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È passata una settimana da quando sono uscita con Antonio, Giulia e Alessandro. Sono stata molto impegnata a causa del lavoro tanto che ho dovuto rinunciare a delle uscite con Ale. Si è dimostrato sempre molto disponibile in questa settimana e, pur non avendolo visto, abbiamo legato di più. Oggi dovevamo andarci a prendere un caffè ma mi hanno chiamato all'ultimo per uno shooting, quindi non potendo andare all'appuntamento, gli ho proposto di andare in discoteca insieme agli altri ragazzi dato che avevo promesso di uscire.

Scendo dalla macchina di mio fratello, tiro giù il vestito rosso che è salito un po' troppo su, per poi raggiungere tutti i miei amici.
Saluto Alessandro con due baci sulla guancia per poi posare la mia attenzione su Luca e noto che il suo occhio è coperto da un livido violaceo molto evidente. Mi guarda per qualche secondo, uno sguardo cupo, spento. Torna a parlare con i suoi amici e solo ora mi accorgo di Clarissa.
Ma cos'è è? Un cane da compagnia? Se la porta ovunque.
Entriamo in discoteca e mi siedo di fianco ad Alessandro. Il mio sguardo cade inevitabilmente su Luca, sul suo occhio e sulla ragazza seduta sulle sue gambe.
Scambio due chiacchiere con Ale anche se non ho voglia di parlare con lui. Non c'è un motivo esatto del perché non voglia.
"Esco a prendere una boccata d'aria" comunico al ragazzo seduto di fianco a me. Mi faccio spazio tra la folla e raggiungo l'uscita della discoteca. Arrivo alla fine del parcheggio e poggio i gomiti sulla solita righiera. Sento dei passi dietro di me, giro leggermente la testa e mi accorgo di Luca.
"Cosa hai fatto all'occhio?" è la prima cosa che gli chiedo, mi guarda attentamente e si accende una sigaretta.
"Non sono affari tuoi" mi supera poggiandosi alla ringhiera.
"Allora perché sei qua?"
"Aurora il mondo non gira intorno a te, frequento questa discoteca da non so quanti anni e per fumare sono sempre venuto qua" fissa il vuoto davanti a sé mentre io continuo a fissare lui.
"Chi è il biondo?" mi guarda negli occhi in attesa di una risposta.
"Ti rispondo se tu mi dici cos'hai fatto all'occhio" sbuffa sonoramente e aspira il fumo.
"Va bene, chi è il biondo?" chiede nuovamente.
"Si chiama Alessandro".
"E basta?" aggrotta la fronte ed io annuisco, d'altronde non gli devo fare il resoconto della mia vita sentimentale.
"Tu ancora hai risposto alla mia domanda" gli faccio notare.
"Un ragazzo mi ha tirato un pugno".
"E perché?" non so neanche io il motivo del perché mi stia interessando a lui.
"Perché è proposto ad una persona a lui vicina di scopare" mi fissa negli occhi.
"Bhe allora te lo sei meritato" scrollo le spalle e lui accenna un sorriso.
"Non vuoi sapere il nome di questo ragazzo?" butta il mozzicone a terra e lo schiaccia con la punta della scarpa.
"E perché dovrei?"
"Forse perché questo ragazzo è tuo fratello" a quelle parole rimango immobile, Kilo non doveva, anche se Luca è un arrogante, montato, presuntuoso Kilo non aveva il diritto di picchiarlo, sa benissimo che odio la violenza e non la tollero in nessun caso.
Mi incammino a passo veloce verso la discoteca ma Luca mi affera il polso facendomi girare nella sua direzione, i nostri petti combaciano e i nostri visi sono a pochi centimetri di distanza.
"Aurora è tutto ok, diciamo che Kilo è giustificato" sussurra facendo sfiorare le nostre labbra, vorrei spostarmi ma è come se il mio corpo non comunicasse più con il cervello.
"Aurora!" la voce di Kilo fa allontare immediatamente me e Luca, insieme a lui ci sono tutti i ragazzi e anche Clarissa che mi fissa con sguardo omicida. Mio fratello continua a guardarmi senza dire niente e solo ora mi accorgo che Luca stringe ancora il mio polso, mi libero dalla sua presa e gli faccio segno di parlare.
Lui resta lì, immobile senza proferire parola.
"Hanno fatto una rissa dentro e ora stanno cacciando tutti" è Billie a parlare, annuisco leggermente e mi avvicino a loro. Nessuno osa aprire bocca, nessuno tranne Clarissa.
"Ti giuro che la prossima volta che provi a toccare il mio ragazzo ti taglio le mani" dice con tono di voce abbastanza basso, ma non troppo da non farsi sentire.
"Io e te non stiamo insieme, non sono il tuo ragazzo e mai lo sarò. Poi mi sono avvicinato io a lei, non il contrario" sbuffa Luca.
"Bene, se non vuoi che ti tiri un altro cazzotto non ti ci avvicinare più" si intromette mio fratello, Luca lo guarda per qualche secondo per poi abbassare lo sguardo.
"Lasciami vivere Kilo, ogni volta che mi frequento con un ragazzo tu ti devi intromettere, lasciami fare le mie esperienze, sei oppressivo e possessivo. Se voglio andare a letto con Luca posso benissimo farlo senza il tuo permesso, ok?" alzo il tono del voce non curante che vicino a me ci siano tutti i miei amici, Alessandro e anche Clarissa. Gli occhi, però, sono fissi su me, Kilo e Luca che ha ancora lo sguardo rivolto verso il basso.
"Allora, calmi tutti" interviene Philip.
"Kilo non menare nessuno, Clarissa non iniziare a urlare come una pazza anzi vai via così risolviamo questa situazione, Aurora vacci piano con le parole, non scoperai con Luca" ed è questo che mi da fastidio, loro possono portarsi a letto tutte le ragazze del mondo, nessuno fa questioni, nessuno mette bocca sulle loro 'relazioni' ma, appena faccio qualcosa io si intromettono tutti, mi dicono cosa sia giusto o cosa sia sbagliato. Non si fanno i cazzi loro.
"E perché non posso scoparci?" in realtà non ho nessuna intenzione di andarci a letto ma è solo per provocare mio fratello, ne ho fin sopra i capelli.
"Aurora finiamola qua, non voglio dar problemi né a te né a Kilo. È un fratello per me e rispetto la sua decisione" prende parola Luca, non mi guarda, continua a fissare il pavimento.
"Peccato che nella mia vita le decisioni le prendo io" inzio a camminare verso la macchina mentre sento dire da mio fratello:
"Lo sai che ti voglio bene ma a lei non ti avvicinare, è mia sorella, non una delle tue puttane da usare e poi scaricare, capito?" mi giro per guardarli, Kilo ha preso il viso di Luca tra le mani e sono a pochi centimetri di distanza, il moro annuisce e mio fratello si incammina nella mia direzione.
Non sopporto più nessuno, odio tutti.

|Mi scordo di noi, che è meglio così| Capo Plaza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora