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Alla fine ieri sono restata a casa di Philip e solo ora sto rientrando nel mio appartamento, non so che fare con Kilo, penso che questa volta lascerò correre ma la prossima volta no.
"Hai intenzione di parlarmi?" mi chiede dalla cucina mentre prepara qualcosa di immangiabile, sicuramente.
"Dimmi" rispondo secca.
"Se ti chiedo scusa torna tutto come prima?" sposta il suo sguardo su di me.
"Dipende" prendo posto sul divano mentre lo guardo maneggiare con poca destrezza un coltello da cucina.
"Scusa" afferma.
"Wow! Che scuse sentite, profonde, vengono proprio dal cuore" roteo gli occhi al cielo sbeffeggiandolo.
"Si, in effetti non mi pento di ciò che ho fatto" scrolla le spalle e si siede a tavola facendomi segno di raggiungerlo.
"Come va con Alessandro?" cambia argomento a quanto pare accetta che io esca con Ale.
"Cosa vuoi sapere?" lo raggiungo sedendomi alla sedia di fronte la sua.
"Non so, vi state frequentando?"
"In realtà siamo usciti due volte e dopo la tua sceneggiata fuori la discoteca non l'ho più sentito" alzo le sopracciglia e assumo un'espressione del tipo 'è sempre colpa tu'.
"Oh mi dispiace! Io ora vado in palestra, dovresti passare ogni tanto. Francis mi chiede sempre di te" addenta l'ultimo boccone del suo panino, si pulisce la bocca e inizia a preparare il borsone. Francis è l'allenatore di boxe di Kilo ma aiuta anche me in sala pesi.
"Passerò uno di questi giorni" lo avverto mentre esce di casa, mi manda un bacio volante e chiude la porta.
Oggi stranamente a Milano c'è il sole e l'idea di prendere un po' di sole si fa spazio nella mia mente dato che sono bianca come una mozzarella.
Indosso il primo costume che trovo nel mio armadio, posiziono la sdraio fuori al terrazzo e mi ci fiodo sopra.
La pace dei sensi viene interrotto dal campanello che suona senza sosta.
"Kilo ogni tanto te le puoi portare le chiavi!" urlo alzandomi dalla sdraio mentre, mentalmente, gli lancio ogni tipo di maledizione.
Apro la porta pronta a dirgli i peggio insulti.
"Ullallà! Uno spettacolo del genere non si vede mica tutti i giorni!" gli occhi di Luca corrono lungo il mio corpo coperto solamente dal costume mentre sul suo volto è stampato un ghigno. Gli sbatto la porta in faccia, prendo la prima maglia che trovo a disposizione, la indosso per poi aprire nuovamente la porta.
"Stavi bene anche senza maglia" alzo gli occhi al cielo e mi chiedo perché Kilo non abbia amici normali. Ma la risposta me la do subito: lui è il primo a non essere normale.
"Che vuoi Luca?" sbuffo.
"Cerco tuo fratello, in studio non c'è..."
"È andato in palestra" sintetizzo, entra in casa e si butta sul divano.
"Lo aspetterò allora" sfila il telefono dalla tasca e inizia a degitare qualcosa.
"Io devo andare in palestra" chiudo la porta e incrocio le braccia sotto il seno.
"Non te l'ho chiesto" scrolla le spalle.
"Ciò significa che tu non puoi restare a casa mia"  alza gli occhi dal telefono.
"Ok, allora ti accompagno".
"No" ribatto secca.
"Dai, non ti stupro mica" sorride. Guardo l'orario e mi rendo conto che la palestra chiude tra mezz'ora quindi il suo passaggio mi farebbe comodo.
"Va bene, andiamo" i suoi occhi corrono lungo il mio corpo.
"Non hai mica intenzione di andare lì con una maglia semitrasparente che lascia vedere questo fantastico costume fucsia!?" ride e solo ora mi ricordo di dovermi vestire. Corro in camera, indosso una tuta per poi tornare nuovamente da Luca.

"È questa la macchina" mi indica una bmw verde facendomi segno di salire. Mette in moto l'auto e subito parte una canzone.
Lei vuole solo scoparmi, yah
Solo tu sai controllarmi, ye yeah
Quella voce la conosco. Quella voce è la voce del ragazzo che ho accanto a me.
"L'hai scritta tu?" gli chiedo guardandolo mentre è concentrato alla guida. Annuisce abbassando il volume a zero, non capisco il motivo del suo gesto.
"La voglio sentire" alzo il volume e mi guarda quasi stupito.
Ci sembrava tutto nostro, yah
Ma non era tutto apposto, yah
Questa qua che mi sta addosso, yah
Il nome non lo ricordo, yah
Penso sia dedicata ad una ragazza.
Voglio stare in alto ma con lei qua a fianco...
Sono fatto marcio e messo male
Ma credimi per te farei del male
Un Luca "romantico"? Mai visto, forse questa sua parte la riesce a far uscire solo nelle canzoni.
Dici "No" ma ti manco e lo so
Dico "Sì, tutto apposto" ma boh
Sono sempre lo stesso, lo sai
Era tutto perfetto, ma ormai
E se invece la parte da stronzo fosse una copertura per non mostrare il vero Luca?
Scusami per gli sbagli, sono tanti
Solo tu sai controllarmi e ammazzarmi
Riparte il roternello per poi finire.
"A chi è dedicata?" lo guardo curiosa e lo vedo serrare la mascella e stringere il volante fino a far diventare le nocche bianche.
"Chi ti dice che è dedicata a qualcuna?" il suo sguardo è fisso sulla strada.
"Le frasi che dici, il tono della voce. Perché mostri solo questo tuo lato stronzo?"
"Perché non ho altri lati, questo è il mio carattere".
"Dalla canzone sembra che un altro lato lo hai".
"L'ho scritta nel 2018, nel corso del tempo si cresce. Questo è il mio carattere, se non ti piace non mi interessa" capisco di aver toccato un tasto dolente e decido di non approfondire la questione, di fatto non lo conosco e se dice di esser cambiato negli anni sarà anche la verità.

|Mi scordo di noi, che è meglio così| Capo Plaza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora