpo reagisce in un modo quasi esagerato, lui invece, a differenza mia, sembra molto più sicuro, sa cosa fa e i punti che tocca.
Continua a scendere lungo il mio corpo lasciandomi dei baci ovunque. Solleva la testa dal mio busto mentre io allaccio le gambe dietro la sua schiena, poggia una mano sulla mia vita e l'altra sul fianco. Avvolgo il suo collo con le mie braccia spingendolo verso di me fino ad ottenere un contatto con le sue labbra, iniziamo a baciarci con ancor più passione di prima.
Mi manca l'aria ma non ho nessuna intenzione di staccarmi da lui.
Stringe leggermente il fianco per poi staccarsi e agganciare il mio sguardo, sembra cercare il consenso, sembra accertarsi che tutto vada bene. Faccio nuovamente combaciare le nostre labbra mentre lui entra dentro di me con una spinta decisa. Lo vedo muoversi con ritmo costante mentre che delle goccioline di sudore scendono dalla sua fronte. Sento i suoi occhi addosso che scrutano attentamente ogni centimetro del mio corpo, passa lentamente una mano sotto la mia schiena ormai inarcata a causa del piacere per poi lasciarmi dei baci sul collo.
Arrivo al culmine, mi aggrappo alla sua schiena lasciandogli probabilmente dei graffi dovuti alle unghie per poi venire in contemporanea con lui. Esce dal mio corpo, facendomi segno di stringermi sul divano. Si stende di fianco a me facendo nuovamente combaciare i nostri corpi, porto le braccia dietro il suo collo abbracciandolo mentre nella stanza risuonano solamente i rumori dei sui baci sul mio collo e dei nostri respiri ancora affannati.
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|Mi scordo di noi, che è meglio così| Capo Plaza
RomanceAurora, una ragazza di appena 19 anni, vive nella sua amata Milano insieme al fratello Kilo. Attraverso delle strane coincidenze ma anche grazie ai ragazzi di Piazza Prealpi che per lei rappresentano una seconda famiglia, conoscerà un ragazzo noto c...