|Mi scordo di noi, che è meglio così| Capo Plaza

6

"Piccola, io sto uscendo" Kilo fa il suo ingresso in camera svegliandomi.
"Dove vai?"
"Faccio un giro con Philip, Marco e Luca... Se vuoi puoi venire" non sembra convinto neanche lui di ciò che ha appena detto.
"Rifiuto l'offerta e torno a dormire" mi giro nel letto dando le spalle a mio fratello.
"È Luca il problema vero?" si siede di fianco a me.
"No, tranquillo".
"Invece si, lo vedo che mi stai mentendo. Da quando te l'ho presentato, ogni volta che ti chiedo di uscire insieme ai ragazzi della zona e c'è anche lui, tu rifiuti. È successo qualcosa?" mi chiede passando una mano tra i miei capelli.
"No Kilo tranquillo, è tutto ok" mento.
"Dai Auri, cos'è successo? Ci sei andata a letto?" nel suo tono di voce sento un po' di amarezza nel pormi questa domanda.
"Se è successo questo, devi sapere che Luca è fatto così. Porta a letto tutte, poi le scarica... Quindi non ci devi rimanere male".
"Kilo non ci sono andata a letto, non è successo assolutamente niente" fa un sospiro di sollievo.
"Ma non si è mai innamorato?"
"L'unica volta che mi sembrava un po' più interessato ad una ragazza ci è stato circa 5 mesi e poi l'ha tradita, non ha mai avuto relazioni serie. Con il successo la cosa è degenerata, ha tantissime ragazze attorno e non rinuncia mai a niente... Ci sono volte che cambia anche due ragazze a sera. Le usa per i suoi comodi" sbuffa sonoramente. Chiudo gli occhi pensando a quanto posso far schifo un ragazzo che sfrutta come oggetti delle ragazze.
"Aurora... Ti piace Luca?"
"No, Kilo ma ti sei impazzito!? Mi fa ribrezzo questo ragazzo, odio il modo in cui ragiona. Poi come potrebbe piacermi uno che mi ha chiesto esplicitamente di scoparci!?" quasi urlo per la rabbia.
"Che ti ha detto?" Kilo scatta sul letto alzando anche lui la voce.
"Di fare nottata" riassumo, mi giro verso di lui e lo vedo serrara la mascella.
"Tranquillo è tutto ok, non fargli niente" so come potrebbe reagire mio fratello.
"Aurora Luca è uno dei miei amici più stretti, ma tu sei mia sorella... Certe cose se le può, anzi se le deve risparmiare" si alza dal letto ed esce dalla mia camera sbattendo la porta.

"Ehi amore!" saluto Giulia, la mia migliore amica. Oggi abbiamo deciso andarci a prendere un caffè per parlare del più e del meno.
"Chi si rivede!" esclamo abbracciando Antonio. Antonio lo conosco da 3 anni, è dalla zona 8 e da circa 3 mesi si sta sentendo con Giulia. Insieme stanno proprio bene.
"Auri lui è Alessandro, un mio amico" mi presenta un ragazzo dagli occhi verdi e i capelli biondi. Mi sorride e mi porge la mano. Ci sediamo al tavolo e ordiniamo tre caffè e un cappuccino. Antonio e Giulia parlano dei fatti loro e il silenzio tra me e Alessandro è al quanto imbarazzate.
"Mi accompagni a fumare?" è il biondo a parlare, rivolgo un'occhiata ai due piccioncini che continuano a parlare animatamente e decido di accettare l'offerta di Ale.
"Vuoi?" mi porge una sigaretta.
"No grazie, non fumo" annuisce leggermente e si siede su una panchina.
"Allora? Che mi dici te? Non ti ho mai visto da queste parti..."
"Si in effetti mi sono trasferita qua 5 anni fa con mio fratello Kilo, non so se lo conosci?" butta fuori il fumo.
"Si ho presente chi è" sorride.
"Che posso dirti? Ho 19 anni e faccio la modella" in realtà ci sono tantissime cosa da dire ma sicuramente non le confido ad un ragazzo che conosco da appena un'ora.
"Tu invece che mi dici?"
"Io invece non sono della zona 8, abito al municipio 6...però da quando ho conosciuto Antonio passo molto tempo qua. Teoricamente faccio il cameriere ma per arrotondare faccio qualsiasi lavoro mi capiti sotto mano".
Annuisco mentre lo guardo aspirare il fumo. Continuiamo a parlare del più e del meno fin quando non veniamo interrotti da Giulia e Antonio che ci comunica di dover andare via.
"Vabbè, se vuoi, uno di questi giorni possiamo uscire?" mi chiede Alessandro abbastanza imbarazzo.
"Certo, molto volentieri!"
"Allora lasciami il numero così ti contatto" faccio come mi dice per dopo salutarlo. D'altronde sembra un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle a differenza di altre persone.