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Mi metto un cuscino in testa sperando di non sentire più le urla provenienti dalla sala. Ieri ho avuto una giornata lavorativa molto impegnativa e di certo questa mattina non avevo bisogno di mio fratello e i suoi amici che urlano come dei bambini mentre giocano alla play.
Sbuffo sonoramente per poi alzarmi dal mio amato letto, infilo velocemente la solita felpa grigia del merch di Luca per poi dirigermi in sala.
"Ci cacceranno dal palazzo se continuate ad urlare come i pazzi" esordisco appena metto piede in salotto, fisso per primo mio fratello e successivamente Philip, Billie, sasyno e Luca che sta seduto in disparte a girarsi, quella che suppongo, sia una canna.
"Vabbè in caso ci paga Luca l'affitto di un'altra casa, è il più ricco" ride Kilo coinvolgendo anche tutti gli altri.
Scrollo le spalle per poi dirigermi in cucina per prepararmi un caffè. Svito la moka utilizzata in precedenza da mio fratello, e inizio a metterci il caffè. Sento due mani posarsi sui miei fianchi e subito dopo mi viene posato un bacio sulla guancia. Potrei riconoscere il suo odore tra mille, è Luca. Mi volto verso di lui, prendo il suo viso tra le mani per poi far combaciare le nostre labbra dando via ad un bacio tutto tranne che casto.
"Ti dovresti mettere qualcosa sotto la felpa, si vede tutto così" sussurra a pochi centimetri dal mio volto.
"Guarda che non sono mica nuda sotto" scrollo le spalle per poi staccarmi da lui, girarmi e continuare a fare il caffè. Mi alza rapidamente la felpa per poi riabbassarla.
"Ah sisi coprono tutto queste mutande, se questa specie di filo si può definire tale" solleva le sopracciglia e poggia la schiena al muro.
"Da quando tutta questa gelosia?" gli lancio una rapida occhiata per poi mettere la moka sul fornello.
"Non sono geloso" incrocia le braccia sotto il petto.
"Noo, sei quasi peggio di mio fratello" lo prendo in giro avvicinandomi a lui cingendo il suo collo con le mie braccia.
"E tu invece da quando sei così affettuosa?" mi chiede a pochi centimetri dal mio volto.
"Forse da quando non ti vedo da due giorni" poggia le mani sui miei fianchi, mi avvicina a lui facendo combaciare i nostri petti per poi passare le sue labbra sulle mie. Il nostro bacio viene interrotto dal caffè che esce dalla caffetteria, mi affretto a spegnere il fornello e verso il caffè nella tazzina.
La voce di Philip richiama Luca per giocare alla play, lo seguo in sala dove mio fratello gli passa velocemente il joystick, il moro prende posto sull'ultimo posto del divano libero e mi fa segno di sedermi sulle sue gambe e così faccio. Ricevo subito un'occhiata da mio fratello prima di iniziare la loro partita.

"Dai basta! State giocando da una mattina intera" sbuffo alzando la testa dal petto di Luca.
"Facciamo solo la rinvicinta!" esclama Billie startando il gioco, guardo il moro sperando che non accetti.
"L'ultima, te lo prometto" mi da un bacio e riprende il joystick in mano.
"In mia presenza limitatevi" brontola mio fratello facendoci scoppiare a ridere.

Mi sdraio sul divano a casa di Luca iniziando a fissare il moro che, a sua volta, sembra ipnotizzato a guardare un punto della stanza. Dopo la mattinata passata a giocare alla play, abbiamo pranzato tutti insieme e successivamente io e Luca ci siamo staccati dal gruppo e siamo venuti a casa sua.
"A cosa pensi?" la domanda mi sorge spontanea, mi fa segno di avvicinarmi e seguo le sue indicazioni.
"Sto bene sai" mi guarda negli occhi.
"Non sono mai stato meglio di così" si corregge sorridendo.
"Ogni giorno cercavo di convincermi  del fatto che mi fossero bastati i così detti incontri occasionali ma, in cuor mio sapevo che ciò non mi avrebbe mai appagato. Cercavo, anche se inconsapevolmente, una persona che mi completasse, che si sedesse con me, mi capisse e mi ascoltasse, che non stesse con me solo perché sono capo plaza, ma che conoscesse il vero Luca" fa una pausa e continua a fissarmi con gli occhi lucidi.
"Ti ho cercato veramente per non sai quanto tempo, ora finalmente ti ho trovato e non voglio più lasciarti andare" mi butto tra le sue braccia e ora sono io a non volerlo lasciare andare.
"Quindi vogliamo ufficializzare una volta per tutta questa situazione?" mi chiede retoricamente, mi posiziono bene di fronte a lui mentre prende la mia testa tra le sue mani.
"Vuoi essere la mia ragazza?" un sorriso si stampa sul mio volto, lo abbraccio nuovamente mentre continuo a stampargli dei baci su tutto il viso.
"La risposta mi sembra ovvia" gli do un altro bacio sulle labbra per poi pronunciare un "si" convinta.

|Mi scordo di noi, che è meglio così| Capo Plaza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora